#54

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La mattina dopo ti svegliasti dolcemente, disturbata da un raggio di sole che dalla finestra ti arriva in viso. Sbuffasti sonoramente e ti forzasti ad aprire gli occhi. Ti ci volle un po' ad abituarti alla luce del mattino, poi ti alzasti definitivamente.

A giudicare dall'intensità della luce e dall'assenza di cinguettii supponesti di aver tranquillamente ignorato la sveglia. Cercasti il telefono e fu in quel momento in cui ti ricordasti perché la sveglia non aveva suonato. L'avevi spento e avevi messo la modalità "non disturbare". Ti schiaffeggiasti mentalmente e prendesti in mano l'orologio. Le 7 del mattino. Per tua fortuna, il tuo orologio biologico funzionava ancora decentemente e ti aveva permesso di svegliarti solo mezz'ora dopo il suono della sveglia.

In quel momento ti ricordasti dell'assenza di qualcosa, più precisamente di qualcuno, e quel qualcuno era Katsuki. Corresti a guardare sul terrazzo, ma non c'era.

"No, mi ricordo di averlo fatto entrare."

Dicesti rilassandoti. Apristi la porta del bagno, ma non c'era nessuno, così decidesti di prepararti, se avessi saltato la colazione saresti stata in grado di arrivare in tempo per le lezioni. Ti cambiasti velocemente e ti lavasti a velocità supersonica. Proprio nel momento esatto in cui uscisti dal bagno la porta della tua stanza si spalancò, rivelando un ragazzo biondo con in mano un vassoio, contenente due piatti fumanti.

"Katsuki."

Sorridesti.

"Buongiorno."

Disse, posando lievemente le sue labbra sulle tue e poggiando il vassoio sulla scrivania. Sorridesti.

"Come mai non mi hai svegliata?"

"Se ti avessi svegliata non mi avresti lasciato cucinare la colazione da solo."

Disse sorridendo. Ti sedesti accanto a lui, pronta a mangiare.

"Come mai così servizievole? Hai bisogno di qualcosa?"

Chiedesti affondando le bacchette nel cibo.

"Non posso essere fantastico senza avere un secondo fine?"

Disse tirandoti scherzosamente un nocchino in fronte. Fingesti di pensarci su.

"No."

Ridesti piano, mentre cercavi di infilare un boccone fin troppo grosso in bocca.

"Fai silenzio e apprezza, ingrata."

Ridesti e basta, facendolo innervosire.

"Va bene, allora suppongo tu non lo voglia."

Disse, tirando via il tuo piatto.

"Scherzavo, scherzavo! Lo apprezzo, moltissimo, issimo, issimo!"

"Sarà meglio."

Disse rimettendoti il piatto.

Dopo poco finiste la colazione, così decideste di prepararvi.

"Esci senza telefono?"

Chiese perplesso.

"È rotto, non servirebbe a niente portarlo."

Mentisti liquidando la questione.

"Questo spiega perché non ti sei svegliata prima."

Disse uscendo e prendendo anche la tua borsa, caricandosela in spalla. Arrossisti lievemente.

"Vieni?"

Con la testa ti fece cenno di seguirlo, così facesti. Il viaggio verso la classe fu tranquillo, e anche l'arrivo fu piacevole. Eravate fra i primi e, apparte qualche occhiata maliziosa da parte delle ragazze, non successe niente degno di nota.

Bora~bakugokatsukixreaderWhere stories live. Discover now