non dovevo innamorarmi di te

capitolo 7

Kai
mi avvicinai ai medici che poco prima erano venuti a darci la terribile notizia; "tra quanto si risveglierà?" chiesi, con un tono spezzato in tanto che una lacrima solitaria mi rigò il viso, "tra giorni, mesi o anni" disse uno che si chiamava Alexandro, senza pensarci due volte lo abbracciai, "posso vederla?" gli domandai e dopo aver ottenuto la sua approvazione, mi staccai da quel abbraccio e entrai nella stanza "213".
appena dentro, la vidi distesa su un letto bianco, come la sua carnagione e le quattro pareti che la tenevano intrappolata; affianco al lettino c'era una macchina piena di fili che congiungevano alla castana e la aiutavano a respirare.
mi sedetti sulla sedie, candida anche quella, le presi la mano e inizia a piangere; "scusami piccolina" le bacia la mano e poi proseguii "non volevo, davvero, non so cosa mia sia preso, sono un coglione, mi sono arrabbiato, volevo farti capire quanto ti amo e tu continuavi a mettere in mezzo sophia, scusami ancora Mad" dissi, non c'è la facevo più a vederla in quelle condizioni per colpa mia "so che quando ti risveglierai non vorrai più parlarmi e forse è meglio così" conclusi alzandomi dalla sedia e uscii da quella stanza troppo triste.
"come sta?" mi chiese Shall appena uscii dalla stanza, tutti mi guardavano; tante, troppe persone si aspettavano una risposta che neppure dentro di me era chiara, preso dal panico corsi via, finii in un corridoio vuoto, solo poche luci illuminavano il fine tratto e qualche disegno abbelliva le pareti di cartongesso, inizia a prendere a pugni quel povero muro, le mie nocche iniziarono ad aprirsi e una cascata di sangue fuoriuscì immediata, le pareti sporche di sangue proprio come le mie mani, non volevo fermarmi, ma una squadra di medici interruppe i miei piani, mi voltai e stavolta fu Alexandro ad abbracciare me, "cos'è successo?" mi chiese ma in tutta risposta ottenne solo un pianto stracolme di colpe e dolore.