CHAPTER 22 - Una questione personale

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JUNGKOOK POV

Dopo aver perdonato Taehyung ritornai a scrivere sul mio foglio intingendo ripetutamente la penna nell'inchiostro.
Che cosa stavo scrivendo? I probabili luoghi in cui, secondo il Barone Shin, avrebbe potuto nascondersi Jackson.
Taehyung era all'oscuro fu tutto e tale doveva rimanere. Avrebbe sicuramente cercato di fermarmi in tutti i modi possibili e non potevo permetterglielo.
Era una questione personale.
Fortunatamente il Barone Shin aveva deciso di aiutarmi nel cercare vendetta.
Quando la mia lista di luoghi fu completa la misi nella tasca del completo e mi preparai per uscire di casa. Taehyung mi vide scendere le scale e subito si insospettì:

<<Dove vai mio vampiretto?>>
Mi chiese curioso

<<A fare una passeggiata>>
Risposi mentendo.

<<Vengo con te>>

<<NO!>>
Dissi urlando.

<<Voglio dire... no. Voglio andare da solo, mh?>>
Ricalibrai il mio tono di voce.

<<Piccolo perché non vuoi che venga con te?...>>

<<Perché non vuoi che vada da solo? Ti ho appena perdonato Taehyung, non farmene pentire>>
Sbottai uscendo dalla villa senza dare a Taehyung il tempo di ribattere.

A piedi mi allontanai dalla villa e mi diressi verso il primo posto della lista.

SKIP TIME

Si fece sera, ma di Jackson non vi era nemmeno l'ombra. Lo avevo cercato dappertutto, ma sembrava non essere da nessuna parte.
Avevo controllato ogni singolo posto sulla lista, ma ogni tentativo di rivelò un poderoso buco nell'acqua.
Ero arrabbiato, molto. Ero furioso con il mondo.
Bramavo vendetta ma non riuscivo a trovare la causa di tutte le mie sofferenze.
Esausto di camminare mi sedetti su una panchina in una stradina isolata piena di locali; uno di quei luoghi che ero solito frequentare fino a poco tempo prima.
Mi fermai a riflettere su come sarebbe stata la mia vita oggi se i miei genitori non fossero morti.
Non sarei finito in mezzo alla strada, non sarei rimasto senza un soldo in tasca e non avrei svenduto il mio corpo a chiunque fosse disposto a darmi qualche moneta. La mia vita non sarebbe stata rovinata.
C'è anche da dire però che non avrei conosciuto Taehyung e non sarei diventato un vampiro.
Quest'ultima cosa non so ancora se sia una cosa positiva o negativa... lo scoprirò con il passare del tempo.
Passai ore a contemplare la mia intera esistenza finché non sentii una risata familiare provenire da poco lontano. Il mio udito da vampiro era decisamente più acuto del normale e riuscii a capire da che locale provenisse.
Feci qualche metro e sulla soglia di un vecchio locale lo vidi; vidi Jackson accompagnato da una ragazza e da un ragazzo. Stava palpeggiando lei mentre baciava lui; il tutto in mezzo alla strads. Che schifo.
Lo avevo trovato, ora mi sarei divertito.

TAEHYUNG POV

Mi preoccupai per Jungkook. Erano passate ore intere, ma non era ancora ritornato a casa.
Andai nel salotto e mi sedetti sulla mia amata poltrona aspettandolo. Mi versai un calice di sangue ed osservai ciò che mi circondava lasciandomi trasportare dai ricordi. Casualmente lo sguardo mi cadde sulla credenza dove tenevo ciò che mi era più prezioso ma storsi il naso. Qualcosa mancava, ma cosa? C'era qualcosa di diverso nella credenza.
Mi alzai con ancora il calice in mano e mi avvicinai per vedere meglio; fu allora che mi accorsi che il pugnale d'argento con cui avevo tentato di uccidere Yugyeom era scomparso. Immediatamente collegai tutto; Jungkook.
Il calice mi cadde dalle mani infrangendosi a terra macchiando la moquette.
Presi la mia giacca e corsi fuori dalla villa per cercare Jungkook.

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