•Capitolo 50•

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B=«Ah?!»

Katsuki, a sentire quelle parole uscire dalle sue labbra, si sentì mancare. Sentiva il bisogno di esser chiamato 'Kacchan'. Ma perchè? Perchè quello stupido nomignolo che non aveva nessun valore?!

Izuku, infatti, notò qualcosa in lui, più precisamente, nei suoi rubini infuocati: un velo di tristezza

Nel mentre non si accorse che, ancora col broncio, si avvicinò e lo iniziò a guardare negli occhi con intensità, entrando in essi

I=«Ho detto... cosa vuoi, Bakugo

Disse scandendo le parole una a una, marchiando il suo cognome

B=«Cos'è? Ti sei già scocciato di chiamarmi 'KaCcHaN'?»

Ghignò il biondo per sfotterlo mentre l'altro cercò di trattenersi al tirargli un ceffone

I=«Sì, e con questo? Hai qualche problema a riguardo?»

Disse sorridendo il verdino e dandogli le spalle per andarsene

Stava per fare un passo. Un solo passo, che una forte mano gli afferrò il polso con delicatezza

B=«Deku, seriamente... perchè non mi chiami Kacchan?»

I=«Bakugo, lasciami»

B=«Se non mi chiami Kacchan, non ti lascio andare»

Izuku sentì le sue guance farsi sempre più calde, ma non voleva cascare nella trappola, non dopo quella sera scorsa

I=«E se tu non mi lasci e non la finisci di frignare pregandomi di chiamarti con quel nomignolo, allora io... io... f-finisce male!»

Non capiva perchè, ma quel lato che aveva il nerd gli piaceva da morire

Come poteva un ragazzo così dolce e carino rispondere a qualcuno che lo faceva arrabbiare in un certo tono di sfida?

Ad un tratto si perse in quei smeraldini che non smettevano mai di luccicare appena si immersero nel rosso dei suoi occhi

I loro sguardi si incatenarono facendo mescolare il rosso sangue col verde foglia

E' come se in quel momento i due stessero comunicando con le loro iridi. Si parlavano tra di loro, come se Katsuki gli diceva 'ti prego' e Izuku 'mi dispiace, non ci riesco'

B=«Si può sapere perchè mi stai cercando di ignorare?!»

Izuku non rispose. Ma questa per il biondo una chiara risposta. Facendo mente locale ricordò quella sera dove lo schiaffeggiò e sgranò gli occhi

Ecco perchè sta cercando di evitarmi... ma... perchè fa... male? Cazzo, non mi dire che mi sto innamorando di questo nerd?! Io sono etero, giusto... GIUSTO?! Cazzo, forse sono bisessua- AAAA EH MA CAZZO STI PENSIERI PER NIENTE. Però, vorrei rimediare in qualche modo. Sì, devo assolutamente ricordarmi di lui e capire meglio la situazione!

Dopo aver pensato ciò, Katsuki sentì ancora la stretta al polso del verdino e, sospirando, lasciò la presa al polso, ma prese le mani candide del verdino per poi stringerle in segno di affetto

Izuku rimase sorpreso a quel gesto affettuoso e improvviso. E con le guance arrossate e gli occhi fissi nei suoi, nota le sue labbra aprirsi per poi sentire quelle parole:

B=«Non sono riuscito a scusarmi con te ieri sera. Non era mia intenzione schiaffeggiarti, ma quel bacio... è stato... del tutto inaspettato»

I=«...Tutto qui? Era questo quello che dovevi dirmi? Davvero non hai capito perchè ti ho baciato?!»

B=«Oi oi oi, se non ti avventavi come una piovra sulla mia bocca, almeno potevo capire le tue intenzioni»

I=«Io?! Una piovra?! Bakugo, io ti baciato perchè volevo farti capire quanto ti amo!»

B=«Davvero? O la tua vera intenzione era quella di farmi tornare la stra cazzo di memoria con un'inutile bacio?!»

