Non sono Gelosa

1.2K 32 0
                                    

~Carl~

Sono stato uno stronzo ieri con Mandy, non dovevo rivolgermi in quel modo verso di lei, ma non voglio che veda come vivo ,con chi vivo e che venga a sapere del mio passato. So che anche lei ha avuto un passato non molto bello , ma non so come faccia a parlarne come se fosse acqua fresca.

Mi ritrovo d'avanti all'entrata del college ad aspettarla, le ho detto di vederci alle otto prima che iniziano a venire tutti ,per stare soli. Ho preso il suo numero da Paul, in realtà Ian ha preso il telefono del cugino e mi ha scritto il numero per via chat, ma non ha importanza ,vorrei farmi perdonare ma non è una delle mie specialità, sono abituato ad essere una persona arrogante e senza crearsi problemi su come le ragazze ci rimanessero dopo averle risposte in quel modo, ma lei è diversa ,non so cosa mi stia succedendo ma non posso farmela scappare.

Eccola li con i suoi capelli lunghi castani ben allisciati , indossa dei leggins sportivi  ,neri,e una felpa rossa, la mia felpa, glie la diedi due sere dopo che aveva litigato con Emy , stava andando a lavoro ma venne a piovere, fortunatamente io ero già alla caffetteria e le diedi la mia felpa, il giorno dopo mi ricordo che me la voleva restituire ma io instistetti che doveva tenersela lei.

"Hey" mi saluta con voce bassa
"Ciao" mi incanto nei suoi magnifici occhi
"Perché mi hai fatta venire un ora prima delle lezioni? non dicevi che non ti importava niente!?" La sua risata è qualcosa di unico e contagioso
"Andiamo a fare colazione?" dico
"Va bene" non credo si aspettasse questo invito da parte mia.

Siamo seduti nella caffetteria di Stutbuks , abbiamo ordinato due ciambelle alla glassa  ,un cappuccino per Mandy e un caffè per me.
"Come sta andando il quadro?" dico per spezzare questo silenzio, morde la ciambella alla glassa che le sporca i contorni della bocca
"Sono a metà lavoro" risponde freddamente con la bocca piena, mettendo una mano d'avanti la bocca per educazione
"Vorrei vederlo" annuisce  "Mandy non dovevo comportarmi in quel modo ieri"
"Ma l'hai fatto" risponde guardandomi negli occhi
"Lo so e sono un cretino"
"Già"
"Il motivo per cui non frequento il corso di pittura sono le persone" abbasso la testa ,mi rendo conto solo ora che le ho urlato contro per una cazzata
"Cosa centrano le persone?"
"Non mi prenderebbero più seriamente, il ragazzo menefreghista e antipatico"
"Perché vuoi apparire così alle persone? sei antipatico molte volte è vero, ma non dovresti pensare al giudizio degli altri , proprio tu Carl Thompson"
"Io non so che dire, mi sono lasciato prendere dalla rabbia , sai non  ho avuto un bel passato" so che adesso è curiosa del mio passato, ma per il momento non voglio che sappia nulla
"Cosa ti è è successo?" squittisce
"Non vorrei parlarne adesso se non ti spiace"
"Certo tranquillo, posso sapere se lo sanno altre person o-"
"Emy e Rebeka"
"Emy?"
"Si....eravamo migliori amici f-"
"Fin quando non l'hai messa in ridicolo difronte ad altra gente" la guardo stupito
"Come f-"
"Me l'ha detto lei" sorride, ma non è un sorriso allegro
"Non pensare che non voglio parlarti del mio passato perché non mi fido"
"Non ho p-"
"Mandy ,non ci conosciamo da molto ma so come sei fatta" annuisce " ad Emy gliel'ho detto perché era la mia migliore amica , Rebeka perché mi posso fidare di lei ma è diversa"

