DOPO IL BACIO

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POV DI THOMAS:
La mattina seguente mi svegliai, e ci misi un po' per realizzare il perchè fossi accanto a Y/n. Mi ricordai del giorno prima, e sorrisi istintivamente. Guardai il telefono, erano solo le otto, potevo concedermi di restare a letto ancora un po' visto che saremmo andati a Sanremo nel pomeriggio. Lei stava ancora dormendo, quindi non volevo alzarmi: avevo paura di fare troppo rumore e di svegliarla. Rimasi a guardarla pensando al giorno prima, ancora non credevo a tutto quello che era successo. Non credevo di essere capace di parlare a Y/n in modo così diretto fin quando non era successo. Adesso lei conosceva, anche se in parte, uno dei miei più grandi traumi, ed il nostro rapporto era sempre più stretto. Pensavo anche a cosa sarebbe successo se gli altri avessero saputo che avevamo chiarito, e già immaginavo le urla di gioia di Vic. In realtà non sapevo se per la band sarebbe stata una cosa buona, perchè ciò voleva dire che da quel momento in avanti sarei stato più indaffarato. Ma ora non volevo pensare ai lati negativi della cosa, non trovavo nessuna utilità nel farlo. Il ricordo del bacio della sera prima non voleva uscire dalla mia testa. Era stato qualcosa di stupendo, era la prima volta che mi capitava di baciare una persona per cui provavo realmente dei sentimenti. Adoravo tutto di lei, mi piaceva il suo carattere che riusciva ad adattare alle circostanze in cui si trovava, mi piaceva il fatto che mi aveva dato delle attenzioni la sera prima, anche se sapevo di non meritarmele dopo il mio comportamento. Dopo averle mostrato il mio lato più sensibile non avevo paura che lei lo dicesse in giro o che si allontanasse, cosa che invece succedeva con altre persone. Essendo perso nei miei pensieri quasi non notai i suo occhi aprirsi, quello che mi fece "tornare a terra" era il suo sorriso.
"Buongiorno" Sussurrai dolcemente accarezzandole il viso. Lei sbadigliò e con voce assonnata mi chiese:
"Buongiorno, ma che ore sono? Cosa ci fai qui? Non dovevi provare per Sanremo?" Si sentiva dal tono di voce che era appena sveglia e piuttosto confusa.
"No amore, dobbiamo andare di pomeriggio oggi" Risposi sorridendo compiaciuto per il fatto che si preoccupasse così tanto per me. Ci abbracciammo e sentimmo entrambi le farfalle nello stomaco.
"Facciamo colazione? Ho fame" Le chiesi. Lei annuì.

POV DI Y/N:
Mentre andavamo a fare colazione Thomas mi teneva per mano, non sapevo se aveva intenzione di parlare di noi agli altri Måneskin, ma se lo avesse fatto non glielo avrei potuto impedire. In salotto c'erano Vic e Damiano che facevano colazione e, appena Thomas li notò, mi lasciò la mano.
"Buongiorno" Salutai.
"Vi preparo il latte?" Chiese Vic. Insistetti per prepararlo io, perchè mi metteva un po' a disagio, ma alla fine vinse lei.
"Dov'è Ethan?" Chiese Thomas non vedendolo dalla sera prima.
"Sta ancora dormendo, ieri si è stancato molto" Gli rispose Damiano, che, essendo in camera con lui, sapeva cosa stesse facendo.
"Allora Y/n, hai deciso se venire con noi e restare alle prove o andare direttamente da sola alle otto?" Mi chiese Damiano. In realtà non ci avevo minimamente pensato, ed in quel momento feci la scelta più ovvia.
"Verrò più tardi, entro stasera devo consegnare un video" Risposi.
"Non mi avevi detto che avresti provato a finirlo ieri sera?" Chiese Vic.
"Ero stanca dopo Sanremo, poi mi sono addormentata appena ho toccato le coperte" Mentii. Dopo aver fatto colazione mi vestii e mi misi al computer: anche se non avevo molta voglia di lavorare quel giorno dovevo. Non passarono nemmeno 20 minuti che sentii la porta aprirsi e Thomas che mi parlava. Tolsi le cuffie per sentirlo meglio.
"Y/n, veramente vuoi andare a piedi, da sola ed in tarda serata per strada?" Non capivo a cosa si riferisse.
"Cosa intendi?" Chiesi confusa.
"Perchè non vieni prima con noi a Sanremo?" Ecco cosa intendeva: non voleva che andassi da sola, a piedi e alle otto di sera per strada. Capivo preoccuparsi per me, ma non fino a questo punto, ero
"Ho un video da finire entro oggi, e probabilmente mi impiegherà l'intero pomeriggio" Gli spiegai.
"E se lo consegni in ritardo?" Mi chiese lui.
"Perchè dovrei? Sono sempre molto precisa nelle consegne a meno che non abbia grossi problemi, ed il fatto di dover semplicemente camminare per strada non mi sembra un problema così eccessivo" Forse ero troppo "precisina" in quel momento, ma l'importante era aver detto quello che pensavo.
"Hai ragione, ma io non voglio annoiarmi per tutto il tempo che dovremo aspettare prima delle prove"
"Al massimo potrai messaggiarmi o chiamarmi, ma non preoccuparti, non c'è motivo di essere in pensiero per me" Gli spiegai. Parlammo e poi mi venne in mente un dubbio.
"A proposito, hai intenzione di dire qualcosa a qualcuno?" Thomas aveva capito che mi riferivo al nostro rapporto.
"Non penso che adesso sia il momento giusto, Vic è già abbastanza in ansia per Sanremo, e svenirebbe appena le daremmo la notizia" Ridemmo come dei bambini, ma quello che aveva detto era la verità.
"Poi, prima di raccontare di noi a qualcuno dobbiamo capirlo, intendo, cosa siamo noi due?" Voleva sapere se per me lui fosse di più di un semplice amico. La domanda mi sembrò parecchio strana, (soprattuto perchè, dopo due baci cosa si aspettava che gli rispondessi?) ma sapevo benissimo come rispondergli.
"Sicuramente non solo amici" Mi accarezzò una guancia e mi baciò appassionatamente. Misi le mie mani sulla sua vita, lui mise le sue sul mio collo. Non me lo aspettavo così in fretta, infatti rimasi stupita. Era fantastico: eravamo in piedi, al centro della stanza e tutti rossi che ci baciavamo. Sembrava essere tutto perfetto, ma non fu così. Prima sentimmo un rumore di passi, poi quello di una porta che si apriva. A quel rumore io e Thomas cercammo di staccarci il più velocemente possibile, ma ormai chiunque avesse toccato la maniglia della porta già ci aveva visti.

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THOMAS RAGGI X Y/NWo Geschichten leben. Entdecke jetzt