Home Sweet Home - 70

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3 mesi dopo

"Amore sei pronta?"
"5 minuti"
Oggi finalmente torniamo a casa, i lavori a casa sono finiti, i due appartamenti sono uniti, quel dannato muro è stato buttato giù e nel bagno della parte che era di Bex una vasca da bagno ha preso il posto della doccia.
Le sue due camere al momento sono state lasciate neutre, stiamo aspettando di sapere il Sesso dei bambini, se tutto andrà bene tra poco sapremo. Sono elettrizzato e non sto più nella pelle, lei invece è tranquilla e se la sta prendendo comoda. Mi sto innervosendo, so che l'appuntamento dal dottore è tra un'ora ma non vedo l'ora di andare.
"puoi smetterla di passeggiare per casa senza fare nulla e venire a darci una mano con i tuoi scatoloni?" mi urla Daniel dalla porta
In questo tempo mentre i lavori a casa nostra procedevano, io e Bex siamo stati da Daniel. Ora lui è Charles ci stanno aiutando a riportare le nostre cose a casa nostra non senza borbottii e insulti. Sono troppo agitato, vivo in una bolla di felicità talmente grande che ho perennemente lo sguardo sognante e la testa completamente persa nella mia nuova vita.
"guarda che non ti rovini le mani se prendi qualcosa eh" mi stuzzica Charles
"oh dai dobbiamo andare lo sai, è poi scusa eh a che servono gli amici?"
"ringrazia Dio che amo quei bambini sennò uno scatolone in testa non te lo levava nessuno"
Finalmente l'ultimo pacco viene caricato e Bex scende le scale pronta per uscire.
Daniel le va subito incontro e la abbraccia
"mi mancherai qui a casa Bea, tu e i piccoli. Lui no!" le dice indicandomi ma strizzandomi l'occhio.
"anche tu Dan, grazie per tutto. Ma tu sai che non ti toglierai mai Max dai piedi vero?"
"oh piccola, lo so lo so, senza di me è perso"
Gli alzo il dito medio sotto le risate di Charles appoggiato alla porta mezzo morto.
"Non chiamatemi più per traslochi vari eh... Da oggi in poi solo per cene e feste"
Scoppiamo a ridere tutti e io e Bex saliamo in macchina per andare a vedere i piccoli diavoletti.

~~~~

"Max piantala, sei un fascio di nervi e fai innervosire anche me"
"come fai a stare così tranquilla? Spiegamelo"
"perché sento che andrà tutto bene"
Lo guardo fare un respiro profondo ma continuare a battere il piede sul pavimento.
"eccoci, allora come sta?" mi chiede il dottore
"salve dottore, sto bene"
"vertigini? Nausee?"
"ancora qualche nausea specialmente di mattina ma vertigini no. Molto sonno in verità"
"beh si questo è normale. Venite ora, vediamo questi due gemellini"
Mi sdraio sul lettino e non appena il dottore mi mette l'ecografo sulla pancia, i nostri due bimbi appaiono sullo schermo. Sono bellissimi, quattro mesi di meraviglia. Max mi tiene la mano e non stacca gli occhi dallo schermo.
"stanno bene?" gli chiede
"benissimo direi! Va tutto bene state tranquilli"
"può dirci il Sesso? Si vede?"
Gli chiede ancora lui, non vede l'ora di saperlo
"un bambino è molto chiaro, eccolo, un maschietto"
Io e Max per un momento ci guardiamo sorridendo per poi voltarci di nuovo entrambi verso lo schermo in attesa di sapere ancora.
"ah ecco! Eccola qua, lei invece è una signorina. Congratulazioni signori, un bambino e una bambina in perfetta forma"
Queste sono le parole più belle che potevo sentire, stanno bene. Piango di gioia e poi all'improvviso mi ritrovo Max sopra che mi abbraccia e mi bacia anche lui mentre piange.
"Bex stanno bene! Sono bellissimi. Grazie amore mio"
"ti amo Max" gli dico commossa, da quando ci siamo dichiarati finalmente il nostro amore, glielo ripeto ogni giorno.
Usciamo dallo studio tenendoci con una mano mentre con l'altra siamo attaccati al telefono a comunicare a tutti l'ultima novità, tra poco meno di cinque mesi sarebbero arrivati Daniel e Sofie Verstappen.

