12. viaggio nello spazio

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𝗰𝗼𝗺𝗺𝗲𝗻𝘁𝗶𝗻𝗼 𝗶𝗻𝗶𝘇𝗶𝗮𝗹𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹'𝗮𝘂𝘁𝗿𝗶𝗰𝗲 𝗯𝗰 𝘄𝗵𝘆 𝗻𝗼𝘁: tu. sì, tu che stai leggendo e mi conosci, tu non hai visto niente. ti posso assicurare che, anche se sei convint di conoscermi, in realtà non è così. se mi chiederai di questa ff nella vita reale sappi che negherò tutto. buona vita.

Il razzo guidato da Vlady con a bordo Silvio e la queen era partito da circa due minuti. In breve tempo raggiunsero il confine dell'atmosfera terrestre.

A quel punto tutto tremò e il razzo prese fuoco, scoppiettando mentre il missile prendeva velocità.

Tutto quel traballare e scoppiettare svegliò Silvio, che, appena aprì gli occhi, vide fuoco e la terra in lontananza.

Silvio iniziò a urlare e ad agitarsi, muovendo le zampe da maialino rosa di peppa pig alla velocità supersonica della luce.

Ma non era l'unico a strillare, lui, perché Vlady e la regina, seduta dietro di loro, lo seguirono a ruota.

Un tumulto di urla e manate che finivano in faccia a quello di fianco. Non importa dove ti trovassi, ti sarebbe arrivata una manata micidiale mastodontica tipo quella di Conte a Macron del capitolo 7 in ogni caso.

Dopo attimi che parvero interminabili, tutto si quietò: erano fuori dall'atmosfera.

Quando il rumore si placò, si placarono anche le urla e le manate, constatando che sì, quello che si era preso più pestate era Vlady.

D'altronde Silvio era sempre e comunque un vichingo con la supposta nel culo, e si sa, i vichinghi di questo genere picchiano di brutto.

I tre si risistemarono, dopodiché si organizzarono e ripresero il loro mistico viaggio.

*

Viaggiarono per ben due mesi. In teoria sarebbero dovuti tornare dopo poco tempo, giusto quella settimanella per far calmare le acque e non per romperle di nuovo perché Kim Jong-un non può partorire, e invece erano finiti per fare una giterella nello spazio di due mesi.

Manco loro sapevano dove si trovavano, forse ai confini del sistema solare, forse no. La conferma la ebbero quel giorno, quando, in lontananza, scorsero Saturno.

«Vlady... c'è qualcosa, là. Che cazzo è, un... cactus?» disse Silvio indicando il pianeta. Vlady, però, non lo stava ascoltando.

«Cosa? Il mio cazzo?»

«N-NO BAKA COSA DICI😡» lo rimproverò Silvio «sto dicendo che vedo un cactus su Saturno»

Vlady guardò meglio mettendosi gli occhiali.
«Ha una forma strana, sembra...a forma di cazzo» disse, stupito.

«Un cazzactus!» esclamò all'improvviso la regina da dietro di loro.
Entrambi concordarono sul nome originale dato dalla queen.

«Ma aspetta...» intervenne Vlady «Saturno è un pianeta gassoso... come cazzo fa ad esserci un cazzactus?»

Per verificare decisero insieme di approdare sul pianeta.

Ci misero non poco tempo, perché Vlady sembrava avere un bastone in culo tanto era rigido nello svolgimento dell'atterraggio, però ce la fecero.

Come fecero ad effettivamente atterrare su un pianeta gassoso è ancora un mistero. Anzi, tutto merito della magia della queen.

«ECCO IL CAZZACTUS!» urlò Silvio. Si mise a correre in direzione della "pianta" (?).

Ma, all'ombra del cazzactus, trovò qualcuno che non si sarebbe mai aspettato di trovare: sua ormai ex moglie Veronica e Cesara del TG5 stavano limonando.

A Silvio cadde la mascella a terra. Che cazzo ci facevano loro lì? E COME DIAVOLO FACEVANO A RESPIRARE SENZA OSSIGENO? E perché stavano limonando? (dai amo intuisci ma dio)

«Silvio? Vlady? E... LA REGINA ELISABETTA?» esclamò Veronica quando notò il trio «non so cosa ci facciate voi qui, però non dovreste essere in questo posto»

«E perché mai, troia?» partì all'attacco Vlady.

Cesara sospirò.
«Venite con noi»

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no serio la paura il terrore che qualcuno che mi conosce stia leggendo questa storia😞💔
anyway, la storia ancora non è finita, e ho deciso che farò dei capitoli extra e altre cosine che ho in mente😋🤘🏻
- frafra.

un amore impossibile (berlusconi×putin)Where stories live. Discover now