Izuku a quelle parole si bloccò. In effetti era vero. La sera scorsa che era nella sua stanza, aveva preso spunto da un sito che diceva 'come far ritornare la memoria al proprio partner'. Aveva letto che per far tornare la memoria al partner, doveva baciarlo sulle labbra con amore. Ma sapere che aveva fallito nel suo intento, lo faceva sentire uno schifo, una totale merda. Lui si sentiva una merda

B=«Deku... Oi Deku!»

Bakugo lo prese per le spalle e lo cominciò a scuotere. Il verdino si riprese, ma abbassò lo sguardo fissandolo sulle sue scarpe rosse

B=«Oi, guardami.... Deku cazzo, ho detto di guardarmi»

Il ragazzo lentigginoso sentì gli occhi pizzicare, e non facendocela più, alzò lo sguardo e ormai frustrato, gli rispose:

I=«D'accordo! Ho capito, non mi amavi, non mi ami e non mi amerai mai. Io ci ho provato... ci ho provato! Eppure non ci sono riuscito! Ho provato a spiegarti chi sono, che rapporto abbiamo avuto, e non ce l'ho fatta. Ho provarti a darti amore, affetto, gentilezza e non ci sono riuscito. Ora ho provato a baciarti cercando di trasmetterti tutto il mio amore cercando di esser ricambiato, ma nemmeno in quello sono riuscito! Ormai si è capito, io non ti piaccio, ma tu mi piaci, tu non mi ami, ma i-io... io ti amo... Se non fosse stato per quell'incidente nel covo dei villain, non sarebbe successo tutto questo casino! Dovevo essere io al posto tuo! Ma non sono nemmeno riuscito a difendere la persona che amo! Almeno tu in questo momento saresti stato bene, e io... IO, IO DOVEVO MERITARMI QUEL DANNATO COLPO ALLA TEMPIA, IO DOVEVO ESSERE IN QUEL LETTO D'OSPEDALE PER QUEI DANNATI 5 MESI! IO... io dovevo perdere la memoria quella volta... ma io so, io lo so che se fosse successo il contrario, anche tu saresti qui a dirmi queste parole... ormai ti conosco Kacchan... e sono felice di essermi innamorato di te, perchè una persona come te è difficile da trovare in questo mondo. Ad ogni modo, quello che dovevo dire l'ho detto, certo, continuerai a guardarmi con occhi diversi, quelli con cui mi hai iniziato a guardare da quel giorno all'ospedale, ma va bene così. Forse era così che doveva andare. Perciò... spero che trovarai una persona che ti potrà amare come non sono mai riuscito a fare io, addio, mio primo e unico grande amore»

Inutile dire che il biondo era rimasto esterrefatto a quelle parole. Da lì capì quanto Izuku stava provando a riprendersi il suo amato. Capì quanto Izuku stava lottando, quanto stava soffrendo a causa sua, ma soprattutto, quanto abbia continuato ad amarlo per quel lasso di tempo. Non c'era nessun'altro ragazzo nel suo cuore, quel posto era riservato solo a lui

Dopo quelle parole, il verdino si girò e si incamminò in quella lunga strada che portava ai dormitori

Non ce la faceva, doveva fermarlo. Voleva assolutamente sapere di più di lui, voleva anche lui risolvere la questione

In meno di due secondi, si ritrova a richiamarlo e corrergli dietro mentre lui, con occhi lacrimanti, si avviò a passo svelto verso i dormitori

B=«Deku!»

I=«...CHE C'E'?!»

Katsuki, ancora una volta, lo afferrò per il polso e girandolo, disse:

B=«Mi hanno detto i nostri compagni che dovevo sapere di più su di noi. E io non mi tiro di certo indietro, perciò... ricominciamo da zero»

I=«...Ah... è così? Però dovevi essere tu a pensarci, non loro per te. E allora avrei accettato»

Detto ciò, si girò per l'ennesima volta e se ne andò sconfitto da quella giornata

Stavolta Bakugo rimase lì, a guardarlo sparire fino a diventare un puntino nero. Lo lasciò tornare nella sua stanza dove sarebbe iniziata un'altra serie di pianti isterici
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Capitolo più lungo, felici? Spero di sì :). Ciau~





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