Two Weeks Later - 32

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🎧 Imagine dragons - whatever it takes

"mamma sto bene tranquilla"
"si ma torna a casa, ti riposi ancora un po' e poi se vorrai torni al lavoro. Devi fare con calma ora"
"sto bene davvero. E poi ho bisogno di tornare alla normalità"
"Monaco è la normalità? Ricomincerai a discutere con Max lo sai e tu ora hai bisogno di tranquillità"
"sono già mancata a una gara, ho preso un impegno e lo manterrò"
"sei testarda come tuo nonno. Promettimi che almeno ti riposerai"
"promesso"
"e non guidareeeee"
Mi urla mentre sto chiudendo la conversazione.
Sorrido e con calma scendo dal taxi che si è fermato sotto casa.
Tutto è come l'ho lasciato l'ultima volta che sono stata qui ma è tutto pulito, nonno sicuramente avrà mandato qualcuno per pulire.
Mi sdraio sul divano e mando un messaggio a Daniel, in queste due settimane mi ha scritto ogni giorno, è veramente un buon amico.

"ciao 3! Sono tornata a casa! Spero di vederti presto"

Mi arriva quasi immediatamente la sua risposta

"B! Dio non vedevo l'ora! Passo da te alle 7 e ceniamo fuori!"

Poso il telefono e chiudo un po' gli occhi, cavolo mi stanco con facilità e poi anche se mi costringo a dire che sto bene, ho sempre mal di testa.
Di certo il volo non ha migliorato la situazione.

