Capitolo 20

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*Logan*
Entrai in fretta e furia nella palestra ed afferrai un pallone da basket. Cominciai a palleggiare e fare qualche tiro cercando di tenere a freno la rabbia. Ma come si permetteva? Lajyla era mia. Non doveva nemmeno venirgli in mente di guardarla.
Mi fermai con la palla fra le mani. Da dove venivano quei pensieri?
Scossi la testa e ripresi a palleggiare. In quel momento non mi andava affatto di rispondere a tutte le domande che mi vorticavano in testa.
Dio, cosa mi stava facendo Lajyla?
«Logan» mi paralizzai e sentii una rabbia cieca prendere a risalirmi dallo stomaco fino al cervello.
«Che cazzo vuoi?» sputai fuori sprezzante.
«Stalle lontano».
«Non puoi dirmi cosa fare» ringhiai.
«Vuoi rovinare anche la vita di Lajyla? Non ti è bastato porre fine a quella di Caitlyn?» l'amara dolcezza con cui aveva detto quella frase fu come una pugnalata al cuore. Sentii le forze sparire piano piano e mi accasciai in ginocchio. Guardai a terra mentre un dolore sordo prese a pulsarmi in testa.
Lajyla. L'avrei uccisa come avevo fatto con Caitlyn. Non potevo.
Lasciai che un'unica lacrima percorresse il mio viso. Erano due anni che non piangevo. Due anni dalla morte di Caitlyn. La mia colpa. La mia ossessione. Un peso impossibile da condividere, o di cui liberarsi. La morte.
«Addio, Logan».
Sentii la risata di Derek mentre usciva dalla palestra, seguita dal suono della campanella. Non trovai la forza di reagire. Mi ero ripetuto milioni di volte quelle parole da quando mi ero infatuato di Lajyla, ma sentirle così chiare e concise dalla sua bocca mi aveva distrutto. Rimasi lì, in ginocchio, schiacciato dal peso straziante del dolore.

*Lajyla*
Chiusi il tubicino del rossetto ed afferrai la borsa. Sorrisi alla ragazza nello specchio e feci una giravolta, facendo ondeggiare il vestito bianco con la scollatura a cuore. Era troppo corto per i miei gusti (arrivava appena a metà coscia) ma Lib diceva che era perfetto. E non osavo contraddire le sue decisioni stilistiche.
«Lajyla!» mi chiamò mio padre dal piano inferiore. «È arrivato il ragazzo» pronunciò "ragazzo" con un tono un po' sprezzante, al che lo rimproverai scendendo le scale: «Papà! Mi accompagna solo ad una festa, non è il mio ragazzo».
Glielo avevo ripetuto circa trecento volte dal momento in cui gli avevo detto che Derek sarebbe passato a prendermi.
«Hai con te lo spray al peperoncino?» mi chiese premuroso. Alzai gli occhi al cielo.
«Papà!»
«Ok, divertiti, sei bellissima» mi disse depositandomi un bacio sulla fronte. Gli passai le braccia attorno alla vita.
«Ti voglio bene».
«Anch'io. Non fare tardi».
«Non preoccuparti».
Uscii e mi chiusi la porta alle spalle.
«Hey» salutai allegramente Derek. Era stupendo. Indossava un maglione azzurro e bianco ed un paio di jeans strappati che gli calzavano a meraviglia. I capelli erano ordinatamente pettinati di lato, ed i suoi occhi risplendevano.
«Sei stupenda» si complimentò e lo ringraziai.
Derek era la mia possibilità di dimenticare Logan. Era bello, dolce, e sembrava gli piacessi. Ma nonostante tutto non arrossii al suo complimento, ed il mio cuore non accelerò. Quando mi afferrò la mano per portarmi verso la sua auto, nemmeno un brivido.
Ok, calma Lajyla, è la prima volta che ci esci. "Con Logan c'era feeling sin dal primo momento" la verità comunicatami dal mio subconscio mi irritò. Con Derek magari ci sarebbe voluto di più, ma mi sarebbe piaciuto, ne ero certa. O almeno ci speravo.
***
La festa non era esageratamente rumorosa e c'era poca gente. Individuai Lib in uno stretto - troppo - vestito verde e le andai incontro, lasciando Derek dai suoi amici.
«Hey» alzai un po' la voce per farmi sentire sopra la musica.
«Ehilà» rise lei.
«Sei già sbronza?» sgranai gli occhi e spalancai la bocca.
«Per una sera che non c'è Logan voglio divertirmi!» rise ancora e prese a ballare, con un precario equilibrio.
Aspetta... Non c'era Logan?
«Dov'è Logan?» la scossi per farmi sentire.
«Che ansia, Lajyla! E divertiti!» mi rispose e barcollò sui suoi tacchi fino ad un ragazzo basso coi capelli castani.
Presi il cellulare e mi accinsi a mandare un messaggio a Logan, ma prima di premere invio mi fermai. Che me ne fregava dove era? Dovevo smettere di preoccuparmi per lui, cavolo! A lui non poteva fregare di meno di me, perché a me sarebbe dovuto importare qualcosa di lui? "Perché ti piace" misi a tacere il mio subconscio e cercai Derek. Non vedendolo da nessuna parte presi il cellulare e provai a chiamarlo. Ruotai lievemente la testa per intercettare la chioma bionda di Derek ed il cellulare mi cadde di mano.