~Mandy~

"È diversa"
"In che senso  diversa"
"Quando nomino te è sempre furiosa, un volta il mio amico Jerry ti aveva messa in mezzo a un discorso ,lei si alzò irritata e se ne andò via"
"È gelosa" dico senza pensarci due volte , ma è la verità
"Oppure lo sei tu" mi guarda malizioso per stuzzicarmi
"No"
"Non mentire"
"Non lo sono" faccio spallucce
"Ok se lo dici tu" alza un sopracciglio  "mi scusi" attira l'attenzione della cameriera, arriva al nostro tavolo , è una bella ragazza , ha i capelli biondi raccolti in una crocchia ben ordinata,  e gli occhi azzurri
"Salve posso aiutarla?" dice a Carl facendo finta che io non esistessi
"Si, mi porterebbe il conto e insime il tuo numero?" gli fa l'occhiolino , la ragazza annuisce mordendosi il labbro e se ne va sculettando
"Davvero?"
"Cosa?" dice indifferente
"Le hai chiesto il numero" ok sono gelosa
"Si, hai detto che non sei gelosa, se lo faccio con altre ragazze non ti importa giusto?"
"Sei un porco" gli butto un pezzetto di ciambella alla glassa ,che era rimasta, addosso
"Hey , la maglia l'ho lavata ieri"
"Fattela lavare dalla bionda , e poi te la vai a scopare"
"Che parole ,da quando sei diventata così slinguacciata?" mi prende in giro
"Oh sta zitto"
"Non riesco, zittiscimi tu" mi guarda con quello sguardo malizioso che mi fa tremare in mezzo alle gambe, mi sento arrossire violentemente dal suo commento
"Ecco a lei" arriva la ragazza , poggia il foglio sul bancone  per farmi notare che c'è scritto il suo numero
"Grazie ,ecco a te" Carl le da i soldi della colazione e le da la mancia sul tavolino
"Non mi dia la mancia"
"Dammi del tu"
"Bene, non mi dare la mancia , potresti pagarmi in un altro modo" ok adesso è troppo
"Scusa ,ci sono anche io" mi sto scaldando
"Sei la cugina o un'amica?" dice
"No sono la sua ragazza"
"Oh scusa io-"
"Ciao ciao" se ne va imbarazzata
"No non sono gelosa" mi imita ,lo guardo in cagnesco, prendo il mio zaino lo carico in spalla ed usciamo insieme da Starbucks. Appena usciamo mi prende per il polso ,mi gira verso di lui e mi da un bacio intenso appoggiando le sue mani calde sulle mie guance , non lo spingo via
"Lo sai che voglio solo te vero?"  dice fra un bacio e un bacio e l'altro
"Mhh" dico solo
"Sei mia non voglio le altre" mi guarda negli occhi
"Perché hai fatto quella sceneggiata?" alzo la testa verso di lui, sono molto bassa mi tocca stare cosi
"Per farti dimostrare che sei una gran gelosona" mi solletica la pancia ed io scoppio a ridere
"Carl basta" dico fra una risata e l'altra
"Ammetti che sei gelosa?"
"No" rido ancora
"Ok non la smetto"
"Ok, ok ,sono gelosa" la smette ,ed io mi piego sulle ginocchia per riprendere fiato
"È stato divertente" dice ridendo, lo fulmino con lo sguardo.

Dopo aver fatto l'ultima lezione mi ritrovo a sistemare i miei libri nello zaino ,sono sola nell'aula, non mi ero resa conto che la professoressa aveva finito di spiegare ed io stavo ancora  prendendo appunti. Carl era uscito , mi aveva detto che aveva fame e  che comprava qualcosa da mangiare.
Sento un rumore provenire dalla porta, alzo la testa ed è proprio lui
"Arrivo" dico prendendo lo zaino
"No mangiamo qui"
"Non credo possiamo stare qui"
"Si che possiamo" mi risiedo nel banco e lui si avvicina, ha con se una busta grande , la poggia sul banco ed estrae al suo interno, delle scatole, una me la mette difronte  a me e un altra difronte a lui, la apro e al suo interno c'è un panino, non proprio piccolo
"Carl vuoi proprio farmi ingrassare" dico già dando un morso ed è squisito
"Oh sta zitta che devi mangire" apre un altra scatola dove ci sono le patatine, ne prendo una e la mangio.

"È stato tutto squisito"
"Tu sei squisita" mi stampa un bacio sulle labbra
"Da quando tutta questa dolcezza?"
"Ho solo detto che la mia ragazza è squisita" mi bacia il collo , infila una mano sotto la felpa e mi palpa un seno, sospiro per il piacere, mi metto a cavalcioni su di lui e lo bacio chiedendo l'accesso alla lingua che lui mi da subito.
Fortunatamente le nostre sedie sono delle panche per due persone, non possiamo stenderci .a è comoda, diciamo, prende la mia mano e la poggia sui suoi jeans,  glie li sbottono, si cala leggermente i jeans insieme ai boxer per far uscire il suo membro, prende la mia mano la poggia sopra ,lo prendo in mano e lui per aiutarmi mette anche lui la mano sulla mia e la fa andare su e giù,  lo sento ansimare, continuo così e lui toglie la mano, continuo più veloce , si fa sempre più duro dall'eccitazione ,lui geme così forte che ci sentiamo solo noi nell'aula vuota, arrivato al culmine viene, mi porge un fazzoletto  per pulirmi la mano . 
Stava per infilarmi due dita fin quando "cazzo il progetto" mi alzo e mi sistemo le mutandine, lui si sistema i boxer e i jeans
"Dai piccola che fa se salti un giorno" mi implora
"No Carl non posso, già ne ho saltata una l'altra settimana per fare sesso" prendo le scatole del nostro pranzo ,ormai finito da un bel po' ,e le metto nella busta
"Ma ti è piaciuto molto"
"Si" gli stampo un bacio
"Ok piccola ti accompagno"
Usciamo dall'aula e scendiamo le grandi scale in legno,  arrivo fuori la porta del laboratorio e ci baciamo.
"Ci vediamo dopo?"
"Lavoro"
"Bene vengo alla caffetteria dopo" mi da un altro bacio
"Ci vediamo dopo  ti chiamo"
"Va bene ciao piccola"  se ne va fuori insieme ai suoi amici.

Just You Where stories live. Discover now