Spaiderweb

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Buon salve miei cari fenicotteri petalosi!😚
Come state? Io stanca e piena di impegni ma ci tenevo davvero a pubblicare questo capitolo 🖤
Lo so che è corto...ma...spero lo stesso che vi piaccia!
Direi che a questo punto sia chiaro chi sia lo sconosciuto👀 e faccio i complimenti a tutt* quell* che hanno azzeccato la risposta!🥳
Volevo anche ringraziare i nuovi* arrivat* che mi seguono e votano la mia storia🖤 grazie di cuore!
Come sempre vi auguro una buona lettura e se vi va ci vediamo nei commenti.
Abbracci lupeschi🖤🐺🤍

Mi sembra che lei sappia già chi sono. Chi è lei?-
-Davvero non lo immagini?-

L'uomo si avvicinò di qualche passo e questo diede a Merlin la possibilità di scrutarlo con più attenzione: la barba era folta ma curata, i capelli lunghi e brizzolati erano raccolti in una coda bassa.
Era vestito di tutto punto con giacca e pantaloni eleganti, nonostante il caldo estivo.
Qualcuno lo avrebbe sicuramente scambiato per un impiegato di qualche azienda importante, ma i vestiti che indossava erano troppo costosi per appartenere ad un comune uomo che sta seduto dietro ad una scrivania.

*Lo conosci?* Chiese Arthur mettendosi sulla difensiva. -No.- rispose il moro a bassa voce, per non farsi sentire dallo sconosciuto. -Non l'ho mai visto in tutta la mia vita.-
Di questo poteva essere sicuro al cento per cento, data la sua memoria praticamente infallibile. Eppure quell'uomo si comportava come se lo conoscesse.

-Se è delle tasse. Non ho nulla da dirle. Mia madre non c'è. Quando avremo i soldi per pagare sarete i primi a saperlo. Le auguro una buona serata.- disse questa volta Merlin, rivolgendosi direttamente allo sconosciuto, per levarselo di torno ma l'uomo non si mosse.
-Non sono delle tesse. E non sono qui per tua madre, ma per te figliolo.- disse con tono freddo e distaccato.

-Perché? Cosa vuole da me?- chiese il moro sorpreso. -Ti ho osservato molto attentamente, Merlin.- rispose lo sconosciuto, muovendosi nella sua direzione -E sono arrivato alla conclusione che io e te abbiamo molte cose in comune.- concluse compostamente, senza tradire alcuna emozione.
-Osservato? Mi ha spiato per caso?- chiese Merlin, sentendo un leggero nervosismo salirgli dalla bocca dello stomaco.
Non bastava l'incantesimo a tormentarlo, dovevano anche aggiungersi sconosciti spuntati dal nulla a perseguitarlo.
Quanto assurda poteva ancora diventare quella calda estate? Come se tutto quello che aveva già vissuto, non fosse stato abbastanza fuori dalle righe.

-Che brutta parola spiare. Diciamo solo che...mi sono preso delle libertà per sapere chi fossi. Tutto qui.- ribatté questa volta l'uomo, ostentando un certo orgoglio, decisamente fuori luogo per l'atto che aveva compiuto.

-E cosa vuole uno come lei, da uno come me?- chiese secco Merlin, cercando di analizzarlo al meglio nel più breve tempo possibile, visto che non aveva la minima idea di chi fosse e cosa volesse.
Una parte di lui non era nemmeno certo di volerlo sapere, visto il bagaglio di problemi che già si trascinava dietro.
Ma non poteva ignorare il fatto che quell'uomo, si fosse preso il disturbo di indagare su di lui. Oltre a sembrargli stranamente familiare.

-Te l'ho detto. Ti ho osservato e sono arrivato alla conclusione che io e te potremmo aiutarci a vicenda, per così dire.-
-Per così dire? O mi dice chiaro e tondo chi è e cosa vuole oppure se ne vada. Non ho tempo da perdere.- ribatté gelido il moro che già spazientito di suo non avrebbe tollerato a lungo troppi giri di parole. -Quelli come noi non hanno mai tempo da perdere. In ogni caso, non credo che questo sia il luogo più adatto per discutere di affari.- rispose, eludendo le richieste del moro -Inoltre.- continuò con una nota di disgusto nella voce, mentre osservava casa sua -È un vero peccato che uno con le tue potenzialità viva in un posto come questo. Che spreco.-

Quando cala la notte e la magia divampa || MerthurDove le storie prendono vita. Scoprilo ora