10. insieme

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Vlady e Silvio avevano fatto scintille in quel bosco. Erano diventati due pezzi di mortadella messi in un panino: inseparabili.

Dopo quel bacio l'imbarazzo era calato tra i due, finché Vlady non prese la parola.

«Silvy... vorresti essere il mio compagno per sempre? Il mio piccolo kouhai (o come cazzo se scrive)? Il ciuffo emo della mia personalità così tenebrosa da vero maschione?😈» gli propose il russo, tirando fuori tutto il suo carisma e non solo.

Silvio avvampò.
«V-v-vlady... certo che lo voglio🥺👉👈»
disse lui, cercando di fare il cute boy.

Finalmente e dopo anni i due si misero insieme, ignorando il tipo coreano che aveva tentato di sabotare la loro relazione. Ma Vlady aveva intenzione di fargliela pagare cara. No alla pace, così diceva. Silvio gli rispondeva con un baka quando lo sentiva.

E fu così che i due se ne andarono mano nella mano, passeggiando nel bosco. Apparentemente non gliene fregava un cazzo di Biden e Denis, perché se li dimenticarono lì.

Un'antica leggenda narra che siano ancora lì a condurre una vita da rabbini che vivono in una roulotte di Masha e Orso, cibandosi di scoiattoli blu e bulloni antifurto, tipici di quella foresta.

*

Come Kim Jong-un venne a sapere che Putin si era messo con Berlusconi, si infuriò e scaraventò a terra la camomilla di piscio che stava bevendo.

«QUEL PEZZO DI MERDA DI MAIALE ANTINCENDIO» urlò «come si fa a essere così stupidi? Credeva sul serio che non lo sarei venuto a sapere??»

Poi un ghigno si andò a formare al lato della sua bocca, mentre una risata terrificante prendeva forma.

«Beh, meglio così. Almeno ora imparerà a non disobbedire» disse poi, prima di uscire dalla stanza e dirigersi chissà dove.

*

Silvio avrebbe preferito essere sveglio, quella notte, piuttosto che ronfare come un ghiro in calore.

Quella notte in cui si addormentò nel letto della casa di Vlady, e si risvegliò in un posto che non conosceva: era stato rapito. Immaginare da chi non era poi così difficile.

Ultimamente Vlady e Silvio avevano concordato che Kim Jong-un avrebbe sicuramente fatto qualcosa. Una qualche mossa astuta che avrebbero dovuto prevedere. Purtroppo i due avevano sforbiciato tutto il tempo e se n'erano bellamente dimenticati.

Quindi ora Silvio era lì, in quel bugigattolo senza finestre e senza luce, completamente solo.

Contemporaneamente, Vlady si era appena svegliato senza accanto nessuno. Si preoccupò immediatamente, quando non vide il suo futuro marito, e decise di controllare ovunque, senza ovviamente ottenere risultati.

Decise dunque di chiamare la regina Elisabetta. Lei l'avrebbe sicuramente aiutato ad hackerare i sistemi di controllo dell'abitazione di Kim Jong-un.

*

Il giorno arrivò.

«Va bene giovanotto, anche se non sei proprio così giovane» prese parola la regina «SPERO CHE TU SIA PRONTO A MUOVERE QUEL CULO FLACCIDO E ALTAMENTE GAY, ESIGO LA MASSIMA PERFEZIONE. UN SOLO ERRORE E VERRAI LANCIATO A MO' DI PALLINA DA BASEBALL IN FACCIA A KIM KARDASHIAN»

Vlady rabbrividì. Non gli restava che obbedire.

La regina riuscì ad hackerare tutti i sistemi di sicurezza (girlboss) e Vlady ebbe via libera.

Non aveva idea di dove si trovasse Silvio, per questo doveva raggiungere la stanza principale con la mappa dell'edificio.
Si mosse rapidamente ed evitò le guardie, finché non arrivò nella stanza del capo di stato coreano.

Si mise ad osservare le mappe e tutte le varie cose che Kim Jong-un usava per ricattarlo.

«Questa dev'essere la stanza dove si trova Silvy!» esclamò.
Proprio in quel momento, però, sentì qualcosa di freddo colpirgli violentemente la nuca, e il nero lo circondò completamente mentre si accasciava a terra.

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no boh bruciamo kim coso perché sta sul cazzo pure a me che sto scrivendo la storia.
ogni volta che scrivo "kim" mi esce kim kardashian😭😭 era il momento di inserire pure lei.
- frafra

un amore impossibile (berlusconi×putin)Where stories live. Discover now