Tartine Al Veleno - 5

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🎧 Imagine Dragons - I'm so sorry

Guardare il caos di Londra seduta al tavolo della mia caffetteria preferita con la mia migliore amica Helene è sempre terapeutico e molto divertente.
Durante la stagione delle corse non riusciamo a vederci spesso di persona ma restiamo sempre in contatto con videochiamate e messaggi, ora che siamo in pausa non passa un giorno che non ci vediamo.
Oggi, quel fottuto giorno, Helene sa benissimo che ho bisogno di lei e lei c'è.
Sono furiosa, mi sento pronta ad esplodere, se avessi davanti il mio connazionale lo avrei distrutto. Lo odio, è riuscito a rovinare il giorno del compleanno di mio nonno e ora per me questo giorno che è stato sempre speciale, è diventato il mio giorno oscuro.
"Bea stai bene?" mi chiede Helene
"come? Si si, scusa"
"ci stavi ripensando?"
"solo a quanto lo odio"
"dai calmati, è solo perché ti troverai in una sala con lui, ma non sarai sola no? E poi lui ti evita quindi è tutto ok. Quando arriva Pierre?"
"mi ha scritto che ha avuto un contrattempo, lo vedrò direttamente stasera alla festa"
"dai forza ragazza, so che ce la farai, sei tosta e poi sai far male, moltissimo. Le tue parole quando sei arrabbiata fanno più male di coltelli affilati. Sei un'arma letale"
Eh già, proprio come il troglodita.

Hai pensato che io potessi provare qualcosa per te? Sei ridicola Beatrix, sei una delle tante e neanche così speciale, anonima.

Queste poche parole mi avevano ferito in un modo così profondo da farmi dire all'Olandese che avevo di fronte tante, tantissime cose, alcune vere altre no ma che avevano portato la situazione già fortemente compromessa al disastro totale, ferendoci entrambi e portandoci all'odio nella sua forma peggiore.

"è solo una serata. Devo solo fare quello che faccio quando lavoro, fare finta che Max Verstappen non esista"
"esatto B"
Ci battiamo il cinque e usciamo per le strade della nostra amata Londra lasciando i ricordi di Max Verstappen affogati nel caffè rimasto nella tazza.

Mi guardo per l'ultima volta allo specchio, si mi piaccio! Forse il vestito che ho scelto è un po' troppo ma sono praticamente sempre in jeans e polo, per una sera ho voglia di sentirmi sexy e secondo Helene stasera ho fatto centro. Abbiamo discusso un po' sui capelli, io volevo tenerli sciolti per coprire la schiena che il vestito lascia scoperta, ma dopo mille prove lei mi ha convinta ad acconciarli raccolti
"ti slanciano ancora di più!"
"fai due nodi ai lacci del vestito sul collo hele, se si dovesse sciogliere resterei con le tette di fuori"
"è faresti morire tutta la Red Bull"
Mi metto la pelliccetta corta nero, sul vestito rosso che indosso ci sta benissimo, i tacchi alti mi fanno un po' male ma resisto.
Prendo la borsa e esco, il taxi è già arrivato, non avrei mai trovato parcheggio per la mia macchina con tutta la gente che ci sarà e poi con 12 centimetri di tacchi guidare la mia Aston Martin non sarebbe stato facile.

Da: Pierre 👑
Sono arrivato, ti aspetto al bar dell'ingresso ma dove sei?

A: Pierre 👑
In taxi, 5 minuti e arrivo 😘

Pago il tassista e prima di scendere mi do una rapida occhiata allo specchietto.
"signorina posso dirle una cosa senza offenderla?" mi dice l'autista
"certo, prego"
"è straordinariamente bella"
Resto molto sorpresa dal complimento, io mi vedo sempre orrenda, specialmente in questo ultimo anno, ecco mi sento anonima.
"grazie davvero, non ha idea di quanto le sia grata per le sue parole"
Scendo dal taxi sorridendo ed entro salutando i due bodyguard all'ingresso che spuntano il mio nome nella lista degli invitati, sono concentrata a trovare Pierre che non mi accorgo dei due occhi di ghiaccio che da dietro una colonna mi hanno osservata da quando sono scesa dal taxi.

