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"Cosa succede, piccola?" Stavo respirando affannosamente dopo l'incubo che avevo fatto.
"Oh, Jenny? Jenny, respira. O cazzo!" Stavo avendo un' altra delle mie crisi e non riuscivo a respirare. Tenevo le mani al collo non riuscendo a respirare.
"Non so che fare,piccola. Cazzo!" Gridò.
Mi prese tra le sue braccia posandomi la testa sulle sue gambe incrociate. Avevo fatto un sogno talmente reale che sembrava vero. Mi sembrava di conoscere quell'uomo e quella donna stesi a terra, in più c'era mio padre di mezzo. Cosa centrava lui con tutto questo.
"Sch sch sch sch sch. Calma amore. Rilassati. Qualunque cosa tu abbia sognato non era reale. Capito? È tutto apposto. Non era reale, ok?" La sua voce risuonava nelle mie orecchie come una ninna nanna e mi fece calmare. Solo lui ci riusciva.
Mise una mano sul mio cuore sentendone i battiti accelerati. Mi accarezzava i capelli intrecciandoli fra le sue dita. "Sto meglio." Dissi. " Ma non mi va di alzarmi." Sorrise.
Ripensai al sogno.

Scappa! Scappa! "Sentì una voce femminile urlare. "Sordin, scappa con le bambine!"
Vedevo un soffitto bianco. Sentivo urla, strani rumori e anche il pianto di un bambino. Era stano. Mi sembrava di aver già vissuto quel momento. D'un tratto un rumore più forte degli altri si fece sentire e a aseguire un' urlo si diffuse nell'aria. "Halla!" Subito dopo un altro tonfo.
All'improvviso vidi davanti a me un' uomo dai capelli neri. Era...mio padre. Mi prese in braccio e si diresse verso un'altra culla. C'era una bambina dai capelli castani e mesh colorate di rosa e viola. Piangeva. Si avvicinò e fece per prenderla quando entrò un uomo che non conoscevo. Gridò il nome di una donna che arrivò immediatamente. Vidi solo in quel momento una donna ed un uomo a terra. La donna aveva i capelli blu mentre l'uomo castani con riflessi rosa. Tuttuntratto arrivò una folata di vento. Sembrava un tornando. Mio padre uscì non appena vide volare via la bambina con le mash. Ero ancora in braccio all'uomo.

Mi ricordavo ancora tutto nei minimi dettagli. Tutto.
"Cosa hai sognato?" Non risposi.
"Non lo so." Ero sincera. Non capivo che situazione poteva essere quella.
" Come non lo sai?"
"Non lo so. Non ho capito bene ciò che succedeva, so solo che un uomo ed una donna erano stati feriti e che mi sembravano familiari. C' era anche mio padre e una bambina dai capelli castani e viola." Ci rifletté su per qualche momento.
"Non so cosa dirti, amo..."
Mi alzai ed andai in cucina a bere un bicchiere d'acqua. Camminavo a piedi scalzi nel freddo pavimento di marmo della cucina. Mi avvicinai al bancone e presi una bottiglia d'acqua naturale e la versai in un bicchiere viola e rosa pastello. Sauron spuntò da dietro e mi abbracciò delicatamente. Sorrisi. "Sembriamo una coppia di neo-sposini." Dissi. "Già... Magari un giorno..." Strozzai una leggera risata. Dopo aver bevuto l'acqua mi girai e stampai un veloce bacio sulla guancia. "Non ti illudere troppo."
"Non vuoi stare con me?"
"Certo, ma non voglio sposarmi ne avere figli. Non è che se non voglio allora non servo a nulla."
"Chi ti sta dicendo niente. Nemmeno io mi voglio sposare ma almeno un bimbo..."
"Non è presto per pensarci?"
"Un pochino, forse."
Ci sedemmo al tavolino vicino alla vetrata per vedere fuori.
"Buon giorno, ragazzi." Era il padre di Sauron appena rientrato da lavoro.
"Ciao, Jennifer. Anche oggi qui?"
Annui sorridendo.
"In realtà papà volevo chiederti se poteva restare qui con noi dato che non sa dove andare."
"Ma certo! Se ti va oggi pomeriggio andiamo a scegliere i mobili per la tua camera, ok?"
"Veramente..." Cercai le parole giuste."Avevamo pensato di dormire nella stessa stanza..." Dissi tutto d'un fiato imbarazzata.
Ci guardò storto.
"D'accordo. Appatto che non mi facciate diventare nonno già a quarantacinque anni."
"Papà!" Gridò Sauron vedendo le mie guance tingersi di rosso.
"Che c'è? Tanto sono più che sicuro che lo avete già fatto, no?" Diventati ancora più rossa.
Mi guardò e, se possibile arrossì ancora di più.
"Non ti preoccupare. Mio padre è fatto così." Mi sussurrò Sauron all'orecchio per non farsi sentire.
"Ti ho sentito forte e chiaro, caro Sauron." Mi alzai di scatto dalla sedia. "Emm... Io vado in bagno." Mi diressi verso il bagno fuori dalle camere tenendo le spalle chiuse. Sentivo i due discutere.
"Papà! Non puoi parlare così con lei. Non è come le altre che ammettono che hanno scopato per sembrare fighe. E poi, cazzo! Ha quattordici anni! Come puoi dirle una cosa del genere?"
"Ma tanto avete scopato sicuro. Ti porti a letto chiunque ti capiti a tiro."
"Non è così. Non lo abbiamo mai fatto perché non è quello che ci fa stare bene, ok? Con le altre ragazze cercavo un pretesto per sentirmi vivo ed era questo l'unico modo. Con lei invece basta un bacio, una carezza, i grattini e mi sento in paradiso. Anche quando discutiamo ci amiamo. Non come tu e mamma."
" Non provare a nominare tua madre."
" Invece la nomino eccome. Papà, tu pensi che esista solo quello e il lavoro. Non è così! Capito? Non è così!"
" Quindi stai dicendo che quello che c'è tra te e lei è amore?"
"Esattamente. E ora se non ti dispiace vado da lei." Sauron si diresse verso la porta del bagno e bussò sussurrando il mio nome. Aprì la porta e lo feci entrare. Richiuse subito la porta e mi fiondai ad abbracciarlo. "Hai sentito tutto, vero?"
"Già..."
"Mi dispiace che tu abbia dovuto sentire tutto ciò."
"E a me dispiace che tu abbia litigato con tuo padre per colpa mia. Ma comunque una cosa mi ha reso felice..."
"Cosa?"
"Che hai detto che mi ami." Lo baciai.
"Scusa, davvero. Per tutto. È solo uno stronzo e... Forse è meglio andare da un' altra parte."
"Ma con Emmett come facciamo?"
"Non so piccola, ma dobbiamo andare."
" Guarda che a me va più che bene restare qui, anche dopo ciò che ha detto." Ci pensó per un po'. "Va bene..."
" E poi è tuo padre. Devi farci pace."
"Ma anche no."
Sauron aprì la porta e ritrovammo davanti suo padre che origliava.
"Papà, ma che cazzo fai?"
"Hai ancora problemi con Emmett?"
"Papà, hai rotto il cazzo togliti di mezzo." Ci dirigemmo in camera di Sauron ed io iniziai a scrivere una storiella a caso.

La Luce Del BuioWo Geschichten leben. Entdecke jetzt