Capitolo 43

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Il mattino seguite la sveglia del biondino e la luce del sole svegliarono l'omega disteso sul letto ancora dormiente.. Idem jungkook il quale era già in piedi pronto per allenarsi e rendere difficile la vita di quei soldati giusto per divertirsi un pó..

Taehyung si alzó dal letto andò a lavarsi la faccia e i denti e poi scese di sotto per fare colazione..
La signora Jeon era già andata a lavoro perció il minore era solo a casa.. Si preparó dunque dei piccoli pancake e poi si sedette a mangiarli

Jungkook nel frattempo andó a svegliare tutti i soldati facendo un rumore pazzesco con la campanella cosa che fece lamentare tutti quanti

Nel mentre taehyung aveva già finito di fare colazione e si stava già preparando per andare in ospedale..
Si mise qualcosa di semplice dato che non si sentiva molto bene.. Aveva vomitato per tutto il tempo e mangiare non lo aiuta affatto..

Poi prese le chiavi chiuse la porta di casa e entró dentro l'auto che gli aveva affidato il padre di jungkook prima di partire..
Una volta arrivato all'ospedale entró dentro a esso,posó le sue cose e poi si mise il camice per poi andare nell'ufficio di jimin che stava temporaneamente bevendo il caffè..

- ehy tae.. Come ti senti? - domandó jimin preoccupato

-jimin ho vomitato tutta la mattina... Non posso mangiare niente che subito mi viene la nausea.. Mi fa male la schiena e molte volte ho le vertigini.. - rispose il biondo sedendosi sulla poltrona difronte a jimin

-Taehyung! Ti devi fare questo cazzo di test! Hai gli stessi sintomi lo vuoi capire? Perché ti ostini a non volerlo fare? - chiese jimin serio

-perché non voglio ricevere un'altra delusione.. Le pillole le ho prese tutte.. Non voglio farlo.. - disse taehyung con gli occhi dolci

-va bene.. Come va con tua madre? Ti devo chiedere scusa tae.. Io non te l'ho detto perché non stava a me dirtelo.. Mi dispiace tanto.. - ammise jimin

-tranquillo.. Ormai è passato,non hai colpe.. Non so perché si comporti così con me,da come mi parla sembra che sono un estraneo per lei.. Non mi dice più niente e parliamo pochissimo.. -ammise taehyung triste

-me ne sono accorto anche io.. Ho provato a parlarle ma è testarda quanto te, quindi non mi ha ascoltato.. Dice che devo farmi il cavoli miei.. - disse jimin

-vado da lei.. Jimin mettiti anche tu a lavoro - disse taehyung alzandosi dalla sedia entrando Consecutivamente nella stanza della madre

-come ti senti? - chiese taehyung sistemandole la chemio

-io sto bene.. Tu invece sembri un vampiro e sei più robusto.. Devi mangiare di meno sennò ti farai un gigante - disse la donna

-mamma! Perché dici queste cose? Ma io cosa ti ho fatto per meritarmi questo da te!? Non ti importa più di tuo figlio? Eh?- chiese taehyung agitato

-jungkook ti ha proprio cambiato.. Tu non sei mio figlio.. Non lo sei mai stato.. - disse la donna

-che cazzo dici? Ma ti senti quando parli?? PERCHÉ DEVI FARMI PERDERE LA PAZIENZA OGNI VOLTA CHE STO QUA DENTRO PORCA PUTTANA! - urló taehyung dando colpi al letto

-TU NON SEI MIO FIGLIO TAEHYUNG! SEI STATO ADOTTATO QUANDO ERI PICCOLINO PER QUESTO TUO PADRE TI ODIA! IO NON POTEVO RIMANERE INCINTA CAZZO! - urló la madre piangendo

-c.. Cosa?.. - disse solamente taehyung cominciando a piangere

-da quando hai conosciuto jungkook non ti riconosco più... È vero non abbiamo lo stesso sangue.. Ma da quando sei entrato in casa mia ho sentito un amore che va oltre madre e figlio.. Ora guardati.. Non sei più mio figlio non sei più lui... Non hai mai avuto una reazione simile e per questo non ti dico le cose.. Ora vattene per favore e non entrate mai più in questa stanza.. Voglio morire in pace, senza rimpianti.. - disse la madre

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