*Logan*
Mi chiusi la porta alle spalle e mi lasciai cadere sul letto. Un senso di vuoto si impossessò della mia testa, e l'apatia si liberò dal mio petto fino ad arrivare in tutto il corpo. Non sentivo nulla, proprio come volevo.
***
Parcheggiai davanti alla villa in pietra e mi catapultai fuori dall'auto. Entrai nel salone dove si teneva la festa e mi guardai intorno, come un cacciatore che cerca la sua preda. Individuai una ragazza coi capelli di un biondo simile a quello di Lajyla, ma non luminosi come i suoi. Mi avvicinai e ci flirtai apertamente, la tipa sembrava starci. Aveva gli occhi verdi, nemmeno lontanamente belli come quelli di Lajyla, ma per un attimo avrei potuto fingere fosse lei. La spinsi verso un angolo buio ed incollai la mia bocca alla sua, presi a passare le mie mani su tutto il suo corpo, mentre lei si lasciava sfuggire piccoli gemiti. Non riuscivo a sentire nulla, era come se fossi fuori dal mio corpo.
Ad un certo punto qualcosa mi spinse di lato, alzai gli occhi e mi scontrai con un volto che era la maschera della furia.
«Sei solo un coglione!» urlò Lajyla e mi mollò uno schiaffo. Mi risvegliai e la guardai, bella, perfetta. Le presi il viso fra le mani e la baciai. Milioni di sensazioni presero possesso della mia mente, che le comunicava al mio cuore che batteva in modo frenetico.
Fra non sentire e questo... Avrei sicuramente scelto questo. E non mi interessava quanto stessi sbagliando.
Mi ritrassi lentamente per prendere fiato e chiusi gli occhi. La ragazza che avevo limonato pochi minuti prima mi mollò uno schiaffo sull'altra guancia.
«Ahi» mi lamentai strappando una risatina a Lajyla. La guardai con un sorriso sbilenco. «Mi hai fatto male prima».
«Ti sta bene» mi rispose Lajyla incrociando le braccia.
«Mi dispiace... In realtà lo stavo facendo perché la tipa mi ricordava te» le dissi avvicinandomi.
«Mi stai paragonando ad una troia da discoteca?» mi chiese fintamente arrabbiata.
«No, stavo solo dicendo che avrei voluto ci fossi tu al suo posto, ma... beh... è successo» le cinsi la vita con le braccia e le sorrisi in modo sexy.
«Logan...» sussurrò lei abbassando la testa. «Non sono pronta. Voglio capire se mi stai solo prendendo in giro. Ogni volta che ci baciamo...» deglutì. «Ogni volta che ci baciamo c'è qualcosa che ti blocca. Se mi dirai cosa, ti prometto che ci proverò» concluse e mi guardò stringendo le labbra, che poco prima mi avevano donato tanto piacere.
«Nemmeno io sono pronto. Ho bisogno di tempo» le dissi sperando che avrebbe capito.
«Ok» annuì e la lasciai andare.
Di nuovo.

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