#106

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Quando finì col phon, a fatica, riapriasti gli occhi, pronta a specchiarti. Aveva una faccia strana, come se stesse cercando di non ridere (o quello, o era costipato).

"Che c'è?"

"Nulla, nulla."

Aggrottasti le sopracciglia e prendesti uno specchio.

"Huh?"

Lo pulisti meglio con la manica della maglietta che ti aveva prestato.

Il riflesso era sempre lo stesso.

"Vuoi essere decapitato ora o subito?"

Dicesti guardandolo con un sorriso smagliante, che era tutto fuorché rassicurante.

La capigliatura che ti aveva gentilmente fatto, assomigliava al figlio dei capelli di Kirishima, di Bakugo e di president Mic. Sfidando le leggi della fisica, era riuscito a portarli tutti verso l'alto, senza l'uso del gel o della lacca.

"Io credo ti donino."

Disse cercando di non cascare a terra per le risate. Con un movimento degno della tua delicatezza, lo spingesti a terra. A causa delle risate, non riuscì nemmeno a opporre resistenza.

Per quanto avessi voluto piantargli le nocche in fronte, decidesti di non rischiare lamentele future.

Gli montasti a cavalcioni sul petto e, con un rapido movimento gli bloccati le mani sopra la testa.

"Non è da te prendere così l'iniziativa."

Disse alzando un sopracciglio. Curvasti gli angoli della bocca in un sorriso angelico e gli piantasti due dita nel fianco, facendogli il solletico.

L'intera esperienza fu qualcosa di sovrannaturale. Non avevi mai visto qualcuno con tanta forza nel bacino. Con un solo colpo involontario di fianchi, riuscì a sbalzarti dall'altra parte della stanza, mentre cercava di non morire per le convulsioni dovute alle risate.

Dal canto tuo, eri semplicemente frastornata, incredula di quello che fosse appena successo. Eri a terra, con la schiena rivolta verso l'alto a fissare il soffitto, incapace di determinare se avessi perso conoscenza o meno. Sbattesti le palpebre un paio di volte. Come un insetto bloccato sul dorso, non sapevi come procedere.

"Tutto bene?"

"TuTtO bEnE?"

Ripetesti facendogli il verso.

"Sono stata sbalzata a 150 km/h dall'altra parte della stanza. Il trauma cranico e le sette costole rotte sono d'obbligo."

Dicesti fulminandolo con lo sguardo, massaggiandoti il retro della nuca.

"Melodrammatica. Te lo sei cercato."

"Hai iniziato tu."

"Guarda che ti si sono già abbassati i capelli."

Ti guardasti allo specchio.

"Sembrano una pianta appassita."

"Non offendere la mia creazione."

"Il tirocinio da Best Jeanist è stato un duro colpo."

Commentasti, mentre il biondo era nuovamente bloccato, rivivendo i ricordi causati da una specie di PTSD.

Andasti in bagno, te li spazzolasti verso il basso senza successo, così decidesti di farti una treccia. Se avete i capelli troppo corti per le trecce (come me) ho solo una cosa da dirvi; sfiga.

Sembro la versione 2021 di Pippi Calzelunghe ma potrebbe andare peggio. Pensasti sorridendo allo specchio.

Delle braccia cinsero la tua vita, spostandoti leggermente all'indietro, mentre una bocca scoccò un rumoroso bacio sulla tua guancia.

Bora~bakugokatsukixreaderWhere stories live. Discover now