chapter 14

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16:05
Eravamo in una specie di sala operatoria. Di fronte a noi c'era Fury, o meglio il corpo di Fury. Lo stavano operando, era stato aggredito quando Cap era con lui.
A separarci dal suo corpo c'era un vetro.
Nat:"raccontami dell'aggressore" disse Nat
Steve:"è forte, veloce e aveva un braccio di metallo".
Mi gelai a quelle parole. Tempo fa sentii parlare del progetto soldato d'inverno, lo avevo visto una volta di sfuggito. Nei suoi occhi si poteva benissimo capire che era una persona come noi, ma si capiva anche che neanche lui sapeva quello che stava succedendo. Poi da quel giorno non l'ho mai più rivisto, e non ne ho più sentito parlare.
In quel momento si avvicinò a noi l'agente Maria Hill.
Nat:"Ballistica?" chiese Nat, dalla sua espressione aveva capito anche lei chi è stato l'aggressore.
Maria:"tre proiettili, le rigature non sono individuabili" rispose lei.
Sheila:"di frattura sovietica" dissi io
Maria:"si" rispose lei
Vedemmo i dottori iniziare a fare la rianimazione, stava morendo. Davanti ai nostri, ai miei occhi.
Per quanto io e Nick non ci conoscevamo da tanto ero preoccupata dalla testa a i piedi. Sentivo il fiato mancarmi, come quando sei a una partita di calcio e c'è l'ultimo rigore, come quando hai una pistola puntata sulla tua testa.
Sentimmo i dottori comunicare il decesso ufficiale. Vidi con la coda nell'occhio Steve andarsene seguito dall'agente Hill.

16:23
Io, Nat e Steve eravamo davanti al cadavere di Nick Fury. Nat cercava di trattenere le lacrime così come me, poi arrivò l'agente Maria Hill che ci annunciò che doveva portare via il cadavere.
Steve:"Natasha" disse Steve.
Nat non perse tempo ad uscire dalla stanza seguita da me. Eravamo entrambe incazzate e tristi allo stesso tempo.
Steve:"Natasha, Sheila." disse Steve con un tono della voce più alto
Nat:"perché era nel tuo appartamento?" chiese Nat con un tono di voce incazzato
Steve:"non lo so" rispose lui
Lo si leggeva dagli occhi che stava mentendo. Arrivo un agente che disse che lo S.H.I.E.L.D. lo voleva vedere.
Sheila:"non sei bravo a mentire" dissi uscendo dall'ospedale seguita da Nat.

Sheila:"non credo che Steve abbia ucciso Nick" dissi io
Nat:"e perché era nel suo appartamento la notte in cui è stato ucciso?" disse lei
Sheila:"forse voleva avvertirlo di qualcosa,il che non mi sorprende dato che lo S.H.I.E.L.D. ci nasconde molti segreti."
Nat:"so chi ha ucciso Fury"
Sheila:"lo so anche io, è stato il soldato d'inverno, frattura sovietica senza rigature, è tipico del soldato d'inverno" risposi io
Nat:"po' S.H.I.E.L.D. avrà anche tanti segreti, ma anche tu non scherzi." rispose lei sarcastica
Sheila:"e nemmeno molti degli agenti dello S.H.I.E.L.D. o meglio dell'hydra" risposi io
Nat:"che vuoi dire?"mi chiese lei
Sheila:"che l'unico modo per mettere fine all'hydra sarebbe quello di mettere fine anche allo S.H.I.E.L.D., finché vivrà lo S.H.I.E.L.D. vivrà anche l'hydra." risposi io
Nat:"quindi-"
Sheila:"si, e credo anche  che ci convenga ritornare nell'ospedale e prendere un paio di gomme da masticare" dissi io

