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 SOLE'S POV
Il giorno dopo il dolore va meglio ma l'umore un pò di meno. Non mi scende il fatto che per una settimana o forse due non potrà fare lezione perché come una scema sono scivolata. Mi alzo a mo di zombie, prendendo le stampelle che mi hanno dato per non mettere troppo carico sulla caviglia e mi trascino in cucina. Lì ci sono quasi tutti i miei compagni che si preparano per andare a lezione. Mi si avvicina Luca, che mi da un abbraccio e un bacio sulla guancia.
L: come ti senti oggi?- mi dice sorridendo.
S: va un pò meglio dai- gli dico accendere un leggero sorriso, mi scompiglia un pò i capelli e si mette a ridere con Albe che aveva fatto una battuta. In quel momento entra in cucina, Christian.
C: potete abbassare la voce Sole sta dormendo...-dice cercando di far stare zitti tutti, ma al contrario si mettono a ridere.
S: sono sveglia amore.-dico ridendo leggermente e andando verso di lui.
C: non dovresti essere a letto a riposare?-dice un pò preoccupato.
S: sto bene Chri, c'è la faccio a stare in piedi.
C: non sforzarti troppo ti prego...- nel mentre mi ha stretto a se lasciando tanti baci sulla guancia.
Gli sorrido e lo saluto mentre esce dalla porta per andare a lezione.
Passo le prime due ore a non fare niente, però poi decido di cucinare qualcosa di buono per tutti, che sicuramente torneranno a casa stra affamati. Arrivo in cucina e inizio a pregare le lasagne, alla fine le faccio per tutti ma in particolare per Christian, quello è il suo piatto preferito. Dopo aver infornato le lasagne, mi metto a preparare il tiramisù perché un pò di dolce ci sta sempre bene. Finisco di cucinare e allo stesso tempo iniziano a tornare i miei compagni.
D: che profumo- dice Dario entrando in cucina.
Arriva Sere che urla a tutti che avevo fatto le lasagne. Potete immaginare la felicità di tutti. Christian si avvicina a me, mentre stavo porzionando la lasagna e mi abbraccia da dietro.
C: non dovevi riposare?
S: ho riposato, giuro.
C: farò finta di crederci, ma ti ringrazio per aver preparato qualcosa di decente per pranzo.
Mi da un bacio e ci sediamo tutti a tavola.
Nel pomeriggio rimango da sola dato che sono tutti a lezione e non faccio praticamente nulla. Dopo qualche ora sento aprire la porta della mia camera, e vedo entrare Simone. Si siede sul mio letto.
Si: come ti senti?- dice indicando la caviglia.
So: un pò meglio sono solo tanto annoiata.
Si:adesso ci sono io a farti compagnia.- dice ridendo facendomi sorridere.
Mi inizia a parlare delle difficoltà che sta riscontrando in questi giorni.
So: mi dispiace che non riescano a capirti.- dico mettendogli una mano sulla spalla.
Si: menomale che ci sei tu a confortarmi- dice il riccio mettendo una mano sulla mia gamba.- gli sorrido e continuiamo a parlare. Sento la porta aprirsi ed entra Christian che rimane lì impalato a guardarci, posando il suo sguardo principalmente sulla mano di Simone che si trova ancora sulla mia gamba.
Si: io vado, ci vediamo dopo.- annuisco, lui si alza e prima di andarsene mi lascia un bacio sulla guancia. Penso lo abbia fatto apposta per fare un torto a Christian, che era rimasto in piedi in silenzio.

CHRISTIAN POV'S
Sono tornato in cassetta e la prima cosa che faccio è dirigermi in camera di Sole per vedere come sta. Entro e trovo Simone seduto sul  letto con la sua mano sulla gamba della mia ragazza. Vedendomi saluta Sole e l'ultima cosa che fa è lasciarle un bacio sulla guancia. Questo mi fa infuriare ancor di più, con che faccia tosta lo fa, la mano sulla gamba adesso il bacio, ci sta palesemente parlando. Si alza ed esce dalla camera. Guardo Sole un'ultima volta ed esco anch'io dalla camera andando dietro di lui.
S: Christian!- Sento Sole dire urlando,  ma non mi fermo gli devo dire qualcosa.
C: Simone-dico quasi urlando entrando nella sua camera. Si gira e mi guarda, con lui ci sono Alex, Luigi   e Luca.
Si: che c'è?- ha pure la faccia tosta di rispondermi in quel modo.
C: se ti vedo ancora così appiccicato a lei, sono casini-dico cercando di mantenere un tono calmo. Lui si alza dal letto e mi si avvicina.
Si: io faccio quello che voglio.-dice con tono di sfida.
C: farai quello che vuoi, ma non con lei.-
Si: io ho capito il tuo problema-dice ridendo leggermente.
C: e quale sarebbe scusa?
Si: Sole è troppo per te, sei così insicuro perché hai paura che lei prima o poi si rende conto che può avere di meglio.- in quel momento entra Sole in camera.
C: tu che cazzo ne sai- dico quasi urlando e iniziandolo a spintonare, lui reagisce e i nostri compagni cercano di separarci.
Sole: basta Christian basta- dice mettendosi in mezzo. Mi fermo solo perché c'è lei di mezzo e non voglio che si faccia male.
Guardo un'ultima volta Sole ed esco dalla camera. Passo davanti alla mia camera andando nel giardino posteriore, e Mattia cerca di fermarmi.
M: che succede Chri?-dice preoccupato, mi fermo due secondi.
C: lascia stare.-dico continuando a camminare e non lasciando al mio amico di rispondere, esco fuori nel giardino e mi siedo sulla panchina mettendomi le mani sulla faccia. Dopo qualche minuto vedo uscire Sole e sedersi affianco a me. Non dice niente ma semplicemente inizia ad accarezzarmi la schiena, anche senza dirmi niente riesce a calmarmi.
S: mi vuoi dire che ti è preso?- dice con un tono basso.
C: se quello continua a fare il casca morto con te io lo gonfio.- dico diretto.
S: che ti ha detto per farti infuriare così?
C: Mi da fastidio vederlo così appiccicato a te, poi ha detto che io sono insicuro perché ho paura che tu possa renderti conto che puoi avere di meglio, quello che mi da fastidio è che ha ragione...-dico abbassando lo sguardo verso il pavimento.
S: Come puoi pensare una cosa simile-dice sorpresa e obbligandomi a guardarla negli occhi.
C: guardati sei bellissima, sia dentro che fuori, in confronto a me tu se mille volte meglio.- sento gli occhi bruciare, le lacrime stanno per uscire ma cerco in tutti i modi di bloccarle, ma le sento bagnarmi le guance. Sole se ne accorge e le asciuga con le dita e mi accarezza il viso.
S: io non sono meglio di te. Sono così fortunata ad essere la tua ragazza. Non mi stancherò mai di te. Ti amo Christian, amo tutto di te.
C: ti amo anch'io.- dico avvicinandola a me e abbracciandola.
S: mi fa male vederti così- dice dispiaciuta.
C: scusa non volevo dare di matto..
S: basta chiedere scusa.- mi dice sorridendo, le sorrido leggermente e appoggio la mia testa sul suo petto.
Finché avrò lei non avrò bisogno di altro.

𝒉𝒂𝒊 𝒔𝒕𝒓𝒂𝒗𝒐𝒍𝒕𝒐 𝒕𝒖𝒕𝒕𝒐Where stories live. Discover now