capitolo 19

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"Kai sono le 4:20" dissi guardando la sveglia riportata sul comodino poco distante da noi; stavamo guardando "it capitolo due" film che sin dal primo giorno d'uscita ho amato come il primo.
il ragazzo al mio fianco qualche volta sobbalzava dallo spavento e io mi perdevo a guardarlo in ogni minima mossa che il suo meraviglioso corpo faceva.
riccioli d'oro si voltò e afferrando il telecomando spense la tele e poi si catapultò su di me; sembrava un bambino e io la sua mamma: era disteso sul mio petto, le sue braccia circondavano la mia vita, mi teneva stretta a se impaurito che da un momento all'altro me ne sarei potuta andare.
io attorcigliai le mie braccia al suo collo e con una mano andai a giocare con i riccioli perfetti del ragazzo.
dopo svariati minuti che eravamo in quella posizione circondati solo dal rumore dei nostri respiri che fuoriuscivano all'unisono, Kai alzò lo sguardo facendo incontrare i nostri occhi verde speranza.
"perché mi guardi così?" chiesi sentendomi un po' in soggezione sotto lo sguardo attento del più grande, "perché sei bellissima" affermò lui soltanto "che fai? ora arrossisci?" disse malizioso poggiando in seguito la sua testa nell' incavo tra il mio collo e la mia spalla; qui dove iniziò a lasciarci tenui baci caldi.
ad ogni suo bacio, la mia mano stringeva sempre di più i suoi capelli, si staccò minuti dopo e dopo avermi osservata nell'occhi, afferrò le mie guance e mi baciò, gesto al quale io ricambia subito.
le nostre magliette e i nostri pantaloni erano ormai un ricordo lontano, gettati a terra poco prima ed ora Kai si accingeva ad abbassarsi al livello delle mie mutande in pizzo della Calvin Klein, fece vagare in primo luogo il suo sguardo; ma poi decise di lasciarsi andare.
guardando ancora i miei occhi color speranza, lascio un bacio gentile sul tessuto; "non hai idea di ciò che vorrei farti, Mad" mi sussurrò all'orecchio il più grande lasciandomi poi un bacio sul lembo di quest'ultimo.
feci scivolare le mie braccia attorno al collo del calciatore e giocando con i suoi cappelli gli dissi "fai ciò che vuoi, stanotte sono tua".
un sorriso sghembo si fece spazio sul suo volto "solo per stanotte" mi domando il meraviglioso ragazzo sopra di me.

non dovevo innamorarmi di te Where stories live. Discover now