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Harry's Pov:

Non riuscivo a smettere di pensare a lei dopo aver trascorso la notte insieme.
Quella non era stata la mia prima volta, ovviamente, ma era successo qualcosa di strano...qualcosa che non mi era mai capitato prima.

Fare sesso con la donna che ti piace è più eccitante di un volo con il parapendio.
Lei mi sfiorava ed il mio cuore batteva a trecento all'ora, l'adrenalina pulsava nelle mie vene... avevo provato sensazioni da togliere il respiro.
L'intimità totale nella quale ci eravamo ritrovati, per caso, quella notte... mi aveva fatto provare brividi inaspettati.
In quei momenti si mettono in gioco emozioni forti, complicità, tenerezza e passione, tutte ai massimi livelli. Era la prima volta che avevo toccato ed iniziato a conoscere il suo corpo... la sensazione di euforia non riusciva a lasciarmi da tutto il giorno.

Ero uscito a pranzo con Niall, voleva darmi alcune ricette da preparare per la cena in programma ma soprattutto aveva intenzione di scoprire per quale motivo alle 02.00 di notte fossi stato fotografato fuori dalla porta di lei.

Spiegai più o meno quello che era successo senza scendere nei particolari e lo vidi sorridere più del dovuto sotto alla mano, che si era prontamente portato davanti alla bocca, per nascondere i suoi movimenti.

"Sei fregato Styles, credo di non averti mai visto ai fornelli per una ragazza."

Disse il mio amico mentre mi osservava alle prese con l'arrosto.
Se ne stava seduto sopra all'isola della mia cucina con una mano dentro ad un sacchetto patatine e lo sguardo di chi ne sapeva troppe.

"E poi...il grembiule ti dona, papi."

Ammiccò nella mia direzione ed io scoppiai a ridere per la sua affermazione.

"Potresti anche aiutarmi nel frattempo..."

Sottolineai.

"Oh no... e se poi Anna dovesse scoprire che non è stato tutta farina del tuo sacco?"

Le sue scuse, per starsene fermo in un angolo a prendermi in giro, erano davvero convincenti.

"Ma per favore, sappiamo entrambi chi tra noi due cucinava per cinque quando eravamo in tour."

Dissi io puntandogli contro un ciuffo di rosmarino.

"Mmh il migliore amico che tutti vorrebbero e che potrebbe tornare ad essere più utile del previsto."

Niall era sempre il solito e lo amavo per questo.

"Dovresti andartene ora o ceneremo in tre stasera."

Gli dissi rendendomi conto che erano arrivate in fretta le 18:45 e che dovevo ancora farmi la doccia.

"Chiudi la porta quando esci!"

Gridai correndo per le scale diretto in bagno.
Si, tutti i ragazzi avevano le mie chiavi di casa ed io avevo le loro... la fiducia tra noi era molta e per qualsiasi evenienza avremmo potuto contare gli uni sugli altri.

Sentii la porta sbattere nell'esatto momento in cui aprii il getto dell'acqua.

Durante la doccia la mia mente non faceva altro che vagare, le parole dei miei amici continuavano a rimbombarmi nella testa.
Ero davvero fregato? Mi sentivo così strano... avere ventisei anni nel mio mondo significava aver già visto praticamente tutto eppure con lei era diverso, lei ancora non aveva visto niente e solo l'idea, di farle scoprire cose nuove, mi rendeva estremamente felice.

Circa mezz'ora più tardi fui pronto, pulito e profumato.
Avevo indossato una camicia bianca ed i miei soliti pantaloni scuri.
Scesi le scale proprio mentre sentii suonare il campanello.
Non l'avevo neanche vista ed un sorriso si fece strada sul mio volto. Ero tornato ad avere sedici anni senza neanche rendermene conto.

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