33. Aggiustami

588 28 5
                                    

"L'amore è così: rischi tutto e pretendi poco, ma alla fine perdi qualunque cosa

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

"L'amore è così: rischi tutto e pretendi poco, ma alla fine perdi qualunque cosa."

🥀

Non aveva mai passato tanto tempo a fissare fuori dalla finestra. Heaven si sentiva ipnotizzata dal modo in cui la neve aveva preso a cadere sulle strade di Londra. Era solo l'inizio di dicembre, ma sembrava già Natale inoltrato, nonostante lei non riuscisse a percepire quella fatidica magia che di solito caratterizza quella festa. L'unica cosa che riusciva a sentire era una profonda tristezza.

Ne aveva vissuti di momenti tristi, anche troppi, ma nessuno eguagliava quello: si sentiva svuotata, come se la storia con Harry l'avesse consumata una volta per tutte. E non c'è niente di più triste del vuoto, peggio ancora del fatto che sai che mai nessuno sarà più in grado di riempirlo, se non la stessa persona che te l'ha causato. Ma non sai mai se tornerà quella persona e anche se dovesse farlo, anche se dovesse tornare, non sai mai se sarà capace di aggiustarti.

Harry l'aveva rotta troppe volte, il passato l'aveva rotta troppe volte, e forse era arrivato il momento, quel momento, in cui non si poteva più rimediare.

L'amore è così: rischi tutto e pretendi poco, ma alla fine perdi qualunque cosa.

A lei non restava più niente a cui aggrapparsi, nessuna speranza, nessuna emozione, perché le uniche che provava erano rabbia e dolore e se si fosse aggrappata ad una di esse si sarebbe semplicemente lasciata andare per poi crollare inevitabilmente.

Harry invece non demordeva. Continuava a chiamarla, mentre lei continuava a rifiutarlo, ad inviarle messaggi ai quali lei non rispondeva. E lui si sentiva frustrato, il doverla rincorrere così lo stava facendo impazzire. Se l'era vista scivolare tra le dita e non era riuscito ad afferrarla in tempo. Ma non poteva lasciare che si allontanasse troppo da lui, doveva recuperarla, trattenerla a sé abbastanza per tutta una vita.

E questo suo atteggiamento testardo e ostinato non sorprese Heaven, se lo immaginava che si sarebbe comportato così, perché era tipico di lui. Così come non la sorprese il fatto che se lo ritrovò fuori dai cancelli della scuola solo due giorni dopo. Le ritornarono tante immagini del passato nella mente, di tutte le volte in cui si erano trovati davanti quegli stessi cancelli e se ne erano dette di tutte, dalle cose positive alle cose negative. Un nodo in gola le si formò, motivo per cui accelerò il passo, colpita da una speranza vana che lui potesse lasciarla andare. Ma come è già stato detto, la speranza era vana.

«Heaven, aspetta!» la seguì.

Ma lei neanche l'ascoltò. Iniziò a cercare le chiavi della sua auto dentro la borsa, con le mani che persino le tremavano. Lo odiava, odiava sentirsi così e odiava lui per renderla così tanto fragile e stupida. Non importava quanto fosse cambiata e quanto tempo fosse passato, l'effetto che alla fine le faceva era sempre lo stesso: la distruggeva e lei non sapeva più reagire.

Anime in fiamme [HS]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora