8. a casa di Vlady

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I mesi passarono. La regina e tutto il gruppo degli Anonymous insieme a Silvio stavano lavorando insieme da tempo.

Silvio spiava di nascosto Vlady in stile ammiratore segreto, e la regina faceva in modo che la guerra finisse il prima possibile, attraverso hackeraggi e chiusura dei colossi dell'economia mondiale.

Macron si fece vedere un altro paiodi volte, ma fu sempre respinto dal nostro Kung fu Panda sexy leggendario, ovvero Conte.

Ma un giorno di maggio Silvio scoprì qualcosa di inimmaginabile.

«Silvio, ho bisogno che ti intrufoli nell'abitazione di Putin e che fotografi alcune prove» gli aveva chiesto la regina quella mattina, dopodiché Silvio aveva accettato immediatamente.

Si cagava addosso al solo pensiero, ma la forza dell'amore profondo per Vlady lo spinse a rischiare.

*

Silvio era pronto. Aveva tutto: Walkie talkie, microfono d'emergenza per comunicare, passamontagna, pistola per difendersi.

«Pssss. Furetto impagliato, mi senti?» sussurrò Silvio nel Walkie talkie.

«Si gabbiano smerdato, ti sento. Procedo con l'operazione "Denis Dosio"?» rispose Conte dall'altro lato, nascosto in un cespuglio pieno di merde.

«Affermativo, ricorda che Pisciata di cane (Vlady) sta girovagando per casa»

«Non ti preoccupare gabbiano smerdato, che le patatine siano con te» dopodiché chiusero i Walkie talkie.

Silvio, con una capriola furtiva e assolutamente molto silenziosa, raggiunse la veranda, dove la porta finestra era aperta.

Senza farsi notare sgusciò dentro: si trovava nel soggiorno.

«Cariola horny, dove si trova pisciata di cane?» Cariola horny era Biden, che si era voluto unire alla missione, essendo il bestie di Berlusconi.

Biden controllò il monitor con le telecamere della casa, ma Vlady sembrava non essere lì.

Dunque Silvio procedette a salire le scale ed entrò nella stanza di Putin. La stanza era parecchio ordinata, e non parevano esserci prove in giro.

Silvio si mise a frugare nei cassetti, ma improvvisamente udì qualcosa di sospetto da delle guardie, quindi si nascose subito nell'armadio.

«Dannazione, Grey. Io proprio non me l'aspettavo» lì sentì conversare.

«Cazzo Carl, nemmeno io. Chi se lo sarebbe mai aspettato che il signor Putin fosse stato ricattato!»

«Esatto! Da Kim Jong-un in persona per di più (capo di stato della Corea del Nord)» esclamò l'altro.

Silvio sussultò. Vlady ricattato? E con cosa? Che fosse quello il motivo della guerra?

«Pare che, se non avesse dato inizio a questa guerra, il signor Berlusconi dall'Italia avrebbe fatto una fine parecchio brutta»

Ora era tutto chiaro. Quel "No Silvy, non possiamo". Come aveva fatto a non arrivarci prima? Vlady lo stava proteggendo.

I sensi di colpa si insediarono in Silvio, che iniziò presto a frignare di brutto.

«Oh a Giorg che voi pe cena» la voce di Conte, furetto impagliato, interruppe il momento emo baka sempai oni-chan di Silvio, che si riscosse.

«Oh fammi na pizza all'amuchina amò» rispose la Meloni di sottofondo.

«Ah cazzo stavo schiacciando il Walkie coso col culo» disse di sfuggita Conte, per poi spegnere il microfono.

*

Silvio uscì dalla casa, un po'affranto ma almeno adesso sapeva la verità.
Avevano sempre cercato di convincere Vlady nel modo sbagliato.

«Joe, andiamo via, ho scoperto della roba»

«Silvio, ma le foto delle prove?»

«Non importa, allontaniamoci, prima che ci becchino»

Si addentrarono dunque nel bosco lì vicino, per non farsi notare troppo, ma proprio nel cuore di quel bosco incontrarono qualcuno che mai si sarebbero aspettati di trovare: Vladimir Dosio era nel bosco completamente svestito.

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finally il capitolo 8😦😦
avete appena assistito alla trasformazione di vlady in denis dosio😜
e niente, scusate per l'attesa :''
- frafra

un amore impossibile (berlusconi×putin)Where stories live. Discover now