CAPITOLO 26

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ISABELLE

Sfilo il casco e scendo dalla moto, sono a pezzi ma ho comunque deciso di venire a lavoro, non posso far sgretolare la mia carriera insieme a me e non sarà per colpa della mia testa del cavolo che perderò il lavoro; la testa mi scoppia, le immagini di ieri sera mi fluttuano tra i pensieri e mi sento impazzire, ogni volta che ci penso sento un senso di nausea tremendo ma non riesco a eliminare gli spezzoni di quel film orrendo.

La schiena e lo zigomo destro mi fanno un male cane, sono riuscita in qualche modo a coprire il segno violaceo che mi colora il volto e il gonfiore fortunatamente non si vede molto, non voglio che nessuno lo veda, che nessuno sappia, che nessuno provi pena per me.

Faccio un respiro profondo e salgo in ascensore cercando di calmarmi, ho bisogno di quiete quindi cercherò di evitare i Miller, ho i nervi a fior di pelle e non reggerei domande su domande, quando arrivo all'ultimo piano mi disegno in volto un sorriso che spero sembri vero perchè ho già deluso i miei genitori, ma non voglio distruggere anche l'unico promessa che gli feci.

Sorridere sempre.

Attraverso l'atrio e mi rifugio subito nel mio ufficio riuscendo a non incontrare nessuno, poggio la borsa e mi lascio cadere sfiancata sulla sedia quando una scossa alla schiena mi fa sussultare dal dolore, devo stare più attenta, già venendo qui in moto non sono nemmeno riuscita a godermi il viaggio per via di queste fitte lancinanti. Accendo il computer e mi metto a lavoro controllando l'agenda degli impegni per poi scorrere le nuove email della giornata, incappando in quella di Smith la apro leggendone il contenuto ovvero, ha richiesto una riunione per oggi, che culo! Proprio oggi, non posso rinviarla senza prima consultare i Miller quindi l'accetto fissandole per le due del pomeriggio e mi metto a lavorare sulle richieste del cliente per il ristorante.

Dopo due ore sento l'inesorabile bisogno di un cappuccino, stamattina non ho fatto nemmeno colazione e sto crollando dal sonno quindi devo darmi una svegliata, sè dovessi incontrare Miller gli risponderò con la mia solita gentilezza di farsi i cazzi suoi, non si offenderà per così poco. Non è nella sua indole.

Mi avvio alla macchinetta del caffè e mi accendo una sigaretta mentre attendo che il mio cappuccino sia pronto, ho i nervi a fior di pelle dar nervoso e la testa che mi scoppia, non vedo l'ora che anche questa giornata si concluda perchè non mi sopporto da sola, ma ecco che a quanto pare le mie preghiere non servono ad un emerito cavolo. <<Ho richiesto i documenti sul progetto un'ora fa, perchè non me li hai portati?>> Noto con molta allegria che non sono l'unica ad avere le palle girate, non gli rispondo nemmeno facendo un tiro dalla sigaretta e continuando a scorrere Instagram sul cellulare, cosa che lo fa innervosire ancora di più. <<Belle, ti sto parlando.>> Asserisce categorico con il suo solito tono arrogante.

<<Dopo te li porto.>> Rispondo distratta spegnendo la sigaretta finita nel posacenere, quando non sento più la sua voce spero vivamente che sè ne sia andato ma dopo un po' qualcuno mi afferra per il mento alzandomi il viso, a quel contatto mi irrigidisco e indietreggio, non perchè lui mi spaventi ma è come sè fosse stato un gesto istintivo, non riesco più a sopportare mani addosso. <<Che hai?>> Chiede stavolta confuso, sento il respiro mozzarsi in gola e i battiti calare, boccheggio appoggiandomi ad un mobile fermandolo con un cenno della mano quando fa per avvicinarsi, ansante mi poggio una mano sul petto, sento la testa girare e la vista appannarsi, non riesco a respirare fino a quando non vedo più nulla.

Una fitta forte alla schiena mi fa schiudere gli occhi appannati, due sagome nere mi si palesano davanti ma non riesco a metterle bene a fuoco, cerco di muovermi ma il dolore me lo rende difficile così mi limito a sbattere gli occhi più volte riuscendo finalmente a vederci qualcosa, quando le due figure diventano più nitide riconosco i due cugini Miller e per poco non vorrei scomparire dalla faccia della Terra.

Sick attraction 1Where stories live. Discover now