Capitolo Undici: una stella cadente

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Capitolo Undici.
una stella cadente

Quando ormai la notte incombeva sul dormitorio silenzioso, capii di aver tempo per ascoltarla, sottraendomi del sonno, che in realtà mi sarebbe servito per lavorare al meglio, ma ormai era mezzanotte e i miei occhi ben spalancati e privi di stanch...

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Quando ormai la notte incombeva sul dormitorio silenzioso, capii di aver tempo per ascoltarla, sottraendomi del sonno, che in realtà mi sarebbe servito per lavorare al meglio, ma ormai era mezzanotte e i miei occhi ben spalancati e privi di stanchezza.

Non ero riuscito ad ascoltarlo prima, per colpa della mia mente, un tracollo improvviso mi aveva bloccato dal fare qualsiasi cosa e solo con la l'aiuto di Namjoon ero riuscito a calmarmi, per poi chiedere una seduta speciale al mio psicologo.

Mi aveva rassicurato, confortato, era stato forse più delicato del solito, ma avevo percepito la seduta come incompleta, solo in un secondo momento, confrontandomi con gli altri membri avevo ritrovato la serenità.

"Cosa voglio fare?" Era il titolo della puntata che mi attendeva da tempo, un titolo ambiguo, quasi confortante, dava l'idea che Danbi si sarebbe confrontata con me sulle sue indecisioni.

Sistemai le cuffie nelle orecchie e premetti il tasto di riproduzione ascoltando quelle parole, in attesa che Danbi parlasse.

"Ciao!

L'assenza e qualcosa che accompagnerà da adesso in poi il podcast, mi dispiace ma non ho più molto tempo da dedicarci, anche il mio paese si sta muovendo, ed io dovrò farlo con lui, riprendere le uscite, andare in presenza alle mie lezioni.

Questo non è un addio, ma solo un disclaimer, potrei aggiornare solo una volta al mese o essere più costante in caso fossi più libera di dedicarmi a questo svago.

Ormai dovrò lasciare la beatitudine della mia stanza e presto anche il confort dell'università, questo ha scatenato in me una domanda, che non sono sicura avrà una risposta.

Cosa voglio fare?
Le uniche risposte che sono riuscita a darmi sono ridicole.
Bho!
Non lo so!

Veramente non ne ho idea  e non credo di averne mai avuta, per quanto nella mia mente abbiano sempre circolato ipotesi, nulla era una scelta concreta, una voglia motivata a fare qualcosa, erano solo scelte belle e ambiziose o solo scelte probabili.

Non sono mai stata brava con le scelte e questo mi ha portato a farmi un'ulteriore domanda, molto inutile ma ben presente:

Perché dovrei voler saper fare qualcosa?

Non so fare nulla, per questo è molto ovvio che non voglia fare niente e non trovi nulla da poter fare, anche se questo non è una giustificazione.

Mentre parlo mi sta venendo il mal di testa, ho appena iniziato e il discorso sembra già molto confuso.

La mia mente è sempre attenta alle mie ansie e paranoie e credo abbia un meccanismo per cui, se percepisce del probabile disagio di qualcosa, partono una serie di domande esistenziali, dedite a farmi capire quanto la mia vita ed esistenza sia effimera e priva di significato.

Podcast || Kim SeokjinNơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