CAPITOLO 30

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ISABELLE

Avete presente quando ci sono quei giorni in cui senti che potresti reggere persino il mondo intero e invece altri in cui scollarsi dal letto sembra più stancante di una maratona, ecco oggi per me è da classificare nella seconda categoria, ho i muscoli a terra e tutti indolenziti dopo la giornata di ieri in cui non mi sono fermata un attimo; ieri ho dovuto portare il progetto finito a Smith a cui è piaciuto moltissimo e quindi abbiamo potuto avviare i lavori di costruzione, per finirlo ci vorrà forse un anno per costruire l'intero edificio ma Smith ci ha già dato un'altra metà dei soldi per il lavoro, l'ultima parte c'è la darà a lavoro finito e non possiamo che dargli ragione, è giusto così. Poi ho dovuto aiutare Travis a scegliere i fiori per Martina, abbiamo passato due ore da un fioraio perchè non sapeva che fiore scegliere, le primule, oppure i papaveri, alla fine ha scelto le rose rosse e l'abbiamo perso un'altra mezz'ora perchè era indeciso sè fare un mazzo da cinquanta o settanta rose, quel ragazzo è un eterno indeciso e non nascondo che dopo due ore in mezzo ai fiori ero quasi tentata di soffocarlo in un vaso. Successivamente la notte ho avuto il turno da Frank, il quale, prima di iniziare la serata, mi ha presa da parte per sapere come mai Will non si presenta più e a quel punto mi sono dovuta inventare una scusa dicendogli che è tornato alla sua città e che non tornerà più, il vecchio si è infuriato poichè il biondino avrebbe dovuto prima avvertire come sarebbe stato giusto ma alla fine era anche sollevato dal fatto che William se ne fosse andato, non lo sopportava.

Ora sono le sei del pomeriggio e il cielo sta iniziando a scurirsi, ho lavorato per tutto il giorno su documenti da archiviare e fatture per essere sicura che entrate e uscite mensili continuassero ad andare alla grande e come al solito è stato così, l'ADM è davvero una bomba.

Spengo il computer e raccatto tutti i fogli per poi infilarli nella borsa, sono distrutta e per quanto io ami i tacchi in questo momento mi stanno distruggendo i piedi, prima di andarmene però prendo la pila di documenti e li porto al grande capo in modo tale che li possa controllare prima di finire la giornata e, senza ormai nemmeno più bussare, entro trovandolo come sempre intento a scrivere qualcosa al computer, una penna ogni tanto no capo? Guardare uno schermo per ore tutti i giorni fa male ad un certo punto.

<<Qui ci sono tutti i documenti, io per oggi stacco.>> Annuisce senza nemmeno guardarmi con la coda dell'occhio, non so perchè ma questo suo comportamento schivo mi irrita così, senza troppi magisteri gli chiudo il computer davanti agli occhi. <<Non ho tempo per le tue stronzate Belle, sto lavorando.>>

Mormora irritato con il suo solito fare da sgarbato, è odioso quando fa così e mi sta sulle palle, sbuffo infastidita per questo suo umore altalenante, è insopportabile quando fa così ed io non rieSco a reggere tutti i suoi sbalzi d' umore, prima è tranquillo, non dico allegro perchè non è mai allegro uno come lui, e dopo è incazzato nero con il mondo intero. <<Esatto lavori sempre, dovresti staccare un po'.>> Sono sempre stata della filosofia che la vita è una e va vissuta a pieno, bisogna divertirsi e gioire sempre perchè anche sè molte volte il destino ci butta a terra, siamo più forti cazzo, noi possiamo tutto e in mezzo a quel "tutto" c'è anche la possibilità di rialzarci da una caduta, dobbiamo sorridere anche quando tutto si sgretola diventando un cumulo di cenere, dobbiamo gioire anche quando la vita stessa ci volta le spalle e sè a dirlo è una come me, che nella vita di momenti di gioia ne ha vissuti davvero pochi ma che continua a sorridere, allora possono farlo tutti. <<Mi sono rilassato ieri, oggi devo lavorare.>> Dio mio quanto è pesante, non è possibile che sia così attaccato al lavoro, è sera e lui continua in imperterrito a voler lavorare quando potrebbe benissimo andarsene per primo essendo il capo di tutta la baracca, eppure no, è testardo come un mulo.

Sick attraction 1Where stories live. Discover now