Maria

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«Da adolescente ero un ragazzo introverso, ero riservato e tranquillo. Con la presenza di mia mamma e dei miei fratelli ero un po' più aperto, un po' più espansivo.

 Con la presenza di mia mamma e dei miei fratelli ero un po' più aperto, un po' più espansivo

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(Fotografia del 30 Luglio 1961)

Non avevo molti amici. Avevo Guerino, con cui sono rimasto legato, era quello con cui mi vedevo più spesso. Andavamo a vedere la Pro Palazzolo a giocare a calcio al campo sportivo di Palazzolo. Ogni tanto ci divertivamo con il pallone.


Mi ricordo la prima festa a cui sono stato invitato, al compleanno del mio amico Beppe, che ogni tanto incontro ancora in giro. Abitava a Mura, non molto distante da me. Quando sono andato alla sua festa avevo circa quindici anni.


Quando avevo quindici anni ho conosciuto Clara, la figlia di una contadina. L'ho conosciuta quando andavo in campagna a fare un giro con la mia mamma. Lei era una ragazzina carina, era più giovane di me, credo avesse avuto due o tre anni in meno di me. Te lo dico subito, non è stata una storia d'amore, ma solamente un'amicizia, una conoscenza.


Il mio primo amore? Il mio primo amore è stato la mia attuale moglie, Maria.


Clara è stata una conoscenza giovanile, non siamo mai usciti insieme. La vedevo solo quando mi capitava di andare in campagna con mia mamma. Abitava in una cascina, all'epoca con i suoi genitori. Pensa che suo padre aveva venticinque anni in più di sua madre! Ogni tanto andavo lì con la mamma a prendere le verdure.


Quando ho dato il mio primo bacio avevo venticinque anni. L'ho dato alla nonna, ovviamente, intanto che non c'erano i suoi genitori. Lei aveva ventun anni. È stato bello, e no, non ne ho parlato con i miei famigliari, timido com'ero! Dopo qualche mese ho cominciato a raccontare alla mia famiglia che avevo conosciuto una ragazza.


A mia mamma era meglio non dire niente di tutto ciò, perché se no te le cacciava dietro! Lei era tanto pettegola, sapeva sempre tutto di tutti, e spesso litigava con la gente. Rompeva molto le scatole! A volte capitava che la nostra vicina di casa le dicesse, o meglio le urlasse: «Oh Emilia! Fai un po' silenzio?!».


E per risponderti a com'è finita la mia prima storia, ti dico che non è mai finita. Da quel sì del 21 Ottobre 1965, c'è ancora adesso. Ci siamo sposati a Pontoglio, nell'unica chiesa della parrocchia di Santa Maria Assunta. Si chiama proprio come la nostra chiesa in piazza a Palazzolo.


Io credo nell'amore a prima vista, sì, perché con la nonna è stato così.


L'ho conosciuta tramite mia cugina Paola, la figlia di mia zia, sorella di mia mamma. Una volta sono stato a casa sua e mi ha presentato la nonna, che era una sua cara amica.


La prima volta che io e la nonna ci siamo incontrati "da soli" è stato in balera, a Palazzolo. La balera era un bel locale in cui c'era la pista da ballo, e si trovava tra Palazzolo e Pontoglio. Ora è un caseggiato abbandonato da molti anni, forse più di trenta.


Poi, col tempo, ho cominciato a prendere la scusa di andare a trovare più spesso mia zia, e invece andavo là per vedere la nonna, che si trovava di frequente a casa di mia cugina»

NONNO Scriviamo la tua StoriaWhere stories live. Discover now