Sono state due settimane tranquille, passate a Southampton con Helene e gli altri. Dopo la mia dimissione dall'ospedale del Bahrein, sono stata due giorni in hotel e poi con un volo privato nonno, Christian, Lindsay e Tom mi hanno accompagnato a Londra.
Pierre e Charles erano già dovuti partire per degli impegni con le loro scuderia, stessa cosa Daniel, e Max... Beh dopo che mi sono svegliata, sparito.
Avevo sperato che rimanesse con me, quando ero incosciente ricordo di aver sentito tante cose da lui, ne ero certa, avevo sentito la sua voce dire che mi amava ma ora ho capito. Stavo solo sognando, anche nella mia incoscienza mi ero di nuovo illusa.
I miei amici avevano fatto di tutto per farmi stare bene e ero stata bene, Stuart specialmente era stato così carino con me, di una dolcezza infinita, gli piaccio lo so l'ho capito, ma io non lo amo. Se lo avessi amato non sarei andata a letto con Max e invece era successo, me lo ricordo perfettamente. Ancora una volta avevo commesso l'errore più grande della mia vita.
Quele errore? Semplice, scoprire che sono innamorata di lui, della sua pazzia, del suo modo di essere, di lui che mi fa sentire viva, di lui che è sparito e che non mi ama, non l'ha mai fatto e non lo farà mai.
Ha ragione Helene, mi sto facendo del male, dovrei lasciare il lavoro mollare tutto e allontanarmi il più velocemente possibile, cercare di ricominciare una nuova vita lontano da lui, lontano dal mio amore impossibile, lontano da questo appartamento dove lui vive a un muro di distanza. E allora perché non lo faccio? Che cosa spero? Niente, sono una stupida illusa, semplicemente una grandissima illusa. Probabilmente starà di là tranquillo e beato con una bella ragazza nel letto.
Idiota Beatrix, sei un'idiota.

~~~~~~~~

È tornata. Ho sentito la porta di casa sua chiudersi e la valigia camminare sul pavimento. È qui, a pochi metri da me. Che faccio? Vado da lei e cosa potrei dirle? Ehy ciao? Idiota Max!
Sono in pericolo, in grave pericolo. Non mi fido di Gasly, ha promesso di non rivelare nulla a Harley delle mie parole in ospedale ma non ne sono così convinto.
Se lei lo sapesse, mi distruggerebbe di nuovo, non ha mai provato nulla per me e io come uno stupido davanti al suo migliore amico ho ammesso che lei è importante per me e che la amo. Si porca puttana, la amo! Sono fottutamente innamorato di Harley.
Quando si è svegliata e i medici ci hanno fatto uscire, non sono stato più in grado di rientrare. Sono scappato letteralmente dall'ospedale trovando rifugio da Daniel.
Sarei voluto entrare di nuovo da lei e dirle da sveglia tutto il mio amore ma la paura, il terrore di venire rifiutato ancora una volta mi ha messo le ali ai piedi facendomi fuggire.
Ero semplicemente sparito. E ora? Dovrei chiamare Christian e dirgli di non considerare più quello che gli avevo chiesto settimane fa.
È allora perché non lo faccio?
Ero entrato da Christian con la paura che lei se ne fosse andata così gli avevo strappato la promessa che in caso lei volesse annullare il contratto, Christian le avrebbe detto che non era possibile.
Sarebbe meglio che lei se ne andasse no? Voleva farlo, io l'ho fermata pregandola di restare. E invece non lo faccio perché averla vicino anche con la consapevolezza che lei non mi amerà mai è meglio di non vederla più.
Sono messo malissimo, non ho più avuto una ragazza da quando sono tornato dal Bahrein. Ci ho provato certo che l'ho fatto, ma non era possibile, una volta ammesso con me stesso che sono innamorato di lei, ho perso immediatamente interesse per altre ragazze.
Che faccio ora? Coraggio Max.
Esco di casa e deciso busso da lei. Oddio! L'ho fatto davvero!
"chi è?" mi chiede da dietro la porta, sono ancora in tempo per scappare
"sono io Harley" le dico invece
Mi apre e dopo due settimane ci guardiamo di nuovo negli occhi, Dio B come mi sei mancata!
"vuoi entrare?"
"ok"
Entro in casa sua e mi guardo intorno, è da sola, chissà perché avevo immaginato di trovare qualcuno, specialmente il calciatore.
"come stai Max?" mi chiede mentre noto che sta preparando un caffè, le tremano le mani me ne accorgo
"tu come stai"
"Dio Max, rispondi sempre con una domanda, non cambi mai!"
"sono stato meglio ok?" le rispondo
"beh anch'io"
Ecco, possiamo avere una cazzo di conversazione normale?
"senti mi dispiace di essere sparito così senza dirti nulla è solo che..."
"si lo so, non ti interessava restare lì più del necessario, tranquillo max lo so, hai fatto il tuo dovere, una visita veloce"
No piccola, tu non sai la verità, ma ovviamente lo tengo per me
"sei andata a Southampton"
"si avevo bisogno di aiuto e qui non avevo nessuno"
Idiota Max!
Mi passa il caffè che ha fatto per me e le nostre dita si sfiorano, Cristo santo! Un leggero sfioramento e il cuore mi batte impazzito.
"sei stata con Armstrong?"
Si volta verso di me con gli occhi sbarrati
"uno non sono affari tuoi, due può anche darsi..."
"e tre?" la interrompo come fa lei sempre
"tre no" ammette sempre guardandomi e scoppiando a ridere
Mi confonde, perché ride?
"scusa, non sto ridendo di te, rido perché mi sento stupida"
"Non lo sei Harley"
Quella risata mi scalda il cuore, la risata del mio demone preferito, so che mi sto buttando tra le fiamme dell'inferno ma lo faccio con un estremo piacere.
Le prendo la tazzina dalle mani e insieme alla mia le Poso sul tavolo.
"Max che hai?" mi chiede sorpresa
Non le rispondo, non ci riesco, so solo che il mio corpo si muove da solo sconnesso dal mio cervello.
Torno da lei e la abbraccio forte, non mi interessa se non ricambia, non mi importa. La stringo a me, la mia faccia nel suo collo.
"mi hai spaventato in Bahrein Harley, davvero. Con chi mi sarei incazzato ogni giorno della mia vita?" le sussurro mentre accade quello che credevo impossibile.
Lei ricambia il mio abbraccio, sento le sue braccia intorno a me e le sue mani che mi accarezzano la schiena. Oh mio Dio! Appoggia il suo viso sulla mia spalla
"sono qui Max, ci vuole molto di più per far fuori harley quinn. Dovrai incazzarti ancora per un bel po'"
Respirando il suo profumo Sorrido, non la lascio andare ho bisogno di questo ora, di sentirla qui con me, fanculo tutto, fanculo il mio cellulare che vibra in tasca, spegniti!
"Max il cellulare"
"shhhhh"
La guardo negli occhi e mi avvicino a lei, ho paura ma se non la bacio impazzisco ma di nuovo vengo sorpreso.
Lei annulla gli ultimi centimetri che ci separano e fa scontrare le nostre labbra.
Smetto di esistere, o meglio rinasco, di nuovo mi sento completo, quando quel dannato piercing mi sfiora impazzisco del tutto e la prendo in braccio.
"stai bene per..."
"corri Max"
Mentre la bacio di nuovo cammino quasi correndo verso la sua camera.
Volevi bruciare tra le fiamme dell'inferno Max? Ci sono riuscito, con la mia amata e bellissima demone, e allora lasciatemi bruciare.

Heart And Hate Where stories live. Discover now