Io, Nat e Steve eravamo in un centro commerciale, dovevamo andare in un negozio di elettronica, usufruire di un computer e andarcene il prima possibile, ormai eravamo ricercati ufficialmente dallo S.H.I.E.L.D.
Sheila:"prime regola di quando sei un fuggitivo, mai correre ma solo camminare" dissi notando Steve molto agitato.
Entrammo nel negozio, misi la pendrive e iniziai a cercare di prendere informazioni anche se era tecnicamente impossibile perché le informazioni so riavviavano ogni volta.
Steve:"allora?"
Sheila:"le informazioni si riavviano ogni volta quindi è tecnicamente impossibile salvarle ma possiamo rintracciarle, sapere da dove vengono." dissi io
Commesso:"oh salve serve una mano" disse un commesso, feci la prima cosa che mi venne in mente, misi un braccio intorno al collo di Nat sorridendo.
Sheila:"oh io e la mia ragazza stiamo scegliendo un viaggio, lui è il nostro migliore amico ci sta dando una mano a scegliere." dissi io sorridendo, Nat e Steve stettero al gioco, non persi tempo a rimettermi subito a lavoro.
Commesso:"oh fantastico e dove volete andare?" chiese lui
Nat:"ehm New Jersey" disse osservando il computer. Le informazioni si trovavano nel New Jersey.
Ingranditi bene il punto esatto in cui saremmo dovuti andare, sembrava una base segreta nel nulla. Vidi Steve guardare la foto del luogo in modo molto stupito.
Sheila:"conosci il posto?"
Steve:"ci sono stato" rispose lui.
Tirai fuori la pen drive e uscimmo dal negozio.

Eravamo in macchina, fortunatamente abbiamo evitato gli agenti dello S.H.I.E.L.D.  Ora eravamo diretti al New Jersey.
Sheila:"davvero l'innocente Captain America ha rubato una macchina?dissi io ridendo
Steve:"non l'ho rubata l'ho presa in prestito quindi vedete di non sporcarla" disse lui

Finalmente eravamo arrivati, wow quel posto era abbandonato da chissà quanto tempo.
Steve:"questo era il campo in cui mi allenarono" ci disse Steve
Sheila:"ed è cambiato" chiesi io cercando delle onde di calore per trovare le informazioni insieme a Nat.
Steve:"un po" rispose lui
Nat:"cambiato o no questo è un punto morto zero calore, zero onde radio chiunque abbia creato il software deve aver fatto qualcosa per confondere la posizione" ci informo Nat
Steve:" siamo nel posto giusto" ci disse Steve
Sheila:"che intendi?"chiesi io
Steve:"il regolamento dell'esercito proibisce lo stoccaggio di munizioni oltre 450m dal campo, questo edificio è le posto sbagliato." disse Steve avvicinandosi a una specie di edificio molto basso, e fatto in cemento credo. Steve ruppe le catene arrugginite con lo scudo.
Steve accese la luce, ci trovavamo in una specie di base segreta, ci trovavamo dove tutto è incominciato.
Nat:"è lo S.H.I.E.L.D. "
Steve:"forse è dove tutto è incominciato" rispose Steve
Entrammo in una specie di ufficio gigante, era pieno di scaffali e di fronte a noi c'erano tre foto, una di un uomo, un comandante credo, una di Haward Stark, il padre di Tony e una di una ragazza.
Sheila:"quello è il padre di Tony" dissi io
Steve:"si, Haward Stark, era un mio grande amico" rispose lui
Nat:"e la ragazza?"chiese Nat ma Steve si limitò a uno sguardo malinconico per poi riprendere a camminare esplorando il posto.
Forse era la sua ragazza,che devo ammettere è molto carina.
Io e Nat seguimmo cap che si fermò per un momento per poi spostare quella specie di libreria vuota.
Steve:"se sei in un ufficio segreto perché nascondere l'ascensore" ci disse lui.

Entrammo nell'ascensore non sapendo dove o da chi ci avrebbe portati.

Bastardi a mano armata ||Natasha Romanoff Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora