41

973 51 4
                                    

È passata esattamente una settimana da quel momento, va sempre peggio. Sono sempre stanca, mangio sempre di meno e mi alleno sempre di più.

Dopo tre ore di lezione rientro in sala relax dove la maggior parte dei miei compagni stanno mangiando. Chiudo la porta e mi trascino verso le scalinate per appoggiare la mia borsa.

Mi siedo affianco a Christian lasciandogli un bacio sulla guancia.
"Tieni Sò", mi dice Luigi avvicinandomi il piatto con il pranzo. Mangio qualcosa ma non tanto, e dopo poco mi ritiro in bagno chiudendo la porta.

Sento bussare sulla porta, mi asciugo le lacrime che si erano formate per lo sforzo.

"Amore tutto bene, stai male?", mi chiede Christian dolcemente.
Mi dimentico di non aver chiuso la porta a chiave e la vedo aprirsi.

"Stai mal", Christian si blocca nel vedermi in quelle condizioni.

"Che è successo?",mi chiede inginocchiandosi davanti a me.

"Niente, sto bene"
"Sole lo so che non stai bene, dimmi che succede"
"I-io non so come uscirne Chri".
"A casa ti riferisci? Non sto capendo Sole".
"I-io stavo cercando di dimagrire, ma la situazione mi è sfuggita di mano", dico iniziando a singhiozzare .

Lui rimane bloccato davanti a me continuando a guardarmi.
"Vieni qui", si limita a dire mentre mi avvolge in un abbraccio.

"Ho paura Chri, non so cosa mi sta succedendo"
"Shh andrà tutto bene, io sono qui e ti aiuterò"

Sento le sue mani accarezzarmi i capelli, stringo forte il lembo della sua felpa, respirando quel suo profumo che mi fa sentire a

"Devo andare a lezione", dico asciugandomi la faccia, vedo poi Christian tirarsi su dal pavimento e mi aiuta a fare lo stesso.

"Ti accompagno in sala"

"Non c'è ne bisogno"

"Invece si", dice lasciandomi un bacio sulla punta del naso.

"Ciao Solee, oggi hai L'accompagnatore?",mi chiede Simone una volta entrata in sala.
"Oggi si", rispondo appoggiando la mia borsa sul pavimento e voltandomi verso di Christian.
"Io vado ci vediamo", annuisco sorridendo e lo vedo uscire lasciandomi da sola con il professionista.

Iniziamo a provare, tutte le coreografie che porterò in puntata.
"Sole dove sei con la testa?", mi dice Simone.
"Scusa Simo è che sono distratta in questi giorni".
"È successo qualcosa?"
"Si ma ancora non me la sento di dirlo ad alta voce, c'è devo ancora capire come affrontarlo".
"Come preferisci qualsiasi cosa non esitare a parlarci".
"Continuiamo a provare", propongo nonostante il mio corpo mi chieda pietà.

Continuiamo per altre due ore a lavorare e poco dopo mi congeda facendomi tornare in casetta.

Mi trascino dentro con le ultime forze che ho, mi tolgo la giacca e mi appoggio con le mani sul bancone della cucina, sento a malapena Dario che mi parla. Inizio a vedere tutto sfuocato e piano mi accascio a terra, vedo tante persone davanti a me e mi sale il panico. Sento un forte dolore alla pancia e istintivamente mi porto una mano su di essa. I miei occhi si riempiono di lacrime e inizio a tremare come una foglia.

"Sole, Sole", mi sento chiamare è Christian inginocchiato davanti a me. Mi prende le mani, e mi guarda preoccupato.
"N-non r-riesco a respirar-e mi f-fa male la p-pancia",dico singhiozzando.

"Amore fai dei respiri profondi", faccio come mi dice e cerco di fare dei respiri profondi.
"Bravissima, continua così", dice continuando a stringermi la mano, mentre con l'altra mu sposta una ciocca di capelli da davanti il viso.

Piano piano il mio respiro inizia a regolarizzarsi, ma la fitta allo stomaco persiste.
"M-mi fa male"
"Mangia qualcosa, aspetta", dice prima di alzarsi dal pavimento per poi tornare vicino a me con un pacco di biscotti.
Ne prende uno e lo avvicina alla mia bocca, do un morso e mastico lentamente.
"Va meglio?", mi chiede Christian dopo aver chiuso il pacco di biscotti. Annuisco e con la mano cerco la sua, la trovo e la stringo forte.

Mi avvicino a lui appoggiando la testa sul suo petto, sentendo le sue braccia circondarmi.

"Vieni andiamo a letto?", mi dice tirandosi su.
"C'è l'ha fai a stare in piedi?", mi chiede ed io annuisco. Ho gli occhi di tutti addosso, non me ne frega e vado con Christian a letto. Mi infilo sotto le coperte e mi giro per cercare Christian.

"Ti stendi qui vicino a me?", gli chiedo, lo vedo accennare un sorriso per poi vederlo stendersi affianco a me facendomi appoggiare la testa sul suo petto.

"Ti senti un pò meglio?"
"Si, non so cosa mi preso."
"Hai digiunato tutta la giornata in più hai lavorato senza fermarti un secondo, hai avuto delle fitte addominali e ti è preso il panico."
"Grazie per avermi aiutata"
"Non devi dirmi grazie, Sole mettitelo in testa io e te siamo una squadra, se tu sei in difficoltà io sono qui per sostenerti".

"Anche se mi sento in colpa", lo sento dire.
"Perché?"
"Stavi male oggi, non ti avrei dovuto a portare a lezione."
"Non è colpa tua, ti prego non colpevolizzarti"

Alzo leggermente la testa per incontrare il suo sguardo dolce, mi avvicino e lascio un bacio all'angolo della bocca e poi uno su di essa.

𝒉𝒂𝒊 𝒔𝒕𝒓𝒂𝒗𝒐𝒍𝒕𝒐 𝒕𝒖𝒕𝒕𝒐Where stories live. Discover now