CAPITOLO 11

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ISABELLE

Alla fine tra alti e bassi il gala di due settimane fa si è concluso verso le due di notte, inutile dire che è stata una vera e propria tortura anche se la parte del discorso è stata molto commovente, le parole del signor Adam insieme a David e l'abbraccio finale tra Trav e Miller devo ammettere che è stato un gesto che non mi sai mai aspettato; quei due sono praticamente cresciuti insieme e quando si sono abbracciati dandosi qualche pacca sulla schiena con il sottofondo degli applausi, potrei giurare di aver visto il moro sorridere leggermente, anche se poi si è richiuso nel suo guscio.

A proposito di lui, dopo...quello che è successo, non ci siamo più rivolti parola, anzi io ho chiacchierato con sua madre e sua zia del più e del meno e devo ammettere che sono veramente due donne a modo e garbate, sono di una dolcezza unica, come possa essere uscito uno come Miller da quell'angelo di sua madre, ancora mi è sconosciuto.

Poi ho ballato con il signor Adam, per poco non diventavo un pomodoro quando prima di scendere dal palco ha richiesto al pianista di suonare un lento, e, ancora con il microfono alla mano, mi ha proposto platealmente di ballarlo insieme a lui; ero dello stesso colore del tappeto all'entrata, così cercando aiuto nella signora Elisabeth mi sono voltata verso di lei, quando invece che aiutarmi mi incitava ad accettare e alla fine così ho fatto. L'ansia che ho provato inizialmente penso di non averla mai provata in tutta la mia vita, avevamo gli occhi di tutti puntati addosso ed io avevo una paura matta di schiacciare un piede al signor Adam, poi però fortunatamente mi sono sciolta e lui ha condotto il tutto; sono veramente delle persone fantastiche, mi hanno accolta come fossi della famiglia quando invece era la prima volta che mi incontravano ed io già li adoro.

Ad ogni modo in questo momento sono ancora in un ufficio, oggi è stata una giornata sfiancante tra procedure e riunioni da condurre a nome di Miller, che, al posto di essere presente con me, si è chiuso nel suo ufficio a lavorare da solo, lurido stronzo!

Posso almeno dire però di sentirmi finalmente soddisfatta, oggi ho contattato l'impresa edile e i lavori di costruzione del hotel sono già iniziati, Edward ha persino insistito per pagare il tutto già da ora dicendo che si fida ciecamente della nostre impresa, che è più che certo che sarebbe venuto un capolavoro e che quindi ci teneva a pagarci subito. Contento lui contenti tutti no?


Chiudo il computer sospirando stanca, mi bruciano gli occhi per tutto il tempo che ci ho passato sopra, ma poter archiviare l'appalto è stato proprio soddisfacente, quindi n'è valsa la pena; mi alzo iniziando a rimettere via la roba nella borsa per andarmene a casa, sono distrutta, non vedo l'ora di potermi buttare sul divano con le altre per scolarci lattine e lattine di bibite prese a caso, stasera non ho il turbo in discoteca fortunatamente, anche perchè se no non ci sarei riuscita ad andare, ho completamente il cervello in pappa.

Sobbalzo spaventata quando la porta del mio ufficio si apre di scatto e il rosso entra praticamente correndo, sorride come fosse un bambino mentre mi prende una mano facendomi fare una piroetta, siamo sicuri che non si faccia di qualche strana sostanza ogni tanto? <<Posso sapere a cosa devo tutta questa allegria?>> Ridacchio mentre lo vedo saltellare come un bambino la mattina di Natale, certe volte dubito che Travis sia cresciuto ma alla fine è sempre bello rimanere un po' bambini. <<Prepara le valigie amica mia!>>

Esordisce spupazzandomi come fossi un pupazzetto ed io lo guardo con gli occhi sgranati, valigie?
Mi stanno licenziando? <<E perchè?>> Credevo stesse andando tutto alla grande perchè ora vogliono licenziarmi? O magari vogliono trasferirmi in qualche altra sede dell'ADM, ma il motivo? Giuro che se è per colpa di Miller non arriverà a domani il moretto. <<Ogni due settimane la famiglia Miller si ritira nella baita in montagna di mio padre, ci passiamo sempre pressappoco una settimana e prima mi hanno chiamato i miei dicendo che sei obbligata a venire o si offenderanno.>> COSA?! I proprietari dell'impresa più famosa dello stato mi hanno invitata nella loro baita in montagna per trascorrere con loro una settimana?! Non so se scoppiare e iniziare a gridare di gioia o scoppiare in lacrime perchè non merito tutto ciò, e sè sbagliassi qualcosa? E sè gli facessi fare una figura orrenda con la mia presenza? <<Ma Trav io->> Non faccio in tempo a dire nulla che il rosso sta già correndo fuori dal mio ufficio quando sulla porta però si blocca voltandosi di scatto. <<Ah, vi passiamo a prendere domani mattina verso le sei.>> VI? Plurale? <<Io e chi scusa?>>
Anche se è a qualche metro da me riesco a vedere che è leggermente arrossito e basta poco per intuire tutto.

Sick attraction 1Where stories live. Discover now