chapter 2

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Erano le 4:00 e le mie palpebre non avevano intenzione di sigillarsi lasciandomi in un docile e grazioso sonno. Avevo paura. Paura che qualcuno scoprisse parte del mio passato, paura che qualcuno a cui tengo muoia da un momento all'altro, paura del mondo e di quello che può fare da un momento all'altro, quando meno te lo aspetti. Una volta capito che quei pensieri avrebbero tormentato il mio sonno decisi di abbandonare questi pensieri e di scendere in cucina per prendere un bicchiere d'acqua, ma qualcuno mi precedette...
"oh anche lei è sveglia?" disse la ragazza sorridendo, che dopo quche secondo riuscì ad inquadrare.
Cazzo se aveva un bel sorriso. Or acapivo come otteneva le informazioni per lo S.H.I.E.L.D. E a proposito di S.H.I.E.L.D., lei ne faceva parte e avrebbe sicuramente fatto un rapporto su di me
"si non riuscivo a prendere sonno" dissi facendo un debole sorriso. Volevo sentirmi spensierata e parlare senza preoccuparmi troppo a cosa dire.
" neanche io, ma non per la festa perché non ci sarò" affermò lei
Al suono di questa frase non sapevo se essere contenta, perché così non l'avrei avuta tra i piedi o essere preoccupata, perché forse mi aveva scoperta e sarebbe andata a dire tutto ai suoi superiori.
"oh mi dispiace" dissi in tono calmo
" se non ti dispiace posso sapere il motivo?" chiesi per capire bene cosa stesse accadendo.
Per un attimo aveva un espressione sorpresa, probabilmente non si aspettava questa richiesta, ma poi con molta tranquillità mi disse: "devo occuparmi alcune cose della Stark industry."
E da lì silenzio tombale.
" io vado in camera magari vedo se prendo sonno" dissi con un falso sorriso in volto
"oh... certo, vado anche io" rispose.
La vidi andarsene con un espressione un po' dispiaciuta. Ma non ci diedi molto peso. Così andai in camera e mi addormentai.

Mi svegliai. Non avevo mai dormito così tanto in vita mia. Decisi di scendere giù dove ad aspettarmi c'era quel deficiente di Stark.
" oh buongiorno dormito bene?" disse con tutto il suo sarcasmo.
" ah ah ah che ridere Stark" dissi facendo una finta risata e prendendo qualcosa da sgranocchiare.
" oh comunque la festa è stata anticipata, andremo alle 17:00"
" E me lo dici soltanto ora? Non potevi avvisarmi" chiesi io quasi sputando il pezzo di brioche appena morsicato.
" mh si... interessante." rispose lui
Roteai gli occhi al cielo, lasciandomi scampare un piccolo sorriso.
"Scegli qualcosa di carino" urlò lui alle mie spalle
" dillo a te stesso" risposi sparendo dalla sua vista dirigendomi in camera. Solitamente mi vestivo quasi sempre sportiva,con qualcosa di casual, insomma passavo la maggior parte del tempo ad aiutare Tony in laboratorio, quindi non avevo bisogno di vestirmi elegante. Infatti nell'armadio non avevo molto di "elegante". Però per quella festa avevo in mente di mettere un abito abbastanza carino.

Dopo un'ora circa optai per un vestito arancione che arrivava a metà coscia, e aveva delle bretelle molto sottili, in più ho scelto di abbinare una collana,dei bracciali e degli orecchini in oro; e infine dei tacchi a spillo dello stesso colore del vestito. Controllai l'orario e notai che erano le 16:31 così decisi di andare a fare una doccia per rinfrescarmi per poi prepararmi per la festa.

Ero pronta. Stark era pronto. Pepper era pronta. Stavamo per salire in macchina per andare alla festa tanto attesa, quando vidi Natasha scendere con un vestito rosso acceso con una cintura dorata in vita. Era fantastica ma perché vestirsi così eleganti?. Era questa la domanda che mi girava in testa che però dopo qualche secondo ricevette una risposta. Sarebbe venuta con noi. E infatti era così.
"scusate il ritardo" disse lei un po' imbarazzata
"oh Sheila cambio di programma Natasha viene con noi" disse Tony
"oh fantastico. Si. Grandioso" risposi io