~~~ Milton Keynes ~~~

"Bex siamo arrivati"
Dorme da quando siamo partiti da Heathrow e da tre fottuti giorni non mi parla se non per buongiorno e buonanotte.
L'ultima frase di senso compiuto che mi aveva indirizzato era stata
"sei proprio uno stronzo troglodita" poi il silenzio più doloroso e assordante.
La discussione era nata per il suo lavoro con me. Non vuole lasciarlo, anche se incinta di due gemelli, i nostri bambini, vuole continuare a lavorare.
Io ovviamente non sono d'accordo, ho il terrore che possa succederle qualcosa, che tutto il Circus sia troppo per lei, ma ovviamente testarda come un dannato mulo, harley non cede e si è chiusa nel suo silenzio di punizione.
Apre gli occhi e mi fissa, dapprima con un mezzo sorriso poi come se si ricordasse mi fulmina con lo sguardo, addio sorriso.
Scendiamo dalla macchina e sempre in silenzio entriamo.
Subito Helmut le apre la braccia e lei si fionda addosso a suo nonno lasciandomi da solo senza neanche degnarmi di uno sguardo, questo posto è contro di noi? Un anno prima mi aveva preso a calci nelle palle, qualche mese dopo era scappata da me, ora non mi parla. Ma che cazzo!
"Max tutto bene?" mi chiede Christian che mi ha raggiunto con Gian.
"potrebbe andare meglio" gli dico sincero
"che succede? Problemi con Bea"
"ah!" esclamo e poi gli racconto della discussione.
"Max scusa eh ma io non vedo il problema" mi dice Gian
"scherzi vero?"
"no Max non scherza e anch'io sono d'accordo con lui. Ascolta, tu credi che mentre tu sarai in giro con il team lei se ne stia buona buona a casa? Andiamo, conosci Bea molto meglio di noi"
"ok ma..."
"nessun ma Max, lei è tua moglie e voi vi amate, sarà con te, verrà con te che ti parli o no e tu lo sai, quindi perché non permetterle di fare il suo lavoro? Avrà l'aiuto di tutti noi lo sai, riflettici"
Mi dice Christian dandomi una pacca sulla spalla.
Hanno ragione e poi in tutta onestà io non voglio stare neanche un fottuto minuto lontano da lei e dai miei splendidi piccoli nanetti.
Corro più veloce che posso per i corridoi della nostra sede diretto in sala ristorante. So benissimo che in questo periodo ha una fame pazzesca, specialmente di dolci. Entro come una furia ed eccola, seduta con Helmut, Lindsay e Tom mentre sta divorando una fetta enorme di crostata.
Gli altri che sono rivolti verso l'ingresso mi vedono ma mi metto un dito sulle labbra in segno di silenzio e loro capiscono.
Mi avvicino a lei e da dietro le sue spalle le parlo
"sei un demone, la mia demone preferita e anche se mi fai incazzare come sempre io ti amo da morire. Non ho mai avuto la presunzione di vincere con te e figurati se ci provo ora, al momento siete tre contro uno. Quindi harley lavoreremo ancora insieme, ho capito ma tu capisci me ero solo preoccupato ma cazzo non voglio starti lontano neanche un minuto"
Posa la forchetta e in una frazione di secondo è in piedi davanti a me, bellissima e finalmente sorridente
"ti seguirei in capo al mondo Maxie e ti amo anche se resti un troglodita del medioevo"
Mi abbraccia e finalmente mi bacia.
"chi ti ha fatto cambiare idea Max?"
"nessuno Bex, ho ragionato"
"Max!"
"oh e va bene! Christian e Gian"
Scoppia a ridere sempre abbracciata a me.
"sei proprio uno stronzo egocentrico" mi dice ridendo ricordando il primo insulto che mi aveva rivolto quando ci eravamo rivisti
"e tu un dannato demone"
Le sussurro sulle sue labbra che mi attirano come una calamita mentre la mia mano si abbassa per una carezza ai miei piccoli, tra le mie braccia c'è la mia famiglia che amo più della mia vita.

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