Capitolo 64

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-JUNGKOOK! NON SI APRE QUESTA CAZZO DI PORTA MI STO INNERVOSENDO!! - urló taehyung battendo le mani sulla porta

Jungkook non disse niente semplicemente spostó taehyung e poi dette un forte calcio alla porta sfondandola...

Una volta che i due compagni entrarono dentro la casa quello che videro fu tremendo...

C'erano vetri in frantumi sparpagliati per la casa, piatti e vasi distrutti e tutto in disordine, ma di jimin non c'era traccia..
Taehyung corse verso il piano di sopra e una volta raggiunta la camera del rosa decise di aprire la porta rivelando jimin che guardava il vuoto tutto nudo stretto in un angolino, le lenzuola piene di sangue e vestiti sparpagliati per la camera...

-jimin! Che cazzo è successo!? - urló taehyung correndo verso il migliore amico.. Ma quest'ultimo non rispondeva, guardava il vuoto con occhi privi di ogni emozione, solo lacrime...

-jimin! Ti prego rispondi! - urló taehyung prendendo tra le mani il viso del rosa cercando di far parlare jimin.. Ma nulla il ragazzo era come se fosse in uno stato ti trance dove neanche lui poteva uscirne...

-JUNGKOOK! Vieni qui! - urló taehyung piangendo

-che succede!?- chiese allarmato il corvino entrando nella camera in cui stavano i due migliori amici

-kookie non mi risponde... - sussurró taehyung scoppiando a piangere sul petto dell'amico

-è stato quel pezzo di merda!! Che cazzo gli ha fatto porca troia!! Io lo ammazzo! Lo faccio fuori! - urló jungkook facendo illuminare i suoi occhi di un rosso fuoco acceso

-no kookie.. Risolviamo prima la situazione di jimin poi pensiamo a quello,è l'ultimo dei nostri pensieri.. Aiutami a svegliarlo.. È paralizzato, chissà cosa avrà dovuto sopportare per rimanere così... - disse taehyung

-jimin... Guardami sono jungkook.. Amore prendi una coperta così lo copriamo, muore di freddo così - disse jungkook

-p-perché l-lo h-ha f-fatto? - parló jimin facendo cadere dai suoi occhi vuoti e cupi, lacrime salate piene di tristezza e paura che scivolarono fino al collo per poi scomparire una volta che caddero giù come piccole goccioline d'acqua...

-che cosa è successo jimin? - chiese jungkook asciugando le piccole cascate che man mano fuoriuscivano dai suoi occhi

-mi ha picchiato.. Violentato.. Spaccato casa.. E poi mi ha lasciato solo.. Come se io fossi spazzatura.. Non si è preoccupato del bambino e di come potevo stare io.. Si è solamente sfogato con me... - sussurró jimin non smettendo di guardare il vuoto...

-jimin ti giuro che prenderò quel malato mentale e lo ridurró in mille pezzettini.. - disse jungkook con occhi rossi fuoco

-non voglio vendetta jungkook... Voglio solo che capisca cosa mi sta facendo vivere..Voglio tornare alla normalità kook, io non credo di poter continuare questa gravidanza.. Non so neanche se questo bambino è ancora vivo.. - disse piangendo il rosa

-no minie non dire così ti prego.. Tu sei forte.. E sono sicuro che questa creaturina qui è ancora viva.. Non pensare queste cose.. Ricordi cosa ti ho detto? - chiese taehyung intromettendosi

-lo ricordo benissimo, ma sono proprio al limite tae.. Per quanto io possa volere questo bambino non mi sento più di continuare questa gravidanza.. Sono proprio al culmine, mi sento come se non avessi più una identità, non mi riconosco più.. Non sono più jimin io.. Non lo sono più.. - disse jimin guardando il biondo toccandosi la pancia..

-no jimin ti prego non lo fare...è tuo figlio... È un pezzo di te.. Perché? Perché vuoi farlo? Come puoi pensare una cosa del genere!? Uccidere tuo figlio solo per un pezzo di merda!? È così che si risolvono i problemi!? Questa creaturina qui non ha fatto nulla! E dopo tutto quello che ti ho detto te la vuoi levare!? Sono proprio deluso!.. Chiamo un'ambulanza e poi fai quello che vuoi, io butto la spugna- urló taehyung piangendo per poi scendere di sotto e digitare il numero dell'ambulanza

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