Capitolo 10

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-un giorno ti dimenticherai la testa- disse Denise con le mani sui fianchi guardando male il figlio che era andato a prendere la sua valigia e la sua borsa a tracolla che aveva dimenticato in hotel.

-ero stanco mamma- protestò Noa alzando gli occhi al cielo mentre scendeva con la madre trascinandosi dietro visto che anche la donna doveva partire e tornare a casa.

-ciò non ti deve far dimenticare le cose- continuò la donna per poi sorridere in direzione del castano che stava aspettando Noa fuori dall'hotel.

-buongiorno- disse Kaaryn quando vide la madre di suo marito e la donna gli sorrise.

-buongiorno a te caro. Spero che mio figlio non ti abbia già dato fastidio- Noa guardò male la madre per quelle parole mentre Kaaryn sorrideva e scuoteva la testa.

-nessun fastidio. È sicura che non vuole rimanere un altro po' qui? A casa c'è una camera per gli ospiti-

-no tesoro non ti preoccupare devo tornare a lavoro. Comunque puoi darmi tranquillamente del tu e chiamarmi Denise-

-un altro giorno te lo potevi prendere- le disse Noa aiutandola poi a mettere la sua valigia nella macchina mentre Kaaryn aveva messo quella del marito nella sua.

-non potevo e lo sai bene anche tu. Nei prossimi giorni impacchetterò le cose che restano e te le spedisco-

-va bene mamma nessuna fretta- concluse Noa abbracciando stretta la madre sentendosi anche leggermente male al pensiero che anche l'unica altra persona che lo conosceva perfettamente stava per andarsene e lasciarlo da solo.

-non farmi stare in pensiero-

-va bene, buon viaggio mamma-

-fai buon viaggio Denise- aggiunse anche Kaaryn salutando la donna con un bacio sulla guancia cosa che Denise apprezzò molto prima di mettersi in macchina e partire.

-andiamo a sistemare la tua roba va bene?- chiese Kaaryn per cercare di risollevare il marito dalla strato di trance nel quale era finito. Lui non poteva saperlo ma sembrava davvero brutto dover allontanarsi da tutto e tutti per vivere una nuova vita con uno sconosciuto.

-si, andiamo- concordò Noa salendo in macchina con il castano e prendendo il telefono notando anche che Annabel gli aveva mandato diversi messaggi e che per fortuna sua non lo aveva chiamato.

"scusa An avevo lasciato il telefono in hotel, comunque tutto bene per il momento" la risposta della ragazza non tardò ad arrivare.

"oh cucciolo sono felice per te se sta andando tutto bene. Ma dimmi avete fatto qualcosa ieri?" Noa cercò di non urlare anche perché sapeva perfettamente che la ragazza avrebbe fatto quella domanda.

"vuoi sapere tutti i cazzi miei? Comunque si abbiamo fatto sesso"

"ahhhhhhhhhhhh" Noa ringraziò mentalmente la sua migliora amica per non avergli mandato un messaggio vocale. "quanto è stato bello da uno a dieci?" Noa ci pensò un attimo ringraziano il fatto che Kaaryn stesse guidando e non prestando attenzione a lui.

"sinceramente? Molto più di dieci anche se ho paura che tutto questo affetto che mostra nei mei confronti sia solo dettato dal fatto che ci siamo appena conosciuti. Ho davvero il timore che dopo un po' possa stancarsi"

"non iniziare a fare questi brutti pensieri tesoro mio" scrisse Annabel e Noa riuscì perfettamente a sentire nella sua testa la voce della sua amica che gli diceva quelle parole. "succederà quello che deve succedere ma non precluderti di essere felice all'inizio"

"ma sarà peggio poi se va male"

"e tu non ci pensare maledizione"

-siamo arrivati- gli fece notare Kaaryn e Noa annuì chiudendo momentaneamente la conversazione con la sua migliore amica e uscendo anche lui dalla macchina per poter aiutare il marito a prendere la sua valigia dal bagagliaio della macchina.

-la porto io non ti preoccupare- gli disse il castano mentre Noa alzava gli occhi al cielo seguendo il marito su per le scale portando solamente la sua tracolla che nonostante tutto era pesantuccia visto che aveva dentro anche il computer. Di certo non si fidava a lasciarlo in valigia.

-hai una scrivania da qualche parte?- chiese curioso Noa visto che nella camera da letto erano presenti solo il letto matrimoniale, due comodini e un enorme armadio con tanto di scarpiera ad un lato.

-si, ho uno studio. In realtà è una zona che usavo come magazzino quindi ci sono ancora alcune cose in mezzo ma lo avevo già iniziato ad adibire a studio per precauzione- spiegò Kaaryn andando spedito verso il suddetto studio e facendo vedere la stanza a Noa che la osservò curioso. Kaaryn aveva ragione quando diceva di doverla ancora sistemare del tutto visto che cerano diversi scatoloni ma a lui interessava solo e soltanto una scrivania dopo poggiare il computer e poter scrivere i suoi capitoli in santa pace senza ovviamente far sapere al marito quello che stava facendo.

-mi va bene anche così sinceramente- affermò infatti -mi basta una scrivania per lavorare al computer e l'importante è averla-

-ma possiamo anche sistemare la stanza non ho problemi-

-ma non voglio prendermela tutta per me, davvero mi basta solo un angolino-

-e va bene ma almeno la rendiamo presentabile, da un lato mettiamo gli scatoloni in fila e dall'altro o arrediamo come vuoi tu- concluse in discorso Kaaryn uscendo da quella camera per andare a controllare il cibo in frigorifero e capire se dovevano andare a fare la spesa oppure no. Anche Noa uscì da quella stanza e tornò in soggiorno per prendere la tracolla che aveva momentaneamente poggiato li quando un luccichio attirò la sua attenzione sull'enorme libreria presente nella sala e vi si avvicinò per poi sgranare gli occhi nel riconoscere la penna stilografica che aveva regalato al ragazzo essere messa in bella mostra in uno dei ripiani della libreria grazie al suo piedistallo.

-tutto bene?- chiese confuso Kaaryn notandolo fermo in mezzo alla stanza mentre tornava nella sua camera per aiutare il marito con la valigia.

-si, ecco...non mi ero accorto della penna prima- sussurrò Noa dando le spalle alla libreria e andando verso la camera mentre un sorriso appariva sulle labbra del castano.

-era troppo bella per tenerla dentro la scatola-


S.O.S. matrimonioWhere stories live. Discover now