49. Libertà e amore

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Martina

«Ehi Marti» mi saluta Leo al principio del tavolo di noi Serpeverde.

«Ciao Leo» lo saluto, sorridendogli.

«Come va?» chiediamo a vicenda, nello stesso momento.

Inizio a ridere e lui fa lo stesso.

«Potrebbe andare meglio, ma mi accontento» risponde, e lo guardo lanciare un'occhiata alla fine del nostro tavolo, dove Anna ed Elleri stanno chiacchierando.

«Anna?» chiedo sottovoce.

«E' triste per il fatto dei suoi genitori.»

«Capisco» faccio una smorfia triste e guardo Anna.

Non deve essere facile.

Draco mi aveva accennato il fatto che si stanno separando e lei è molto giù di corda.

«Puoi farcela con lei, Leo» lo rassicuro, «Ne varrà la pena, l'attesa ne vale sempre la pena»

«Grazie Marti» sfodera un sorriso, e fa per abbracciarmi.

E' bello sapere di avere qualche amico a parte Ron, Harry, Fred e George.

Quando ci salutiamo, la Sala Grande è ancora più gremita.

Faccio un passo indietro per evitare di calpestare una carta per terra, ma sbatto contro qualcuno.

«Attenta» ringhia gelidamente, mentre io cerco di borbottare un «Scusa»

Non appena mi volto, vedo che è l'ultima persona con cui vorrei parlare in questo momento.

«Malfoy» pronuncio, distaccata.

«Lynch» risponde altrettanto distaccato, «Dovresti stare più attenta»

Tutti gli studenti e i professori sono seduti ai loro tavoli, e riesco a sentire un leggero brusio.

«A me sembra che quello che dovrebbe fare attenzione sia tu.»

Non mi metterò a piangere solo perché mi manca vedere il mio riflesso nei suoi occhi azzurri.

«Chi è che mi ha urtato?» chiede retoricamente, senza accennare alcuna emozione.

Sospiro per mantenere la calma, promettendomi di non urlare.

Lui sbuffa e si volta, dirigendosi al suo posto.

«E' questo quello che sai fare» sussurro, incrociando le braccia al petto.

Lui sembra accorgersene, tanto che si gira verso di me lentamente.

«Cosa?» inizia ad alzare il tono di voce.

«Cosa?!» scoppio in una risata isterica, «E' questo quello che sai fare, scappi. Scappi sempre»

«Io non scappo, Lynch» scandisce le parole, quasi ad esserne convinto.

Sa meglio di me che è così.

«Scappi sempre da tutto e da tutti!» infuoco, «Non sai affrontare le situazioni, Malfoy»

Il brusio si dissolve, sento tutti gli occhi puntati su di me.

Si avvicina e ci troviamo di fronte, a qualche metro, a guardarci negli occhi.

Grigio e Verde.

«Non-dire-cazzate, Lynch.»

Sento sollevarsi un "ohh" di sorpresa dal tavolo dei Tassorosso.

«Lasciami vivere la mia vita senza-di-te» dichiaro mentre lui sta per girarsi un'altra volta.

«Lasciarti vivere la tua vita? Cazzo, stai dicendo sul serio?!» grida.

Pages of Lifetime Memories 2; d. malfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora