Momenti tristi

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«Di dolori grandi che ho provato ce ne sono un po'. Sicuramente la morte di mio papà è uno di questi. Mio papà è morto a causa di problemi di cuore. Da quando tornò dall'Africa con la malaria, che non è mai stata curata, non è più stato bene. È morto a casa, ha avuto una crisi cardiaca. Quel giorno, il primo Luglio 1959, eravamo tutti a casa, e lui era a letto. Mio fratello Angelo lo aveva abbracciato e poco dopo aver detto che stava male, è morto.


Lui era un uomo molto sensibile e ha avuto sempre molta fede.

Anche la morte di mio fratello Angelo è stata un grandissimo dolore

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Anche la morte di mio fratello Angelo è stata un grandissimo dolore. Lui era già un po' malato, perché aveva il diabete e la flebite. Nell'ultimo periodo si trovava nel convento San Bernardino, a Torino. A causa di un incidente il tetto del convento venne divorato dalle fiamme. Era il 13 Luglio 1988: lui, grande e grosso com'era, fu tra i primi ad accorrere all'infermeria, per aiutare chi soccorreva i frati anziani. In mezzo a tutto quel fumo non vide lo spigolo di un armadio. Si ferì alla gamba destra, ma continuò ad affannarsi nel recare soccorso. Per via di quella ferita, e di tutto ciò che già aveva, morì il 25 Luglio.


Era una persona buonissima e aveva sempre il sorriso stampato in faccia.

Era una persona buonissima e aveva sempre il sorriso stampato in faccia

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Mia sorella Luigina purtroppo è morta molto giovane, nel 1974. È morta a causa di un tumore alla gamba, che si era sviluppato da un semplice neo. Aveva solo trentaquattro anni, poverina. Sua figlia Stefania è morta anche lei per malattia nel 2009.

 Sua figlia Stefania è morta anche lei per malattia nel 2009

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La mia mamma invece è morta quando aveva novant'anni. È morta il 13 Aprile 2003, nella casa di riposo per anziani di Palazzolo, dov'era da un po'. Aveva l'Alzheimer e non riuscivamo più a gestirla. Nell'ultimo periodo le avevano diagnosticato anche un piccolo tumore.


Amava ridere e scherzare, nonostante fosse sempre stata testarda e severa. Tu l'hai conosciuta, anche se per poco. Ricordo che ti dava sempre i biscotti quando andavamo a trovarla e ti rincorreva con il bastone... avevi un po' paura, ma era divertente! E ti confondeva spesso con Mirko, poveretta!

In questa fotografia la tua bisnonna era a Lourdes a fare la crocerossina (16 Giugno 1975)

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In questa fotografia la tua bisnonna era a Lourdes a fare la crocerossina (16 Giugno 1975)

Qui, invece, insieme allo zio Marcello (1984)Perdere una persona cara è molto brutto, difficile da spiegare

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Qui, invece, insieme allo zio Marcello (1984)

Perdere una persona cara è molto brutto, difficile da spiegare. Ci si sente male. È straziante. È come se morisse una parte di te. Dato che non ne ho parlato prima... io ho perso anche Melania, la mia prima bambina. Era una bambina ben messa, in forma, pesava quasi quattro chili appena è nata! Era così bella... solo che era malata, perché è nata con una malformazione dell'encefalo. Una malformazione dovuta al parto, al modo in cui i medici l'hanno fatta nascere... prima era sanissima, e sarebbe stata bene.


Era tanto legata a tutti noi, ma soprattutto al suo zio Angelo, e lui le ha voluto tanto bene, in modo speciale.


È stata qualche tempo in una clinica a Brescia, ma non la trattavano tanto bene. La nonna ci andava in treno, perché all'epoca non aveva ancora la patente. E l'ultimo anno di vita l'ha passato in un istituto a Grumello, perché stava nascendo mia figlia Serena. Marcella era piccolina e la situazione era difficile, perché le attenzioni che io e la nonna riuscivamo a darle erano poche. Melania aveva bisogno del nostro aiuto per fare tutto. Non dormiva quasi mai, e nei momenti in cui riuscivi a farla addormentare, appena la mettevi nel lettino, si svegliava subito! Non mangiava, non beveva, non parlava. Per farla mangiare la nonna impiegava almeno due ore, perché non era in grado di deglutire da sola...


Ci avevano già detto che se fosse arrivata all'età adolescenziale sarebbe stato un miracolo. È morta il 18 Dicembre 1971, aveva solo cinque anni, era solo una bambina. È stato molto difficile ma, pensa, noi siamo ancora qui!

 È stato molto difficile ma, pensa, noi siamo ancora qui!

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Una delle decisioni più difficili è stata comprare casa. Il mio desiderio, insieme alla nonna, era quello di avere una casa di nostra proprietà, o comunque di riuscire a estinguere il mutuo. È stata dura, perché da quando io e la nonna ci siamo sposati avevamo traslocato ben quattro volte, prima di arrivare a vivere serenamente nella nostra attuale casa.


Ci sono stati momenti in cui mi sono sentito solo, quando è morto il mio papà. Avevo ventuno anni, e perdere il papà a quell'età è stato veramente brutto. Era come una guida per me...


Cosa mi conforta quando sono triste? Principalmente la fede, oppure mi aiuta anche il conforto di mia moglie. Quando c'era, il conforto di mia suocera, alla quale ero legato.


Quando sono triste, penso tanto ai ricordi.


A volte la musica mi ha aiutato a diventare più felice, quando le giornate erano un po' così...


Mi capita spesso di piangere o di commuovermi. Quando muore qualcuno ovviamente, e anche quando muore solo un conoscente. Oppure mi commuovo per ciò che sento di brutto alla televisione. Per le guerre, per le carestie e mi dispiace tanto per i bambini che muoiono di fame.


Mi commuovo anche per situazioni particolarmente emozionanti»

NONNO Scriviamo la tua StoriaWhere stories live. Discover now