Fears

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Ciao miei cari fenicotteri petalosi!!! Mi siete mancati tanto e vi ringrazio dal profondo del cuore per i messaggi che mi avete lasciato❤️ Lo so lo so...la prossima volta probabilmente vi vedrò con i forconi in mano... probabilmente me lo merito... comunque... per ora spero di placarvi con questo nuovo capitolo hihihih. Spero vi piaccia e se vi va ci vediamo nei commenti. Abbracci lupeschi🖤🐺🤍

-Cosa?!? Non ci penso proprio. Hai sentito quello che ho detto?-
*Si. Ed è proprio per questo motivo che devi farlo. Non puoi far vincere quegli stronzi.* Rispose Arthur alzandosi e piazzandosi in piedi di fronte al moro ancora seduto. *Non è giusto che tu debba avere paura dell'acqua solo perché degli idioti ti hanno fatto uno scherzo stupido e pericoloso.*
-Puoi dire quello che vuoi, io lì dentro non ci entro!-
*Non sei stanco di avere paura?*

Io sono  stanco di avere paura...

-Ho paura dell'acqua, non degli idioti.-
*Questo lo so bene.- quasi gli fece sorridere la sua risposta, ben sapendo che in quella frase era compreso anche lui.
C'era un che di confortante nel sapere che Merlin non lo temeva; questo dettaglio gli dava l'opportunità di aprirsi altre strade verso di lui. Perfino la rabbia in un certo senso glielo aveva permesso.
Per mesi era stata un lungo e sottile filo rosso che li aveva tenuti legati, e che lui appena poteva strattonava per fargli sentire la sua presenza.
Lo aveva odiato con tutto sé stesso. Ava odiato i suoi occhi che potevano vedere oltre la cortina di fumo che si era creato attorno.
Guardandosi ora allo specchio, non era del tutto certo delle sue intenzioni. La verità sotto sotto, forse non era la distruzione. Ma il grido inconscio di un'anima torturata che desiderava essere vista.

*Ma...non ti piacerebbe entrare in acqua come tutti gli altri?*
-Vivo bene anche senza.-
*Certo...soffro di caldo per te solo a guardarti.*
-Quando torniamo a casa mi farò una doccia.-
*Ma fammi il piacere! Alza quelle chiappe pallide ed entra in acqua!*
-Pensi davvero che il tuo tono perentorio mi farà entrare in acqua?-
*No, ma fare questo sì.*
Come un fulmine il lupo prese in bocca il libro che Merlin si era portato dietro e con altrettanta velocità si diresse verso l'acqua del lago stando attento a non inzuppare il libro.

Forse da tutta la vita lo aveva desiderato, non sapendo bene come fare. Sempre alla ricerca, senza mai trovare la persona giusta che potesse comprenderlo e accettarlo nel bene e nel male.
Faceva paura. Perfino ora, nonostante la consapevolezza di questa verità, non poteva fare a meno di esserne terrorizzato.
Fa paura spogliarsi di fronte a qualcun altro e lasciagli vedere tutto senza filtri. Ciò nonostante, non desiderava altro da lui.
Solo la libertà di essere sé stesso e sperare di essere ricambiato.

-Che cazzo fai!? Ridammi il libro!!- gli urlò Merlin alzandosi in piedi, preso completamente alla sprovvista.
*Entra in acqua e te lo ridò.*
-No!-
*Allora il libro resterà qui con me.*
-Lo bagnerai tutto.-
*Di certo non può morire affogato. Un ora al sole con questo caldo e sarà come nuovo.*
-Arthur non è diverte!- disse Merlin ancora scioccato per quell'improvvisa presa di posizione. *Vero. Per questo lo faccio.*
-Fare cosa?-
*Aiutarti.*
Uno sbuffo sarcastico uscì dalla bocca del moro. -Aiutarmi? Forse volevi dire fare lo stronzo.-
*Io la chiamerei più... terapia d'urto.*
-Non sapevo che Arthur Pendragon fosse anche spicologo.- disse a metà tra l'irritazione e il sarcasmo. *Scherza pure. Io dico sul serio.* Lo riprese l'altro serio -Vorrà dire che aspetterò che tu esca dall'acqua.- rispose allora il moro, piazzandosi al limite del bagnasciuga. -Non potrai stare lì per sempre e dovrai uscire prima o poi.-
*Mi stai sfidando? Parli con uno che vince sempre le sfide.* Disse sfoggiando il suo sguardo più sfrontato. -Sicuro che non siano sempre gli altri a farti vincere Mr. Mio-padre-possiede-mezza-città?- ribatté Merlin, sperando che la sua battuta affilata infastidisse tanto l'altro da obbligarlo a uscire dall'acqua.
*Huhuh... ci hai provato Emrys. Apprezzo lo sforzo di farmi arrabbiare, ma non funzionerà. Niente mi smuoverà da qui. Tranne te che vieni da me ovviamente.* Continuò questa  volta il lupo,  facendogli l'occhiolino e dando alla sua voce un tono volutamente più suadente.
-Nemmeno il pullman che non passa dopo le sette?- rispose invece Merlin, ignorando i suoi tentativi di convincerlo e aggrappandosi alla necessità del mezzo di trasporto come ultima risorsa.
*Io non ho problemi a farmi una corsa. E tu?* Concluse Arthur rincarando ancora di più la dose. Per qualche motivo lo divertiva molto stuzzicarlo in quel modo. E ancor di più lo faceva ridere il suo non cogliere il suo tono di voce.

Quando cala la notte e la magia divampa || MerthurWhere stories live. Discover now