Capitolo 83

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-eccomi!, dove sta taehyung? - chiese urlando ed entrando il dottore insieme ad altri medici che portavano una barella..

-siamo qui! Venga! - urló jungkook non lasciando la mano del minore

-oh Gesù.. Si può muovere signor kim? - chiese il dottore preparando velocemente la barella

-n-no.. - ammise il minore sentendo un dolore allucinante che colpì la sua pancia.

-ah! Jungkook! - urló taehyung cominciando a piangere per poi stringere più forte la mano su quella del maggiore..

-faccia veloce! - urló il corvino preoccupandosi..

-ecco, ci siamo.. Capitano mi aiuti a sollevare taehyung dalla sedia e metterlo nella barella, forza anche voi! - urló il dottore..
Il maggiore annuì e aiutato dal dottore e dagli altri medici prese taehyung e lo fece distendere nella barella che fù subito spinta da un ragazzo..
Jungkook non smise un secondo di guardare taehyung, e mentre la barella si spostava lui correva non lasciando mai la mano del biondo.. Aveva paura, molta paura.. Di perdere il minore e di perdere suo figlio...

-ahaa! Mi fa male!! - urló taehyung piangendo..

-tranquillo signor kim siamo quasi arrivati - disse il dottore non smettendo di correre..
Passarono tutti in mezzo al campo attirando l'attenzione delle reclute che guardarono la scena scioccati....

- forza! Siamo arrivati! Capitano lei non può entrare...le faremo sapere dopo - disse il dottore..

-perché non posso!? Sono il generale qui dentro! Voglio vedere il mio compagno! - urló jungkook

-capitano si calmi! Non può entrare! Lo faccia per il bene del suo compagno! - urló il medico..

-va bene.. - disse jungkook voltandosi verso il compagno dandogli poi un bacio sia in fronte che sulle labbra..

-ti prego non fare brutti scherzi ...ti amo piccolo.. - disse jungkook per poi lasciare la mano del biondo che fu subito portato dentro la piccola cabina ospedaliera del campo.

Il corvino scoppió a piangere...vedere in quello stato il compagno lo faceva sentire privo di ogni energia.. Infatti casció a terra, le sue gambe non regevano più, il dolore era fin troppo... troppe cose stavano succedendo in quel campo.. Ed era sicuramente il destino tramite i problemi del campo a voler far capire a jungkook di andare via da qui.. Non era posto per lui questo.. E il corvino se ne era reso conto solo ora..

-jungkook!.. Che succede!? Dai alzati forza.. - disse preoccupato il cugino che andó subito accanto al corvino che stava piangendo disperatamente..

-io non posso continuare così! Io sono stanco di dovere vedere ogni santissima volta degli orrori del genere! Se taehyung perde il bambino giuro che ucciderò con le mie mani quella troia! - urló il corvino facendo illuminare i suoi occhi di rosso..

-jungkook dai calmati...taehyung non perderà il bambino.. - disse daoming si

-se mi dici di calmarmi peggiorerai solo la situazione! Non mi Calmeró fino a quando non sapró se il mio compagno e il mio bambino stanno bene! Mettiti nei miei panni daoming si! Sento la rabbia che mi scorre tra le vene! E se perdessi il controllo la prima cosa che farei è sbranare quella cazzo di puttana che c'è in isolamento! - urló jungkook cominciando a ringhiare..

Daoming si non disse niente semplicemente andó ad abbracciare il cugino stringendolo a se..

-sai kook.. Quando sono venuto a sapere della morte di mio padre ho reagito come te.. Ho preso a pugni il muro di camera mia e mi sono anche fratturato le nocche.. In quel momento io c'è l'avevo a morte con te perché era stato tuo padre ad ucciderlo.. Ma non volevo farti del male.. Perché eri sempre mio cugino, o meglio dire mio fratello.. Tu non c'entravi niente con questa situazione... Ma ho deciso di starti lontano perché pensavo che tu fossi come tuo padre.. Mi sono sentito una merda sai? Ma guardaci adesso...- disse il ragazzo nell'abbraccio..

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