"Se questa maga usa incantesimi di sua invenzione non possiamo risalire alla sua affiliazione. State in guardia".

Procedettero in silenzio, salendo sulla torre, cercando in ogni piano indizi di ciò che era successo e tracce di chi c'era stato. Fu solo quando arrivarono in cima, quando salendo gli ultimi gradini e poterono vedere l'orizzonte d'acqua dalle finestre sfondate, che finalmente trovarono traccia di vita.

Si fermarono tutti, stringendo le armi.

C'erano Eve e Bor, immobili, al centro della stanza. Sembravano tramutati in statue, ma il leggero movimento delle loro narici faceva intuire che fossero ancora di carne e sangue. Il re dei ninfali, con i capelli ingrigiti dal tempo ma con il viso ancora giovane, aveva gli occhi completamente bianchi mentre guardava in avanti. Teneva qualcosa in mano ma era così piccolo che non si intuiva la sua forma, stretta tra le sue dita.

Eve era davanti a lui, e sembrava star lanciando un incantesimo. Infatti, intorno a loro, si creava un misterioso riflesso verdastro, che sembrava averli cristallizzati nel tempo.

"Eve si è bloccata" disse Sibil, avvicinandosi. "Ha bloccato sé stessa e Bor. Perché?"

"Che vuoi dire?" Chiese Laran.

"L'incantesimo di sospensione è difficile. Congela il tempo tutto intorno a una persona, ma non ha senso se la maga stessa si blocca a sua volta. Così facendo non può uscirne senza l'aiuto di qualcun altro".

"Sai liberarli?" Continuò il principe.

"Posso farlo" disse Sibil. "Eve avrà lasciato uno spiraglio per noi maghe di Isid per liberarsi, altrimenti non si sarebbe mai bloccata volontariamente".

La maga si mise vicino alla sua compagna e al re Bor. Sothis si avvicinò a Laran, angosciato. "Fermala. Non sappiamo ancora perché Eve ha lanciato l'incantesimo. Dobbiamo rifletterci meglio".

"Sarà meglio chiederlo direttamente a Eve", disse Laran, sbrigativo. "Bor è un re. Non possiamo lasciarlo così".

Sibil completò il suo contro-incantesimo e per un momento non accadde nulla. Poi, con lentezza, la patina di magia scivolò via da Bor ed Eve ma quando venne completamente meno, accadde qualcosa di imprevisto.

Bor cadde a terra, su sé stesso, mentre Eve sembrava venire colpita da qualcosa.

La maga finì sul pavimento, circondata dai suoi capelli rossi e dallo sgargiante vestito vedere.

Nello stesso momento, Bor si mise dritto, continuando a stringere quello che aveva in mano. Alzò lo sguardo sui presenti e impallidì. "Attenti! Usa una magia che controlla le persone!"

Proprio in quel momento Eve aprì gli occhi e scattò in piedi. La sua magia schizzò in ogni direzione, colpendo quasi tutti i presenti.

Sothis aveva afferrato Bor e lo aveva messo dietro di sé, coprendolo con il suo corpo. Quando si voltò, si rese subito conto che Eve aveva una freccia dorata sulla fronte e che aveva lanciato lo stesso incantesimo a tutti gli altri.

"Rea ci protegga" disse, spaventato. Non aveva mai visto usare l'incantesimo di coercizione in quel modo. Colpire una maga, in modo da espandere la sua magia sugli altri, era un pensiero così perverso e malato che non riusciva a immaginare che tipo di persona malvagia potesse inventarsi una tecnica simile.

Solo lui, Laran e Bor rimasero illesi.

Eve, avanzando come una marionetta mossa da fili invisibili, osservò Laran inclinando la testa.

"Andiamo!" Incalzò Sothis un attimo prima che i compagni di Laran, Eve e Sibil, li attaccassero insieme.

Il principe provò a farli arretrare usando la sua spada, ma non c'era modo di vincere senza ucciderli. "Sbrigatevi!" Ordinò e Bor e Sothis si affrettarono a scendere le scale. Iniziarono a correre, scendendo per le scale con incredibile velocità, sperando di distanziarsi il più presto possibile dalle maghe, più pericolose di Evan e dei tre guerrieri.

I DUE RE  [BL]Tahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon