chapter 37

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Eravamo campo di battaglia del Wakanda. Bruce era nell'Hulkbuster
«Come stiamo, Bruce?» chiesi io a Banner mentre camminava
« Sì, penso di aver preso la mano. Oh! È come essere Hulk senza in realtà-» disse per poi inciampare su una roccia,ma riuscì a rialzarsi velocemente in piedi «Sto bene. Sto bene.» ci assicuró
«Abbiamo due segnali di calore che sfondano la linea degli alberi.» ci disse Sam. M'Baku dei Jubari radunó i suoi soldati con un grido di guerra. Si fermó quando T'Challa si avvicinó.
«Grazie per essere stato con noi.» disse T'challa
«Certo, fratello.» rispose M'baku
T'Challa, Steve, Natasha e io camminammo fino al bordo della barriera, dove si trovavano Proxima Midnight e Obsidian Cole.
«Dov'è l'altra tua amica?» chiese Nat
«Pagherai la sua vita con la tua. Thanos avrà quella pietra.» rispose
« Non accadrà.» controbattei io
«Adesso sei in Wakanda. Thanos non avrà altro che polvere e sangue.» disse il Re T'challa
«Abbiamo... abbiamo sangue da vendere.» disse senza un minimo di preoccupazione, alzando poi il braccio destro con un grido, e diverse grandi navi emersero dalla foresta dietro di lei.
T'Challa, Steve, Natasha e io tornammo in prima linea
«Si sono arresi?» chiese Bucky
«Non esattamente.» risposi io. T'Challa guidò i Wakandani nel grido di guerra "Yibambe!" dicendo loro di resistere mentre gli Outrider si dirigevano verso la barriera
«Che diavolo...» disse Bucky confuso
«Sembra che l'abbiamo fatta incazzare.» disse Natasha
T'Challa ordinó ai soldati di ingaggiare i loro scudi
Okoye stava guardando come gli Outrider bombardano la cupola solo pochi riescono a passarci attraverso. «Si stanno uccidendo.» disse poi
«Hai visto i denti su quelle cose?» disse Sam mentre volava
«Va bene, torna indietro, Sam. Ti brucerai le ali.» disse Rhodes. Sam volò sopra una sezione che era stata violata e lanciò una raffica di mine.
«Cap, se queste cose girano intorno al perimetro e si mettono dietro di noi... Non c'è niente tra loro e Vision.» disse Sam
« Faremmo meglio a tenerli di fronte a noi» disse Steve
«Come lo facciamo?» chiese Okoye a T'challa
« Apriamo la barriera.» rispose lui «Al mio segnale, apri la Sezione Diciassette del Nord-Ovest.» disse tramite auricolare
« Richiesta di conferma, mio re. Hai detto di aprire la barriera?» chiese l'ufficiale Wakandan
«Al mio segnale.» confermi T'challa
«Questa sarà la fine del Wakanda.» disse M'baku
«Allora sarà il finale più nobile della storia.» rispose Okoye
Guardai Natasha, e ricordai come al nostro primo incontro avevo paura di lei, ero terrorizzata da ogni suo sguardo e poi mi sono innamorata di quello sguardo. All'inizio avevo paura che lei potesse uccidermi, ora avevo paura che lei potesse morire a causa mia. Lei ormai era l'unica cosa che contasse davvero nella mia vita e non avrei potuto perderla. Inoltre lei aveva una famiglia a cui tornare. Io no. E se lei avesse messo la mia vita al suo posto non l'avrei mai accettato.