Arrivammo alla festa.
Vidi Natasha allontanarsi per prendere dei drink, per poi tornare subito dopo.
"signor Stark ha una cena alle 21:00"
" bene andrò alle 23" rispose lui mettendosi i suoi occhiali. Tipico di Stark, usare occhiali da sole, arrivare di proposito in ritardo e magari farsi qualche ragazza incontrata "casualmente". E nemmeno il tempo di pensarlo che vidi Tony vicino al bancone dei drink con Pepper. Subito dopo si avvicinò Justin, il tipo del tribunale, e la sua giornalista che Tony si portò a letto circa un anno fa. Quando finirino di parlare vidi Tony andare in bagno così decisi di seguirlo, non credevo che dovesse andare in bagno per svuotare le palle, e infatti quando entrai lo vidi fissare lo specchio, con i primi bottoni della giacca sbottonati. Appena entrata lui si accorse della mia presenza ma non disse niente. Silenzio. Sapevamo entrambi quello che stava succedendo. Ma poi Stark si voltò verso di me, guardandomi negli occhi e dicendomi codeste parole: " Altre cattive idee?". Sapevo cosa avrebbe fatto. Ma glielo lasciai fare, se doveva morire avrei preferito vederlo morire felice, e avrei preferito che gli ultimi ricordi che avrei avuto su Tony, sarebbero stati quelli di un Tony spensierato anche se non era così. Nemmeno il tempo di formulare questo pensiero che già si trovava fuori con la tuta pronto a gareggiare. Eh si, gareggiare con delle macchine da corsa di formula 1 ma non ne sono sicura, quel che so è che Stark stava per fare una delle cazzate più grandi. Era sommerso da fan, giornalisti ma a lui non fregava molto di loro. In lontananza vidi la giornalista e Justin parlare,o meglio lui parlava, lei non era molto interessata a lui ma guardava la TV dietro di lui, che proiettava Tony
" che senso ha avere una macchina da corsa e non guidarla?" disse Tony
In meno di un secondo vidi Pepper sbiancare e chiamare subito Natasha.
" Natasha lei ne era informata?" disse in preda al panico
"no signora non ne sapevo niente"
" chiama happy"
"subito signora"
Non nego che anche io ero preoccupata ma cercai di non darlo a vedere, e cercai di tranquillizzare Pepper ma invano. Lei voleva fermarlo. Era preoccupata per lui, come sempre. 'Forse perché lo ama' pensai.
Nel frattempo notai un uomo che era entrato nella pista, con molta tranquillità, e non lo notai solo io ma anche Pepper e gli ospiti che iniziarono ad agitarsi. Improvvisamente inizia a far uscire delle specie di fruste luminose.
Sheila: "Stark". Sussurrai. Cerca lui.
Arriva Happy con la valigetta, e io e Pepper corriamo da lui.

Saliamo in macchina. Ansia. Panico. Paura. Erano le sensazioni che stavo provando in questo momento. Mentre Happy andava a tutta velocità con l'auto io presi il cellulare per vedere la situazione e non era migliorata cazzo.
" Cazzo!"esclamai io, attirando l'attenzione di Pepper e di Happy.
"cosa? cosa ha quel tipo? cosa ha fatto?" chiese Happy cercando il mio sguardo dallo specchietto.
"non si capisce bene cosa stia usando ma ha appena tagliato un macchina in due con molta facilità, e non manca molto al turno di Stark" dissi non togliendo gli occhi di dosso dal cellulare, per vedere al situazione come procedeva.
Non mancava molto al turno di Stark e questo mi faceva impazzire e non solo me.
" Happy più veloce ha preso Stark" dissi in preda al panico. "Sto andando più veloce che posso". rispose Happy frustato.
Dopo una decina di minuti arrivammo e Happy si schianta sul signore che stava attaccando Stark, e ora che era fermo lo notai meglio. Avevi dei capelli neri lunghi fino alle spalle, un po' sporchi a parer mio è poi un...un reattore. Come quello di Stark. Spalancai gli occhi. Era quello che alimentava "le fruste" del Bruno.
"stavi cercando di aiutare me o lui?" disse Tony un po' incazzato
" cercavo solo di aiutarti" rispose Happy in segno di difesa
"È una pazzia" strillò Pepper a Tony
" no è la sicurezza scarsa non è possibile una cosa del genere" rispose Tony
" la peggior vacanza" continuò Tony, ma non ebbe il tempo di mettere la mano sulla maniglia della portella che il Bruno  taglia la portella della macchina. Oh fantastico. pensai
" Non lasciarlo scappare!" urlò Tony a Pepper
"D'accordo" disse Happy schiacciando più e più volte il tipo strambo.
" Mi dia la valigetta!" urlava Tony riferendosi a Pepper. Solo dopo vari tentativi Tony riesce a prendere la valigetta, dato che Happy continuava a muovere la macchina avanti e indietro per tenere fermo il pazzoide. Era davvero una scena comica peccato che la situazione non lo era altrettanto. Quando finalmente Tony riuscì a prendere la valigetta con un piede la schiacciò e subito diventò Iron man.  E dopo un bel combattimento finalmente Tony riuscì a fermarlo.
La polizia arrestò il bruno che continuava ad urlare a Tony sempre la stessa frase: hai perso
L'armatura di Tony era quasi distrutta e credo che anche lui abbia notato il reattore nel petto dell'uomo
Pepper tirò un sospiro di sollievo. Tony era salvo. Ma non per molto.

Bastardi a mano armata ||Natasha Romanoff Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora