chapter 19 - Age of Ultron

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Era passato un anno dall'incontro con il soldato d'inverno, o da quando la mia copertura saltata così come il mio rapporto con Stark, non ci eravamo sentiti per tutto l'anno ma nonostante ciò ho continuato ogni giorno a lasciarli messaggi, sia scritti sia alla segreteria telefonica, al quale però non ha mai risposto. Era passato circa un anno da quando ho affittato un appartamento con la mia coinquilina Natasha, che con qualche suo informatore aveva trovato i fascicoli dei miei genitori e a quanto pare mia madre o quel che era, aveva una sorella, a cui avrei fatto visita, un giorno. Quando sarebbe stato il momento. In questo tempo non c'erano molte missioni quindi cercai di pensare più a me stessa e per quanto fosse difficile ci provai. Riflettei su quello che avevo fatto quando ero nell' H.Y.D.R.A. impotente davanti a quell'impero, impotente dinanzi alle guardie che mi portarono via. Pensai anche nel regolare le mie emozioni, e capì che l'unico modo per regolarle era quello di capirle. So che può sembrare al quanto strano, ma iniziai a sentirmi con delle ragazze, a frequentarle e non come amiche. Feci la stessa cosa con i ragazzi. E il risultato mi sorprese, ma non molto come credevo. In fondo era chiaro quel che provavo il problema era doverlo ammettere a me stessa. Con i ragazzi nacque una sorta di amicizia, tranne con alcuni che persi di vista, ma con le ragazze, con loro era tutta un altra cosa! Era come se con loro sentivo che poteva nascere qualcosa, e da una parte volevo che nascesse quel qualcosa ma dall'altra soffrivo, perché sentivo di star tradendo Natasha, anche se lei non mi apparteneva. All'inizio non l'accettavo e mi sentivo anche a disagio a pensarci. Perche quale eroe si concentrerebbe sulla propria sessualità? Di certo non Iron man o Captain America. Le prime notti piangevo. Piangevo di nascosto e silenziosamente. Piangevo perché non volevo giungere a una conclusione.  Piangevo perché non avevo nessuno con cui sfogarmi, parlare. Non avevo nessuno a cui chiedere se ciò che stavo facendo disse giusto o sbagliato. Piangevo con tirstezza, rabbia e frustrazione. Emozioni che insieme ti distruggevano in poco tempo. Ti buttavano a terra e poi ti mettevano un peso dopo l'altro schiacciandoti e assicurandosi che non ti rialzerai più per molto tempo, se non per sempre. Nat vedeva che stavo male e mi chiedeva di tanto in tanto come stavo, ma senza entrare troppo nei dettagli. Dopo mesi di depressione giunsi alla conclusione che forse avevo ragione: posso avere entrambi. In fondo, era questo che diceva la bisessualità no? E per quanto lo potessi negare. Erano passati circa 20 minuti da quando eravamo atterrati in Sokovia, a lavorare con i nostri colleghi, riformando la squadra Avengers.
Tony, stava volando fino alla base con la sua tuta, ma colpì un campo di forza. "Merda!" esclamò Stark, "Linguaggio!" rispose d'istinto il Capitano, "Jarvis, qual è la vista dal piano di sopra?" aggiunse lui.
"L'edificio centrale è protetto da una specie di scudo energetico. La tecnologia di Strucker è ben al di là di qualsiasi altra base HYDRA che abbiamo preso."risponde subito Jarvis alla domanda di Capitan America
"Lo scettro di Loki deve essere qui. Strucker non potrebbe montare questa difesa senza di essa. Finalmente."ci informo Thor.
Mentre io misi fuori combattimento alcuni soldati, approfittai di quei pochi minuti che mi rimanevano prima di ritornare a combattere per prendere fiato e  prender parte al discorso.
" 'Finalmente' dura un po', ragazzi." dissi io, dandomi un occhiata in giro.
"Sì. Penso che abbiamo perso l'elemento sorpresa." aggiunse Clint mentre alcuni uomini gli sparavano. Clint. Legai molto a lui. Era il migliore amico di Natasha quindi ogni tanto passava a trovarci quando capitava.
" Aspetta un secondo. Nessun altro affronterà il fatto che Cap abbia appena detto 'linguaggio?' " disse Tony riferendosi a prima.
Risi a quella battuta. Glielo rinfaccerà tutta la vita.
"Lo so." rispose Steve alzando gli occhi al cielo per poi lanciare la sua motocicletta ad alcuni soldati che salivano con il loro camion. " È appena scivolato fuori." ci informó Steve. Vidi Stark volare verso la base HYDRA per irrompere, così mentre era ancora in 'bassa quota' saltai sulla sua armatura, aggrappandomi al petto, "che fai?!" mi chiese Tony, " vengo con te, voglio andare in fondo a questa storia" risposi io, affondando la faccia nel petto metallico freddo dell'armatura.
"Signore, la città sta prendendo fuoco." disse Jarvis.
"Beh, sappiamo che Strucker non si preoccuperà delle vittime civili. Conviene Inviare la Legione di Ferro." risposi io, " si come ha detto lei" disse Tony facendo eseguire il mio 'ordine'.
"Stark, abbiamo davvero bisogno di entrare." disse affannato Steve
"Ci stiamo avvicinando." rispose l'uomo di latta "JARVIS, ci stiamo... avvicinando? Vedi una fonte di energia per quello scudo?" aggiunse Tony.
"C'è un'onda di particelle sotto la torre nord." rispose subito Jarvis,
" Fantastico, voglio colpirlo con qualcosa." concluse lui, sgranai gli occhi e alzai la testa puntando il mio sguardo sui suoi occhi, o meglio si quelli del casco dell'armatura,"non è pericoloso?" chiesi io a Stark stringendomi di più a lui.
" per me no, ma per te non lo so" ammesse lui concludendo il discorso. Stark fece esplodere il campo di forza della base e io ero ancora sana e salva. "Il ponte levatoio è caduto, gente." disse Tony informando gli altri.
"Clint ha avuto un brutto colpo, ragazzi. Avremo bisogno dell'evacuazione." ci informó Nat dalle auricolari,
"Posso portare Barton sul jet. Prima ce ne andiamo meglio è. Tu e Stark assicurate lo scettro."disse Thor a steve
"Copialo." rispose Steve
"Sembra che si stiano allineando" aggiunse Thor riferendosi ai soldati in avvicinamento
"Beh, sono eccitati." rispose Steve a Thor chr battè sullo scudo di Steve con il suo martello e l'ondata di forza che ne risulta aveva abbattuto tutti i soldati
"Trova lo scettro." ci disse Thor prima di volare via, " e misericordia attento al linguaggio" conclusi io, Sentii dall'auricolare Steve sospirare, "Non se ne andrà presto." concluse lui chiudendo il collegamento.

Bastardi a mano armata ||Natasha Romanoff Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora