In questa casa, nostra nuova dimora, almeno per un po', sembrano mancare molte cose, ma per lo meno c'è un bagno con un water, un lavandino e una doccia. Sacra doccia! Se non ci fosse stata non so proprio cosa avrei fatto dopo essermi sciolto a causa delle ore di sudata estrema che ci ha fatto passare Zorro con grande sadismo. Mi gusto estasiato la gioia del getto di acqua fredda sui muscoli indolenziti. Spero con tutto il cuore che non tocchi a me il turno di guardia di stanotte perché ho proprio bisogno di una bella dormita per riprendermi, ma con la mia fortuna non so se il mio desiderio si avvererà. Dopo che ci siamo dati tutti una rinfrescata, mentre mi pettino davanti allo specchio, vengo affiancato da Michi mentre si mette della crema sul viso per cercare di farlo sgonfiare.

«Certo che è proprio tosto!» esclama la mia amica. «Credo che potrebbe anche farcela a renderci dei veri guerrieri, a metterci in riga tutti quanti.»

«Ammettilo, in realtà speri che Lex diventi un super macho muscolo.»

«Be', non sarebbe così male» dice con un sorrisino furbetto sulle labbra subito sostituito da una smorfia.

«È tanto doloroso?» le chiedo indicando la faccia.

«Posso sopportarlo» risponde guardando con espressione triste la sua immagine riflessa. Sembra uno scoiattolo con le ghiande nella guancia.

«Mi spiace davvero per quello che è successo.»

«È inutile pensarci ora, vedi piuttosto di non farti ammazzare, capito?»

«Ci provo.»

«Ed, non vorrei perderti per nulla al mondo» dice abbracciandomi. La stringo a me per farmi forza, spero tanto di non lasciarci le penne in questa faccenda, anche se ha preso una bruttissima piega per me.

«Pronta per domani?»

«Ah ah ah, sicuramente, non vedi come sono atletica.» E per dimostrarlo mi mostra un braccio sottile appena incurvato da un piccolo muscoletto. Rido.

Secondo me quest'addestramento sarà un assassinio di massa, ma non mi sembra il caso di spegnere così il suo ottimismo. Zorro ha ironicamente affermato che quelli di oggi erano facili esercizi per dilettanti, giusto per attivare un po' quelle fibre muscolari che non hanno la più pallida idea di cosa sia la fatica. Ahimè, su questo ultimo punto ha ragione, ma sul fatto che fossero facili nutro molti dubbi. Se questo è solo l'inizio, non oso immaginare come sarà domani.

«Allora, chi fa il turno di guardia stanotte?» chiede Greg, probabilmente augurandosi che non tocchi a lui, come credo ognuno di noi stia pregando dentro di sé. «Forse dovremmo fare una tabella per organizzare le veglie, così da sapere anche se sono distribuite in modo equilibrato e che non vengano commesse ingiustizie.»

«Be', la faremo domani, per ora io propongo Quattrocchi e Liv» risponde Zorro facendosi beffe di me.

«No, no, no. Io protesto vivamente» mi oppongo.

«E chi dovrebbe farlo, secondo te, Sofia?»

Maledetto! Sa sempre dove colpirmi per affondarmi. È perfettamente consapevole che facendo il suo nome lei non si vorrà più tirare indietro, ma entrambi siamo coscienti del fatto che dovrebbe riposarsi, non stare sveglia per ore e ore. È un vile ricatto. Ma a ben vedere potrebbe farlo lui. Perché proprio io?!

«Perché non lo fai tu? Non hai nemmeno fatto fatica oggi.»

«Mica sarai affaticato! Era una cosetta da nulla quella di oggi» dice sornione.

Vuole forse umiliarmi davanti a tutti?! Ovviamente sì, come sempre.

«E va bene» accetto, sebbene con un grande sforzo per non strangolarlo. E così mi ritrovo a non poter dormire.

Fuori da queste pagineWhere stories live. Discover now