Capitolo 5

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"Jeno, porta la ragazza da Doyoung. Mark e Jaemin: nel mio ufficio. Ora." 

Quando i ragazzi arrivarono, Taeyong era in cima alle scale ad aspettarli. Li stava fissando con uno sguardo cupo, poi si voltò e andò via.

Jeno prese velocemente Mirae dalle braccia di Jaemin e si precipitò nell'ufficio di Doyoung insieme al resto dei dreamies. Mark salì silenziosamente le scale fino all'ufficio di Taeyong, seguito a breve distanza da Jaemin. 

Aprirono con cautela la porta e videro Taeyong seduto dietro la sua scrivania e ai suoi lati Jaehyun e Johnny. 

"Accomodatevi." 

Mark entrò nell'ufficio, senza neanche degnare di uno sguardo Jaemin, che lo seguì impaurito e si mise a sedere.

"Vi dispiace spiegarmi perché avete chiesto di abbandonare la missione? O ancora meglio, perché avete portato una ragazza qualunque nel nostro quartier generale?" Taeyong disse pacatamente, ma era possibile intravedere la rabbia nei suoi occhi. 

"Chiedi a Jaemin. Non è stata una mia idea." Mark disse chiaramente frustrato, alzando gli occhi al cielo, altrettanto furioso riguardo l'intera situazione. 

"È la nostra migliore amica..." Jaemin deglutì quando i tre ragazzi gli rivolsero i loro sguardi feroci. "L-la conosco da ancor prima che mi unissi agli NCT. È amica di tutti i dreamies, tranne Mark."

"Ancora non hai risposto alla mia domanda." Taeyong strinse gli occhi. 

"Mi-mi ha chiamato, dicendo che era stata aggredita e aveva bisogno d'aiuto. D-dovevo andare ad aiutarla." 

"Chi l'ha aggredita?" 

"Alcuni membri della gang di Byungchul. Minsoo era lì." Mark saltò nella conversazione e Taeyong annuì lentamente di fronte alle parole del più giovane. 

"Capisco... ma non potevate accompagnarla a casa? Perché avete dovuto comprometterci per una vostra amica?" 

"Era ferita. Era ricoperta di tagli ed è svenuta a causa delle lesioni. Non potevo lasciarla per strada senza curarla." 

"Perché non accompagnarla a casa allora?" Jaehyun parlò, guardando il più giovane con un'espressione confusa. "Se siete amici da così tanto tempo, di certo saprai dove abita. Se ne sarebbe potuta occupare la sua coinquilina o la sua famiglia, vi è capitato di inventare bugie peggiori." 

Jaemin rimase in silenzio, non guardò il ragazzo, decise di concentrarsi su Taeyong, rivolgendogli uno sguardo implorante. Jaemin sapeva che non avrebbe dovuto portarla al quartier generale, ma non avrebbe mai potuto lasciarla con Woobin. Nonostante la sua razionale motivazione, non voleva condividere la vita privata di Mirae. Taeyong notò l'esitazione di Jaemin e decise di non approfondire la questione, perciò fece un cenno con la mano e respinse la domanda di Jaehyun. 

"Non importa. Ormai è qui e dobbiamo occuparci delle conseguenze. Quello che voglio sapere è perché Minsoo le stava dando la caccia. Può facilmente ottenere tutte le belle ragazze che vuole dal mercato nero, perché prenderla nel bel mezzo della strada con la sua gang? Perché rischiare di essere visto da qualcuno?"

Taeyong continuò a guardare avanti e indietro tra i due ragazzi e Jaemin iniziò a cambiare ripetutamente posizione con un certo disagio. Mark alzò lo sguardo dalla scrivania e si girò verso il più giovane, fissandolo in attesa di una risposta.

"È... è una testimone." La stanza tacque e Taeyong strinse gli occhi. 

"Una testimone di cosa?" Il leader disse con un grugnito sommesso, immaginandosi la risposta. 

"Ci ha visti venerdì al negozio."

"Vuoi dire... che sa di voi?" Jaemin annuì e lo sguardo intimidatorio di Taeyong lo costrinse a guardare per terra. 

Limitless || Mark LeeWhere stories live. Discover now