Capitolo 23 - Disaccordo

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Alexandra Woods's  P. O. V.

Rimasi a guardare il mio riflesso allo specchio dell'armadio dando gli ultimi ritocchi al mio trucco. Dopo essere arrivata a casa trovai mio marito più tranquillo, in uno stato più pacifico. Christopher non sembrava arrabbiato come stamattina, il che mi rese più tranquilla. Come prova del suo buon umore, decise di uscire a cena con me, secondo lui era quello che ci voleva per passare più tempo insieme. 

"Sei pronta, tesoro?"  Chiese lui dietro di me. 

Sorrise prima di avvolgere il mio corpo con le braccia e darmi un leggero bacio sulla nuca. Optai per un vestito da sera verde scuro dal tessuto leggero e morbido, con delle spalline sottili e una leggera scollatura; ai piedi portavo un paio di tacchi aperti. I miei capelli erano legati in uno chignon, lasciando il mio collo e il mio petto liberi per la collana di diamanti che lui mi aveva regalato per il nostro ultimo anniversario di matrimonio. 

"Sì, sto bene così?"  Gli chiesi liberandomi dalle sue braccia per girarmi verso di lui. 

"Sei meravigliosa, come sempre."

Mi guardò con i suoi occhi scuri e attraenti. Lui indossava solo dei pantaloni di jeans scuri e una camicia bordeaux con le maniche tirate su fino all'avambraccio; ai piedi portava delle scarpe nere. 

"Anche tu stai bene, caro."

Uscimmo da casa nostra ed entrammo nella macchina che ci stava aspettando. Christopher aprì delicatamente la portiera della macchina e la richiuse appena mi accomodai. Dopo si sedette al mio fianco per farci portare dall'autista in un ristorante al centro della città. Il percorso fu tranquillo e veloce. Arrivammo in un ristorante molto famoso, niente di troppo stravagante anche se Collins aveva scelto un posto semplice. Ci accomodammo in uno dei tavoli e subito dopo ordinammo la nostra cena. 

"Volevo scusarmi per oggi, sono stato troppo duro con te."

Rimasi a guardare i suoi occhi, i quali mi guardavano ansiosi aspettando una risposta. Mi pulì i bordi delle labbra con il tovagliolo bianco e sorrisi. 

"Va tutto bene, tesoro."  Dissi mettendo una mano sul tavolo.  "Avrei dovuto avvisarti."

"È solo che non voglio che esci da sola, ho paura che quello che è successo succeda di nuovo."

"Certo, hai ragione."

Stavo cercando di giocare alla brava moglie, era la cosa migliore che potessi fare dopo essere stata quasi scoperta. Christopher lo manipolai facilmente, ovviamente; conoscevo tutti i trucchi che potevo usare per tenerlo al guinzaglio, non potevo commettere un errore adesso. 

"Stavo pensando di fare un viaggio alla fine dell'anno, che ne pensi?"

Feci un sorso di vino, mentre la mia testa si riempì improvvisamente di pensieri. Nei miei piani, alla fine dell'anno Christopher sarebbe stato una pedina mangiata nella mia scacchiera e un problema in meno nella mia vita. Non volevo programmare viaggi o qualsiasi altra cosa che avrebbe prolungato la mia presenza al suo fianco, ma lui non doveva saperlo, no? 

"Credo sia un'idea fantastica! Dovremmo cercare qualche posto dove andare per questo viaggio."

"Penserò a qualche destinazione, voglio passare più tempo con te."  Lui mi accarezzò la mano mentre mi guardava attentamente. 

"Uhm... Lexa."

"Si?"

"Oggi ci ho pensato molto, e volevo dirti una cosa."

"A cosa pensavi?" Gli chiesi facendo poi un sorso d'acqua dal bicchiere di cristallo. 

"Voglio avere un figlio."  Lui disse rapidamente, andò al punto senza giri di parole. 

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