Le rive del fiume

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«Da bambino passavo del tempo all'aria aperta, anche se mi piaceva di più passare il tempo in casa, amavo ascoltare la musica con il giradischi.
Le mie prime passioni sono state la musica, difatti quando potevo andavo ad ascoltare la banda, e il calcio. Giocavo un po' a pallone come hobby, e lo seguivo la domenica alla radio.

Non amavo tanto leggere. Leggevo poco e, quando lo facevo, leggevo i libri sulle vite dei santi e i libri religiosi in generale. Oppure mi piaceva leggere i libri Cuore e Le avventure di Pinocchio.

Mi ricordo di essere andato al cinema per la prima volta quando avevo circa dieci anni. Ci sono andato da solo, al cinema all'aperto, nel mezzo del campo sportivo dell'oratorio di San Sebastiano. Il primo film che ho visto, chi se lo ricorda?
Ricordo I Dieci Comandamenti (film del 1956, ndr), un film biblico, romano, uno dei primi film che ho visto. Mi piacevano i film epici e romani, soprattutto quelli sui gladiatori.

Durante l'estate passavo tanto tempo all'oratorio a giocare, da solo o con i miei amici. E poi stavo in compagnia della mia famiglia.
In che posti sono stato in vacanza? Di andare in vacanza, quando ero bambino, non se ne parlava! Non avevamo le possibilità di andare da nessuna parte, purtroppo. Niente mare o vacanze fuori paese.
Durante i mesi estivi mi capitava di andare alla diga, o alle rive, del fiume Oglio. Ho sempre adorato il fiume, è sempre stato, come dire, suggestivo e mi piaceva attraversarlo camminando sui ponti. C'è il ponte romano, che è uno dei più antichi.
Facevo un giro, una passeggiata, e nei pressi della diga c'era l'allevamento delle trote, che volendo si potevano pescare. Io non pescavo... era più probabile che i pesci avessero potuto pescare me!

L'oratorio è uno dei posti che mi è rimasto nel cuore. Sicuramente al primo posto l'oratorio perché la mia infanzia l'ho passata lì.
Il curato Barbieri era tanto buono, e avevo un buon rapporto con lui.
È un posto che porto nel cuore perché ci ho passato tantissimo tempo e soprattutto perché mi divertivo. All'oratorio, durante il sabato e la domenica facevamo il catechismo con i curati. Anche se mi piaceva, a volte cercavo di scappare per andare a vedere quelli che giocavano a pallone nel campo da calcio.
Una volta, don Davide Carzana, il secondo curato, mi aveva scoperto e mi ha dato uno scappellotto chiedendomi cosa stessi facendo!
Che tempi...»

NONNO Scriviamo la tua StoriaWhere stories live. Discover now