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Il solo pensiero che lì dentro c'erano loro, due persone che non sapevo neanche che esistessero, ma che erano la mia vita, mi faceva morire dentro. Mi avevano dato la vita. Rimasi sulla porta, non avendo la minima intenzione di valcare quella soglia. Presi coraggio, se non lo avessi fatto non sarei andata avanti. Entrai.
Raggiunsi la teca illuminata da miliardi di raggi solari. Quando Sauron arrivò vicino a me, mi disse che stavano sognando in quel momento, perché probabilmente stavano dormendo.
"Mamma, papà..." Disse Taylor per svegliarli.
"Devo presentarvi una persona."
Il mio ragazzo disse che si erano entrambi svegliati.
"Salve. Ehm, io sono, vostra figlia. Forse non vi ricordate neanche più tanto come sono fatta, ma Taylor... Eona, mi ha raccontato che spesso pensate a me. Bhe, ecco, io sono qui. È così strano, nemmeno io pensavo di poter essere vostra figlia, tantomeno sorella di Eona. Fino a l'altro giorno pensavo che mia madre e mio padre fossero delle persone che in verità sono completi sconosciuti. Ho sempre vissuto sulla terra. Quindi, a questo punto, ciao, mamma e papà." Mi resi conto che dagli occhi di mia madre cominciarono a scendere delle lacrime.
"Ti aspettavamo, tesoro. Era da tanto che volevamo vederti. Da quel maledetto giorno in cui tu sei stata rapita da tuo zio... Voleva rapire anche tua sorella, ma non ci riuscì. Lei fu l'unica che stava bene di cui si sapeva qualcosa. Non potevamo fare niente io e tuo padre, eravamo immobilizzati, come adesso. Ma credimi, se fossimo stati in piena forma avremmo sicuramente cercato di riprenderti, di riaverti tra le nostre braccia. Ma forse è stato meglio così, perché non so se saresti viva in questo momento." Disse Sauron, parlando con voce estremamente lenta per cercare di non perdere un minimo pezzo di tutto ciò che sentiva, sottolineando che quella che stava parlando era mia madre.
Sauron riprese a parlare subito dopo.
"Astoria, figlia mia, piccola mia. Non sai quanto vorrei abbracciarti in questo momento. Sono così felice che tu sia viva. Ma non vorrei saltare a conclusioni affrettate, vorrei prima sapere come hai scoperto di essere la principessa."
Riflettei per un po' di tempo prima di rispondere, facendo apparire nella mia mente quei ricordi nemmeno troppo lontani.
"Bhe, come Eona sono appassionata della lettura, così ho deciso di entrare in una biblioteca, insieme a Sauron, il mio ragazzo, per poter prendere qualche libro. Lì mi è successa una cosa strana. Improvvisamente, quando mi sono avvicinata ad un leggio, è apparso un libro che ha cominciato a parlare e a raccontare ciò che è successo prima che venissi rapita, per poi dirmi di essere figlia del re e della regina addormentati e sorella di Eona, la principessa.", dissi tutto ciò con un pizzico di tremolio nella voce, che non avevo mai avuto, perciò mi sorpresi, ma non lo dissi a nessuno.
"Oh, piccola mia, quel libro può essere invocato solo dalla famiglia reale, se stai dicendo la verità allora sei sicuramente nostra figlia." tradusse Sauron accennando che lo aveva pensato mia madre. Ovviamente sentir parlare lui non era come sentir  parlare loro due, sicuramente il tono della voce era completamente diverso da quello che avevano, anzi, avrebbero voluto avere. Ciò mi faceva male.
Guardai per terra senza sapere cosa dire. Non sapevo se ringraziarli o stare in silenzio.
"Fatti descrivere, Astoria."
Sorrisi. Sauron cominciò di sua spontanea volontà a descrivermi.
"Vostra figlia è davvero bellissima. Ha lunghi capelli blu che le sfiorano i fianchi, immagino come quando era piccola, gli occhi misti, azzurri, blu e grigi, la punta esterna è rivolta verso l'alto e la punta interna verso il braccio. Ha le ciglia molto lunghe." Mentre parlava lo fissavo con un leggero sorriso, quasi imbambolata dal suo viso.
"Il naso è all'in su, le narici, però, sono piuttosto larghe. Le labbra sono rosse, molto rosse e fini." Continuavo a guardarlo, accorgendomi che il suo sguardo era rivolto proprio lì, sulle mie labbra. Sapevo che in quel momento le stava guardando solo per descriverle al meglio, ma ciò mi riportava a quando eravamo ancora chiusi all'interno di quella stanza, quando cominciava senza motivo a baciarmi, a quando camminavamo per strada e mi baciava ed anche quando eravamo a casa e mi baciava.
"È alta circa 7 tassi e mezzo (unità di misura inventata da me che esiste su Asima), la sua figura è piuttosto slanciata. È magra, ciò la rende ancora più alta." Continuai a fissare quel ragazzo nonostante avesse finito di parlare.
"Lui è il tuo ragazzo, giusto? Sono contenta sia per te che per lui, ti descrive in maniera sublime, si vede che è innamorato.

Altro capitolo, piuttosto corto, lo so, non odiatemi. Preferisco creare un po' di suspence per aumentare la curiosità.

SofyFantasy

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⏰ Last updated: Nov 22, 2021 ⏰

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La Luce Del BuioWhere stories live. Discover now