#107

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Mentre era ad asciugarsi i capelli, decidesti di riposarti un po'. Tirasti fuori il telefono, ti infilasti sotto le coperte e, dopo aver scelto la tua playlist preferita, passasti un po' di tempo a leggere le notizie.

Il suono del phon cessò presto. Eri invidiosa della velocità con cui si asciugasse i capelli. La porta del bagno si aprì, rivelando il ragazzo con indosso il pantalone del pigiama.

Prima che potessi fare commenti sul suo torso, ti arrivarono i suoi vestiti in viso.

"Grazie."

Commentasti sarcastica, lasciandoli cadere sul pavimento.

"Di niente."

Disse appoggiandosi sul letto e sfiorandoti lievemente le labbra, che si separarono in un sorriso.

Poggiasti due dita sotto al suo mento, portandolo più vicino. Ultimamente eri stata presa dalla scuola e dal tirocinio; ti mancava stargli vicino.

Si arrampicò sul letto, sovrastandoti.

"Ci stiamo prendendo un po' troppe confidenze, non credi?"

Dicesti scherzando.

"Dobbiamo riprendere quello che abbiamo iniziato, non è educato lasciare le cose a metà."

"Che gentiluomo."

Sorrise vanitoso, come per dire "sì, esattamente".

Tornò sulle tue labbra, ma si interruppe subito.

"Dimenticavo. Ho una cosa per te."

Disse allontanandosi e aprendo il comodino.

"Un preservativo?"

Pensasti ad alta voce.

"Fingerò di non aver sentito."

Disse rovisitando. Tirò fuori una scatoletta blu, chiusa da un fiocco bianco.

"Credo sia illegale sposarci ora."

Ti guardò, o meglio, ti incenerì con lo sguardo, poi si sedette sul letto, accanto a te.

"È una cosa stupida, l'ha presa mia madre tempo fa, se non ti piace puoi non metterla."

Disse passandotela e diventando rosso. La apristi curiosa.

Era una collanina semplice, con nulla di distintivo se non un ciondolino, dorato come il resto.

"Quindi tua madre mi ha comprato una collana con la "K"?"

Si ammutolì, come se fosse stato colto sul fatto.

"Se non ti piace-"

"La adoro."

Dicesti sorridente. Lo sentisti tirare un sospiro di sollievo. Ti diede una mano a metterla, perché per l'emozione non trovavi l'aggancio. Le sue dita sfiorarono la nuda pelle del tuo corpo, provocandoti un brivido che percosse l'intera colonna vertebrale.

Corresti goffamente verso uno specchio, cercando di vedere come ti stesse.

Non era appariscente e non spiccava fra i vestiti, anzi era piuttosto semplice. Per quanto la bugia della madre potesse sembrare credibile, non facesti a meno di notare che era più il suo stile. Se l'avesse presa sua madre sarebbe stata 24 carati di oro massiccio cosparso di strass e Swarovski.

"Grazie."

Dicesti lanciandoti su di lui per un abbraccio.

"Non devi fingere che ti piaccia-"

"Ho detto che mi piace. Se dico che mi piace è perché mi piace."

Sentenziasti. Annuì, come se fosse stato colto di sorpresa.

"Avrei dovuto dartela dopo la nostra uscita al Luna park, ma non sono riuscito a trovare il momento."

Sussurrò.

"Quanto sei sdolcinato."

Dicesti prendendolo in giro.

"Padre fondatore del romanticismo."

Disse inchinandosi, poi ti guardò torvo.

"Che hai da guardare?"

Chiese notando la tua espressione.

"Niente. Non mi sembravi il tipo di persona che fa questi regali."

Sorrise, prendendoti per i fianchi.

"È perché non lo sono. Però ho pensato ti sarebbe piaciuta- solo che sono finito col lasciarla nel comodino per settimane."

Disse l'ultima parte quasi ridendo di sé stesso.

"Perché me l'hai data ora?"

"Perché sono senza maglia e speravo ti distraesse abbastanza da accettare il regalo senza domande."

Scoppiasti a ridere.

"Missione fallita."

Commentasti.

"Ti sta bene."

Disse sfiorando la collana con le dita. Evitasti di dire che sembravi un cane con l'etichetta e sorridesti.

"A me sta tutto bene."

"Questa ti sta particolarmente bene."

"Cos'è, stai cercando di corrompermi?"

"Indovinato."

Disse poggiando le labbra sulle tue. Sarai anche stata la sua prima ragazza, ma sapeva sicuramente creare l'atmosfera.

Il bacio diventò presto più intimo, più personale. La sua lingua si fece spazio nella tua bocca e viceversa. Le sue mani, prima salde sulla tua vita, viaggiavano indisturbate sul tuo corpo, come se fosse argilla da modellare. Facesti un passo indietro, in cerca d'aria.

Passò un dito sul tuo collo, afferrando piano la collana. La tirò verso di sé, costringendoti ad avvicinarti.

"Miglior acquisto che abbia mai fatto."

Disse guardandoti dall'alto in basso, fiero del suo operato. Prima che potessi ribattere, eravate di nuovo uniti.

Spazio autrice

Scusate la brevità di questo capitolo, ma sono sommersa dallo studio^^

Piccolo spoiler, leggete solo se volete;

Per chi lo ha chiesto con tanta passione, martedì parte smut.

Bora~bakugokatsukixreaderWhere stories live. Discover now