Sono distrutta, ma non lo mostro.

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Buttai fuori tutto il respiro che avevo trattenuto all'idea che potesse essere Ash ad aprire.

Una volta entrate in casa Carol mi squadrò dalla testa ai piedi per poi sorridere.

"Sei meravigliosa Sam!" mi urlò Carol poi continuò "e ti donano molto i capelli così, si abbinano ai tuoi occhi." finì facendomi l'occhiolino.

"Pensare che non voleva neanche farlo.." sbuffò Jo.

"Ah Jocelyn anche tu sei stupenda! Sei molto carina con questo abito!" urlò di nuovo facendole i complimenti.

Poco dopo raggiungemmo Rico in cucina.

"Rico." disse Carol per attirare la sua attenzione. "Ci sono Jo e Sam." disse ridendo, e indicandoci.

Passammo un pomeriggio fantastico.
Poco dopo ci raggiunse anche Henry insieme alla sua nuova conquista, Gretel, una bionda ossigenata tutta tette e culo e nemmeno un briciolo di cervello da quanto aveva dimostrato.
Continuava a sorridere tutta la sera e a masticare la gomma che aveva in bocca, arrotolandosi ciocche di capelli e facendo l'occhiolino a Henry stuzziacandolo.

Però un po simpatica alla fine si era dimostrata.

Verso le 19:00 andammo in cucina per cenare.

Il cibo era veramente delizioso. Rico aveva mostrato di essere un ottimo cuoco. E scoprii anche che il tatuaggio sulla parte interna del braccio 'My Carey' era dedicato a Carol, se lo era fatto un mese dopo che stavano insieme, perché aveva capito che sarebbe stata la donna della sua vita.

Io e Jo raccontammo dell'avventura all'atelier in cerca degli abiti.

Un tonfo dal corridoio d'entrata bloccò il nostro discorso accompagnato dalle risate.

Il silenzio si impossessò dell'atmosfera.

Alzai lo sguardo e una fitta allo stomaco mi prese alla sprovvista, guardai interrogativa prima Jo poi Rico.

Lui tirò su le spalle mostrando che neanche lui sapeva cosa stesse succedendo.

Rico interruppe il silenzio.

"In questa casa ci siamo solo io e Henry... E Ash... Ma lui.." disse ma lo interruppi.

"Merda.." sussurrai io "Rico non è un modo per farmi vedere con lui, vero?" chiesi io quasi sul punto di urlare.

"No, Sam." rispose una voce a me troppo famigliare.

Ash.

Entrò in cucina con in braccio una bambina.

La bambina sorrideva e mi fissava.

Cominciai a respirare affannosamente.

Ash era davanti a me. Aveva la barba appena cresciuta. Indossava dei jeans scuri strappati e una felpa grigia. Il suo sguardo era pesante, come se avesse passato le settimane più brutte della sua vita. Sembrava stanco.

La bambina doveva essere sicuramente sua sorella Abby. Aveva dei lunghi capelli castani e gli occhi erano gli stessi di Ash. Solo che lei era più vivace.

"Non pensavo che saresti stata qui." disse Ash facendo scendere la bambina dalle sue braccia. E continuò a fissarmi.

Abby mi venne incontro e mi toccò le ginocchia con le sue piccole manine guardandomi con i suoi occhioni in cui vedevo lo sguardo di Ash.

"Wooow..." pronunciò la piccolina "Ma tu sei la principessa della storia che mi racconta il mio fratellone." continuò accarezzandomi i capelli. "Lui dice che la principessa è coraggiosa e ha due occhi ghiaccio, e quando è arrabbiata devi avere paura e quando è dolce devi controllare che i suoi occhi non si sciolgano. Ma il mio fratellone non mi aveva detto che la principessa aveva i capelli colorati."

Una lacrima mi rigò la guancia.
Allungai la mano e prima che la lacrima potesse cadere dal mio viso la pulii.

Mi alzai presi il cellulare da sopra il tavolo e passai accanto ad Ash che era fermo davanti la porta della cucina.

Prima di superarlo e uscire di casa, il mio sguardo scontrò il suo e fu l'attimo più lungo della mia vita.

Il suoi occhi erano privi di quella felicità che mi aveva passato lui. Era spento. Cambiato, gli mancava qualcosa. La spensieratezza, l'essere quello che era sempre stato.

Uscii di casa e sbattei la porta, mi strinsi nella felpa data l'aria fresca di sera.

Quando oramai avevo attraversato il giardino e stavo per mettere piede sul marciapiede udii di nuovo la porta sbattere.

Non mi girai tanto non sarebbe servito.
Accellerai il passo il più possibile.

Una mano mi tirò per il polso e ritrovai il mio viso a pochi centimetri da quello di Ash.

Lui mi guardò a lungo prima di spostare lo sguardo su un punto fisso alle mie spalle poi scosse la testa e mi riguardò.

"Scusami.." sussurrò fissandomi negli occhi. "Ho perso mia sorella e mio fratello, ero in preda alla disperazione, alla rabbia... Non ho pensato a quanto quelle orribili parole avrebbero potuto ferirti." prese un respiro e fece passare qualche secondo prima di buttare fuori l'aria. "Non è pena Sam, è amore. Ho passato queste due settimane a sperare in un miglioramento di Abby per poter ritornare e chiarire le cose. Ho pensato solo a te, e se ora non mi perdonerai non mi rivedrai mai più." finì abbassando lo sguardo.

Prima di pronunciare quelle parole ci pensai a lungo, lui sapeva troppo di me e non sarei mai riuscita ad essere felice con lui. Avrei davvero lasciato che lui sparisse dalla mia vita?

"Sono distrutta. Capisci tu sta volta? No, perché sei stato tu a distruggermi. Sai la sera del ballo ti avrei detto che ti amavo..." presi un respiro e lo guardai negli occhi "Che ti amo. Ma sai troppo di me Ash, questo basterebbe a rovinare tutto."

Lui mi guardò con occhi lucidi e sposto lo sguardo sulle mie labbra poi lo riportò sui miei occhi e posò delicatamente le sue labbra sulle mie.

Interruppi il bacio poggiando il palmo della mano sul suo petto guardandolo un' ultima volta prima di andarmene.

~sapzio scrittrice

Holaaaa!!!

Devo ammettere che questo capitolo fa schifo e punto . Ma fatemi sapere cosa pensate che succederà secondo voi.

Ritorneranno insieme o è troppo presto?

Votate e commentate! Grazias !!!

Ed è il capitolo 11 in due settimane!!

Voglio anche io i capelli come quelli di Sam!! ❤ solo quei capelli uffa...

Buona lettura ,vi voglio bene.

Suky~

Rapimenti di sguardiWhere stories live. Discover now