26. How To Say Goodbye?

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"Avrei potuto ucciderlo... E... Posso sempre farlo... Ma tu puoi salvarlo di nuovo, puoi... Lasciare la presa e andartene!"
Cáel sfiorò la guancia di Émer che scosse la testa "Resta con me, questa vita è mia e posso condividerla con te"
"Lo ucciderai, lo consumerai come un cancro, rendendo la sua fragile esistenza drasticamente rapida..." Fraech avanzò verso di loro e scansò con incredibile agilità Garvin che gli era scagliato contro.
Cáel si strinse, sentiva la sua essenza venir meno, mentre le ruspe spezzavano le rocce, polverizzavano ogni traccia di ciò che era stato.

Émer protese le mani verso l'altro. "Ti prego... Cáel... Resta con me!"
Si sentiva ancora un bambino di fronte a lui. Così alto e imponente anche se ferito dal suo sguardo triste. Nonostante fosse terribilmente spaventato dalla fine, sentendosi solo, tradito si era frapposto tra lui e la morte nonostante fosse un piccolo fastidioso estraneo. Lo aveva fatto senza alcun motivo o secondi fini, puro istinto. Émer comprendeva che il suo amore era sbocciato in quel momento, malgrado non ne fosse consapevole. Ma adesso lo osservava impotente mentre l'uomo che amava si faceva sempre più evanescente perché si rifiutava di possederlo un'ultima volta, nonostante fosse l'unica scelta per non finire nell'oblio.

"Non gli farai del male, se accetterò la mia morte, se mi lascerò cadere per un'ultima volta? Tu... te ne andrai?" Lo spettro sentì il sangue inzuppargli ancora le vesti, si guardò la mano, poi osservò il cemento coprire ogni cosa, la sua fossa, il suo passato, spazzando tutto. "Gli permetterai di vivere la sua vita?"
"Certamente, a differenza tua, la mia parola vale qualcosa"

"Tu non sei mai stato migliore di lui" ringhiò Émer
"No, siamo uguali... Non siamo mai stati in grado di avere una vita normale... Ma adesso posso scegliere di nuovo di proteggerti, di lasciarti vivere una vita lunga e spero, felice"
Lo spettro sentiva ogni sua parte sbriciolarsi scivolare verso la fossa.
"No Cáel voi non siete assolutamente uguali, tu mi hai salvato... Hai sempre provato a fare del tuo meglio con quello che avevi, ti sei fidato nonostante ti abbiano tradito sin dalla tua nascita e ti sei fidato di me lasciandomi entrare. Lascia che sia io a salvare te stavolta...Ti prego, io ti amo"

Ma a quelle suppliche Cáel scosse la testa mentre la sua figura si faceva sempre più incorporea. Si allontanò fino a raggiungere il bordo della fossa.
Doveva solo cadere un'ultima volta, per Émer, lo aveva sempre fatto per lui. Prima ancora di sapere di amarlo, di prendere consapevolezza di esso, quel filo rosso li aveva già legati.
Per esso doveva lasciarsi andare un'ultima volta.
Si voltò verso il suo Émer allargò le braccia mentre il suo piccolo vivente correva verso di lui "Ti amo anche io, per questo devo farlo"
La fossa lo richiamava, un'ultima volta.

Émer lo invocò slanciandosi verso di lui ma Garvin lo afferrò impedendogli di precipitare nel vuoto. Garvin osservò il cemento ricoprire la fossa, il suo sepolcro era scomparso.
Émer tremava tra le sue braccia, scosso dai singhiozzi.

Fraech avanzò trionfante. Aveva vinto lo aveva cancellato eppure non sentiva alcuna gioia, perché fino alla fine gli aveva negato la sola cosa che voleva, che avrebbe voluto vedere in quella scatola di latta nel momento esatto in cui gliel'aveva data. Voleva vedere la loro vita assieme in quella scatola, ma per lui era sempre rimasta vuota. Così Cadde.

Garvin sobbalzò quando lo intravide scivolare giù davanti a loro e spezzarsi sul cemento, morto.





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