"hai piani di distruzione di massa stasera B... Sei strepitosa" mi dice Pierre aiutandomi a togliere la pelliccia
"beh anche tu in smoking sei proprio un gran bel figo P"
Mi guarda sorridendo e con la sua mano sulla schiena nuda entriamo nella grande sala già piena di gente.

Io, Pierre, daniil e altri dirigenti dell'Alpha Tauri siamo seduti al nostro tavolo, sono appena tornata dal tavolo dove sono i miei genitori.
Il pupillo d'oro è al tavolo con Alex e gli altri della Red Bull, si è messo spalle a me e io di spalle a lui, così ci evitiamo.
"Beatrix?"
Mi giro verso la voce che mi ha chiamato e vedo mio nonno.
"balli con il tuo vecchio nonno?"
"certo, non chiedo di meglio"
Mi ha cresciuto, è mio nonno ma è come se fosse un secondo papà per me
Mi accocolo a lui sentendomi protetta
"al povero Pierre deve essere saltato un pezzo di cervello stasera, sei bellissima tesoro"
Sorrido stringendolo ancora
"ti voglio bene sai nonno?"
"anch'io bea, tanto e devo chiederti un enorme favore"
Tremo leggermente, ho il sospetto che si tratti del pupillo
"accetta di lavorare con Max, sei la nostra ultima possibilità per gestire quel ragazzo"
"Non posso, credimi non è possibile. Ci odiamo troppo"
"vuoi parlarne?"
"no. Lui l'ha fatto?"
"no. È scappato come se avesse il diavolo attaccato al culo"
Mi fa ridere talmente tanto che attiriamo gli sguardi di parecchi su di noi
"ha paura di te, l'ho capito perfettamente ed ecco perché sei l'unica che possa farlo ragionare e tenerlo a bada. Ha solo bisogno di controllo, è un campione, solo immaturo"
No è uno stronzo senza scrupoli vorrei dirgli ma evito.
"sto bene con Pierre nonno, non voglio lasciarlo"
"ma Pierre fa parte della famiglia Red Bull lo vedrai lo stesso solo che passerai più tempo con Max"
"è proprio questo che non voglio"
"Beatrix dimmi la verità. Tu lo amavi vero?"
"lo odio. Scusami nonno" gli lascio un bacio sulla guancia e con molta calma anche se vorrei correre esco fuori sulla terrazza.
L'aria pungente di gennaio mi gela la pelle nuda. Tremo vistosamente, vorrei tanto avere la mia sigaretta elettronica ora e un bel piumino, ma ho bisogno di respirare.
Sento un tessuto caldo sulle spalle, mi giro e con una enorme sorpresa mi trovo
Christian Horner davanti
"congelerai qui fuori"
"avevo bisogno di aria"
"so che ti ha chiesto Helmut l'ho capito dalla tua espressione"
"Christian io non posso accettare, io e Verstappen ci odiamo in un modo così potente, faremmo del male alla scuderia e non sarebbe giusto. Troverete sicuramente un'altra persona che possa controllare l'Olandese"
"perché ha paura di te? Che è successo tra di voi?"
Rabbrivisco ma non per il freddo stavolta
"Christian davvero non voglio mancarle di rispetto ma non ne voglio parlare, specialmente stasera"
"dammi del tu Bea ok?"
Annuisco
"ascolta, so che Helmut ha fretta di sapere perché forse vuole un po' di tranquillità e Dio solo sa se ne abbiamo bisogno tutti, tu prenditi tutto il tempo che ti serve. Va bene?"
"grazie Christian ma anche se avessi anni credo che la mia risposta non cambi. Avete provato a mettergli vicino un uomo? Magari uno dei bodyguard all'ingresso così alla prima stronzata un cazzotto e via"
Christian scoppia a ridere
"ci abbiamo provato, non è finita proprio così ma ci siamo andati vicino"
"a questo punto credo che la soluzione migliore sia narcotizzarlo per tutta la settimana. Non dirmi che avete provato anche quello?"
"no no! Ci tengo a non andare in galera. vieni Bea, rientriamo altrimenti congelerai"
"grazie Christian, davvero"
Rientro con lui dalla porta finestra e per un momento incrocio il suo sguardo, mi fulmina. Fottiti mimo con le labbra nella sua direzione e lui volta immediatamente lo sguardo riportando l'attenzione su Alex seduto vicino a lui.

Heart And Hate Where stories live. Discover now