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- Ash, dovrai utilizzare la tua abilità per fuggire! Ti spiego il piano...Passeremo per i condotti fino a raggiungere questo punto...-

Fyodor con una vite del suo letto si era intagliato sulla mano l'intera piantina dei condotti di areazione.

Lo aveva fatto per me.

Non capivo come ci fosse riuscito, ma era stato incredibile!

Ogni tanto le notti precedenti sentivo degli strani rumori provenire dalla grata, ma non avrei mai pensato che...

- Mi stai ascoltando? Quando scenderemo dal condotto dovrai far esplodere nel modo più discreto possibile le guardie di questo settore...-

Era l'unico che ci teneva veramente a me: mi tranquillizzava sempre e mi faceva sorridere. Quando guardavo i suoi bellissimi occhi, ogni problema sembrava sparire.

Ormai eravamo cresciuti insieme, io avevo tredici anni, lui quindici.

Era cambiato molto da quando ci eravamo conosciuti, ma non come si approcciava con me.

Era l'unica persona che mi volesse viva.

Che mi volesse bene.

- Fyodor?-

- Che c'è?-

- Ti amo-

Allungai il collo verso di lui e lo baciai. Per un momento rimase scioccato, ma non si ritrasse, divenne soltanto rosso nel viso. Successivamente sentii le sue braccia avvicinarmi a lui e le sue labbra ricambiare il bacio. Intrecciai la mano tra i suoi lunghi capelli scuri che amavo tanto mentre si metteva a carponi su di me e con la lingua mi solleticava il palato.

...

- Sei pronta?- chiese porgendomi la mano dal condotto.

- Mai stata così pronta-

Iniziammo a strisciare per le strette vie polverose. Ero dietro di Fyodor: lui aveva la mappa completa e mi guidava.

Si bloccò di colpo e mi fece segno di rimanere in silenzio: sotto di noi stavano passando degli uomini.

Una volta andati, riprendemmo il percorso.

Fyodor si fermò nuovamente, ma questa volta cominciò ad allentare la grata sotto di noi.

- Vai- mi sussurrò.

Mi buttai di sotto. Mentre ero ancora in volo attivai la mia abilità e tutti i presenti nella stanza caddero a terra.

- Ottimo, prendi una delle loro carte magnetiche e seguimi!-

Come faceva a conoscere tutti i corridoi dell'edificio?

Cazzo si era studiato tutta la piantina della Inston per me?

Mi prese per mano e cominciò a correre: eravamo scalzi e quindi silenziosi come due topolini. Dato che ultimamente avevo perso molto peso, la gonna della mia divisa scendeva e dovevo tenerla con l'altra mano.

Attivai nuovamente la mia abilità per fare fuori altri uomini.

- Ly siamo vicini all'uscita preparati-

Improvvisamente sentii uno sparo alle nostre spalle.

- Fermi!- urlò un uomo armato.

𝑳'𝒆𝒔𝒔𝒆𝒏𝒛𝒂 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒂 𝒑𝒂𝒖𝒓𝒂 - 𝑫𝒂𝒛𝒂𝒊 𝑶𝒔𝒂𝒎𝒖 𝑿 𝑶𝒄 ✞︎Where stories live. Discover now