Disprezzo

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~Carl~

Pensare di vivere con una persona che ti disprezza dandoti  la colpa per la morte di una persona che ha "amato" ma allo stesso tempo sfogando la rabbia su di essa , maltrattandola dicendo che lo faceva  perché ci teneva,vivere nel terrore che la sera veniva  ubriaco e sentire le urla di una donna impaurita, che voleva soltanto amore e vivere come una famiglia felice e senza problemi, ma pur troppo non è tutto rosa e fiori.

Una di quelle persone sfortunatamente sono io.

Non sono costretto a vivere con mio padre, potrei andarmene ma ciò che mi ferma è il ricordo di mia madre.
Una donna affascinante,dai capelli biondo cenere e gli occhi verdi come un diamante prezioso,una donna sorridente con il senso dell'umorismo e i ricordi dei momenti felici passati con lei, ma poi arrivano i momenti bui ,di quando mio padre veniva a casa ubriaco per una scommessa persa,prendendosela con una donna innocente, trasformando il suo volto armonioso  in un volto pieno di lacrime.
Una donna che urlava al proprio figlio di chiudersi in camera per non guardare gli schiaffi ,i calci e le bottiglie di vetro buttate addosso alla propria madre, ma rimanevo lì immobile a vedere quell'uomo , quello che dovrebbe essere mio padre , un alcolizzatodi merda.

L'ultima volta che vidi mia madre avevo tredici anni.
Era sdraiata per terra con la fronte sanguinante e il volto pallido,
misi la testa sul suo petto ma il cuore smise di battere, non sapevo che fare ero soltato un bambino inpanicato che piangeva e urlava per la morte della propria madre.
Quando i vicini varcarono la soglia della porta mi presero e mi portarono in casa loro facendomi sedere dicendomi che andrà tutto bene, ma sapevo che non andava niente bene fin quando ero sotto la custodia di quell' uomo.
Non era e non è una parola degna per lui.
Crescendo la mancanza di una figura materna si sentiva.
Ogni sera mio padre portava a casa una donna diversa , scopandosele  per poi buttarle fuori a calci , mezze nude e fregandosene se avevano un posto in cui dormire o meno ,
Il più delle volte  le utilizzava per picchiarle , facendo sfogare i suoi attimi di rabbia quando la sua stupida squadra perdeva o qualcosa non andava fatto, o detta, come diceva lui.

Per non subire le urla di mio padre contro di me iniziai a bere all'età di quindici anni, era un' ossessione che col tempo non si è mai fermata .
Tornavo a casa tardi, mi facevo di erba, ho pensato molte volte al suicidio,  di tagliarmi le vene per non sentire tutto l'odio di quell'uomo dentro di me, ma poi pensavo ,
se muoio dopo cosa  ottengo? Soltato la soddisfazione negli occhi di quel bastardo.

Entro in casa sbattendo la porta  fregandomene  di quel coglione, steso  sul divano urlando contro una TV perché la squadra avversaria ha vinto.

"Che cazzo di problemi hai, ero concentrato nel vedere la partita figlio di puttana" urla l'uomo con una barba folta e nera del medesimo colore dei suoi capelli.
I suoi acchi azzurri,ormai spenti dal troppo alcol ,e la parte bianca piene di veve iniettati di sangue ,segno che ha fatto abuso di qualche droga,  non mi importa più niente ormai.

"non me ne frega un cazzo" dico aprendo il frigorifero prendendo una birra.
"Ragazzino attento a come parli"
"Chi cazzo sei per dirmi cosa dire o meno" dico avvicinandomi con aria di sfida
"Sono tuo padre testa di cazzo" si alza dal divano mettendosi difronte a me.

"Non sei mio padre da molto tempo Robert" sputadogli addosso e andandomene nella mia camera fregandomene di quel coglione che mi urla contro.

Mi stendo sul mio piccolo letto di legno ,ormai consumato ,mi accendo una sigaretta iniziando ad aspirare il tabacco che si fionda nei polmoni per poi rilasciarlo dalla bocca creando delle nuvolette grigiastre. 

Sento il suono di una nuova notifica, prendo il telefono e leggo chi cazzo mi rompe le palle.
È Rebeka, la mia migliore amica anzi scopamica.
C'è sempre stata per me ,sa tutto ciò che ho passato in questi anni, mi ha aiutato molto e con aiutato intendo facendosi scopare, a lei va bene questo tipo di rapporto  ma sa bene che non amo avere relazioni.

Mi piace il sesso no fare l'amore.  

Nel messaggio dice che c'è una festa alla confraternita, bene ho bisogno di bere dell'alcol bello forte.
Mi alzo dal letto ed esco dalla mia stanza,esco fuori da questa casa sbattendo ancora una volta la porta e mi fiondo nella macchina per arrivare alla mia destinazione.

SPAZIO AUTRICE
Questo è uno dei mie capitoli preferiti di "Just you " spero vi piaccia 💕
(scusate per qualche errore)
Buona lettura🥀✍

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