Capitolo 31 - Colta in flagrante

532 32 2
                                    



Clarke Griffin's  P. O. V.

[...] 

"Non dovresti essere così arrabbiata, Lexa. Non avete una relazione seria. Non puoi volere che lei ti sia fedele quando tu sei sposata."

"Pensavo solo che.."  Fece una breve pausa.  "Che le piacessi. Ieri ero sicura che mi avrebbe detto una cosa importante sui suoi sentimenti, ma l'ho fermata."

Sapevo a che momento si riferiva, e sinceramente in quel momento avrei commesso l'errore più grande della mia vita. Avevamo appena fatto sesso vicino al fiume, ci stavamo godendo una giornata tranquilla insieme e per qualche motivo avevo sentito di dover esprimere i miei sentimenti, sentimenti che erano cresciuti nel percorso della nostra turbolenta relazione. Per fortuna o grazie al destino lei mi aveva fermata. Forse per i sensi di colpa? La colpa di mentire, di usarmi. 

"Vuoi che lei si innamori? Come te?"

Sospirai profondamente mentre ascoltavo la conversazione privata fra le due donne. I microfoni funzionavano alla perfezione dandomi il libero accesso di scoprire qualsiasi discorso che avrebbero intrapreso. 

"Anya..."

"Lexa, per favore. È una pazzia! Sei una criminale, capisci? Questa cosa è andata fin troppo avanti. So che era solo sesso all'inizio, ma sai che non è più così."

"Lo so.."  Sussurrò.  

"Allora approfittane e metti fine a questa cosa. So che non pensavi di innamorarti di quella donna ma puoi cambiare questa cosa."

"Sono innamorata di lei, Anya."

Mi tolsi rapidamente gli auricolari buttandoli forte sul cruscotto dell'auto. Ero in un parcheggio a un isolato dalla galleria, non volevo essere lontana quando presto avrei dovuto vederla. 

"Menti persino a Anya che è tua complice."  Dissi senza crederci.  "Non sei mai stata innamorata di me, Lexa. Non essere bugiarda!"  Gridai come se potesse sentirmi. 

Una parte di me, per quanto non volessi crederle si pentiva di quella situazione. In fondo volevo che Lexa non fosse una criminale, volevo che fosse davvero innamorata di me e che non mi avesse mai usata per seguire il suo piano avido contro Christopher Collins. Ma le persone non sono mai come immaginiamo o come vogliamo che siano. Ovviamente, non tutti fanno parte di un furto milionario, ma finiscono per farci del male in ogni caso.

Troppe aspettative ci frustrano. 

Guardai gli auricolari sul cruscotto sentendo i bassi mormorii che provenivano da essi. Li presi ancora e con difficoltà li rindossai. Non sarebbe stato facile, ma dovevo essere forte per arrivare alla fine. 

"Dobbiamo riunirci."  Disse Anya. 

"È successo qualcosa?"

"Sì, ho ricevuto il pacchetto di Heitor. Ho pagato l'ultima parte dell'accordo e come avevamo detto, solo dopo che lui ci avesse dato quello che volevamo."

"Ce l'hai?"

"Sì, è una chiavetta che ha tutto quello di cui abbiamo bisogno."

"Hai visto cosa c'è dentro?"  Lexa sussurrò. 

Anya rimase in silenzio per un momento ma dopo rispose.  "Un video. Un video che metterà fine a questa storia."

"Che video?"

"È meglio che lo vedi direttamente, preferisco non dirti niente ora. Possiamo vederci al solito posto."

La conversazione terminò lasciandomi con tante domande. C'era un proposito dietro quei piani, che forse non riguardava solo il furto di tutta la fortuna del magnate del petrolio. Sembrava che Anya e Lexa volessero qualcos'altro, qualcosa di molto più importante che avrei dovuto scoprire. 

Checkmate Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora