•Capitolo 52•

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Quel Lunedì pomeriggio, Izuku si era finalmente liberato dai quei brutti pensieri mangia-teste (ho inventato io sto termine, lasciamo stare TvT)

Ma Katsuki non faceva altro che pensare, pensare e ripensare a quelle parole che aveva sputato il verdino con tono di resa e spento

Voleva mettere le cose apposto, ma in quel momento era come se si trovasse in un mare in tempesta, con le onde che muovevano quelle barca di idee che gli balenavano in testa

Se ogni volta aveva le idee chiare, il quel momento la sua testa era completamente vuota di idee

Katsuki non si mosse dal letto per un bel po' di ore, tanto che si scordò che si erano fatte le 8 di sera e non era andato nemmeno a dire che non aveva fame

Provava e provava a pensare di nuovo al verdino, ma niente, la sua mente in quel momento non collaborava. Voleva solo dormire

E fu così che decise di fare. Almeno avrebbe aggiustato le cose col passare del tempo

Chissà, magari il nerd si scorderà dell'accaduto fra qualche ora o giorno... sperando che possa avere una possibilità... ma... oh cazzo... e Camie dove la lascio?!

Bakugo si ritrovò col busto alzato e con gli occhi sgranati al solo pensiero della sua ragazza single

Anche se... quasi non gli importava, l'avrebbe anche lasciata per strada per com'era fatta

Aspetta! Che cazzo penso pure io!?

Si ritrovò infatti a pensare il biondo mettendosi le mani nei sui soffici ma spinosi capelli mentre si ritrovò a sfregarli come un forsennato

Perchè?...

Ancora una volta, si ritrova a vagare nella sua mente mentre pensa ad uno dei suoi primi baci con la ragazza dalle labbra carnose

B=«Wow... solo ora mi sono reso conto che dopo averla baciata, sputavo a terra e mi lavavo la lingua col dentifricio...»

Si ritrovò a dire quelle parole facendo spuntare un piccolo ghigno che prometteva una risata sotto i baffi

Eppure quel piccolo ghigno spari come per magia

Certo. Come poteva Bakugo Katsuki, sorridere per ogni cosa divertente? Non era da lui, lui è il tipico bullo che non fa che sbraitare in faccia a tutti e picchiare e tirare calci nel culo a tutti. Tutti quelli che si trovavano nella sua strada, dovevano inchinarsi a lui, temerlo, tenere le mani a posto. Insomma, di tutto e di più

Ma l'unica persona che poteva esserci nella sua strada senza inchinarsi, temerlo e senza tenere le mani a posto era proprio colui che si presentò finalmente nella sua mente bacata: Izuku

Bakugo si ritrovò a pensare quegli smeraldini grossi e lucenti più di un cristallo pregiato

Chissà qual'era il suo profumo...

Pensò ad un tratto il biondo. Solitamente, dalle ragazze che gli passavano affianco ne sentiva in tanti, tanto che non si ricordava per ognuna qual'era

Ancora pensieroso, il biondo si ricompose e si mise sotto le lenzuola leggere e profumate di detersivo dal profumo avvolgente di felce azzurra e pian piano si appisolò finendo nel mondo dei sogni
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Intanto anche Izuku era tornato nella sua stanza per dormire. Si mise il suo pigiama a tema All Might e dopo un lungo sbadiglio, si accoccolò in quel morbido materasso ad una piazza

Dopodicchè tirate su le lenzuola, si mise su un fianco e con le mani attaccate tra di loro e appoggiate sul cuscino, finì anche lui nel mondo dei sogni

[...]

I=«Huh?!»

Izuku aprì di scatto gli occhi ritrovandosi a terra ma col busto alzato

Si guarda intorno e ciò che nota è tutto nero, buio, e abbassando lo sguardo nota un pavimento d'acqua

I=«Ma... dove sono?»

Il verdino si alzò in piedi e iniziò a camminare in quel buio pesto senza neanche un briciolo di paura, anzi, tutt'altro... era curioso

Si girò su se stesso per poi continuare a camminare in quello spazio nero non trovando niente di strano ma neanche interessante

Ad un tratto tutto quel nero si tramutò in una stanza... una stanza che a Izuku gli era del tutto familiare

Led azzurri, balcone aperto, stanza buia e luna piena con sotto la grande città del Giappone: Tokyo

Quel momento era stato particolare ma magico. Lo voleva rivivere, sì, stavolta voleva vedere quella persona che l'aveva baciato

Almeno a quello avrebbe avuto una gioia

Izuku avanzò in quella stanza avvicinandosi al balcone come durante quella festa del primo giorno in quella scuola

Ad un tratto lo sentì. La porta si chiuse e i passi si facevano sempre più vicini

E sentì quella dolce ma allo stesso tempo forte presa al polso e venne girato quasi a fare una giravolta

Ed eccole. Quelle umide ma dolci labbra sfiorare e toccare le sue. Era il momento. Avrebbe visto il suo viso

Finalmente l'avrebbe scoperto. Alzò lo sguardo ma ciò che vide lo fece sobbalzare sul posto con gli occhi leggermente spalancati
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E' successo otaku... o forse... al prossimo capitolo. Ciau~










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