«Natasha, se Thanos dovesse vincere...» iniziai io
« Non vincerà» mi interruppe subito lei frettolosamente
«Se Thanos vincerà o qualunque cosa accada promettimi che continuerai a vivere, volterai pagina, tornerai dalla tua famiglia o ne creerai una nuova con qualcun'altro» dissi a voce più alta. La ex rossa sembrò stupita da quelle parole, tant'è che non mi rispose. « Ti prego Natasha promettimelo» dissi a voce più alta e sul punto di crollare in qualche crisi. Lei ci pensò un po' alla risposta che poi fu: «no...non posso prometterti questo»
«Io voglio scrivere voltare ogni pagina con te e solo con te fino a che le pagine non saranno finite» aggiunse poi
Volevo controbattere ma la sezione della barriera si aprì
« Wakanda per sempre!» urlò T'challa incrociando le mani sul petto mentre il suo elmo di Pantera Nera gli coprì il viso, guidando l'esercito mentre correvamo verso la barriera. La sezione nella barriera scomparì e gli Outriders si caricavano contro di noi
«Quanto ancora, Shuri? » chiese T'challa tramite auricolare
«Abbiamo appena iniziato, fratello.» rispose la sorella
«Potresti voler aumentare il ritmo» chiese T'challa mentre combatteva Mentre combattevamo all'improvviso, un grande raggio di luce atterrò nelle vicinanze, la lotta si fermò per guardare in alto mentre un ascia volava in aria, fulminando gli Outriders. Thor apparì con la sua nuova ascia, Stormbreaker, insieme a un procione armato e un piccolo albero parlante.
Bruce rise di gioia «Ragazzi siete così fottuti ora!» disse riferendosi all'esercito di Thanos
«PORTATEMI THANOS!» Urlò Thor lanciandosi verso le orde di Outriders, seguito da Groot e Rocket
«Nuovo taglio di capelli?» chiesi io mentre raggiunsi Thor con la mia super velocità. Lui rimase leggerne stupito nel vedermi correre così velocemente ma poi scosse la testa e sorrise
«Ho notato che Steve ha copiato la mia barba. Oh, a proposito, questo è un mio amico. Un albero.» disse Thor
«Io sono Groot.» rispose il piccolo albero parlante
«Io sono Sheila Vasilvesky» dissi con un po' di affanno. « Allora? Cosa hai fatto per tutto questo tempo? Sei stato su uno dei tuo lussuosi divani Asgardiani?» chiesi io mentre combattevo qualche alieno dell'esercito di Thanos
«Avrei voluto farlo» disse con aria più cupa e colpendo più forte un Outriders
Domanda dolente. Chissà cos'era successo durante il suo periodo di assenza...
«E...E Loki come sta?» chiesi io
«Morto...come Asgard del resto» disse con tono freddo
«oh... mi dispiace non volevo, se avessi saputo non avrei chiesto-» dissi io cercando di scusarmi il più possibile ma Thor mi rassicurò e disse che andava bene, non era colpa mia, ma di Thanos.
E non appena lo seppe che era arrivato ed era in possesso di tutte le gemme Thor si  scagliò improvvisamente Stormbreaker, non so di preciso ciò che accadde dopo ma ciò che era sicuro era che Thanos aveva schioccato le dita.
«Dove è andato? Thor... dove è andato?» chiese Steve
«Steve?» disse Bucky per poi improvvisamente inciampare e trasformarsi in polvere.
Thor arrivò poco dopo. Poi fu il mio turno. Il mio corpo si trasformò in polvere ma prima di ciò richiamai urlando Natasha per poi sparire dalla faccia della terra come il 50% della popolazione del resto. Ora la mia più grande paura si era realizzata: perdere Natasha. Con la sua testardaggine avrebbe fatto di tutto pur di riportarmi in vita ed era proprio questo che non volevo che accadesse, che lei si sacrificasse per farci tornare in vita. Forse è egoista come pensiero, ma avrei messo qualsiasi cosa per la vita di Natasha e il fatto che anche lei farebbe lo stesso per me era ciò che mi spaventava di più... più della morte che mi aveva raggiunto così tante volte ma che poi mi ributtava in questo schifo di vita che ormai ero stanca di portare avanti.

Bastardi a mano armata ||Natasha Romanoff Where stories live. Discover now